Nights of Azure 2: Bride of the New Moon – Recensione

Sviluppatore: Gust Publisher: Koei Tecmo Piattaforma: PS4 Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 59,99 € Italiano:

L’ultima decade videoludica è stata sempre caratterizzata dal mancato arrivo di molti titoli Made in Japan nel Vecchio Continente. Ultimamente però sembra che questo trend stia andando a esaurirsi, grazie soprattutto al lavoro di software house come Gust. Questi talentuosi sviluppatori hanno capito, dopo il successo in Occidente della saga Atelier, che la produzione di giochi di ruolo che riescano a distaccarsi sensibilmente dalle caratteristiche tipiche del genere possono avere successo anche nel continente europeo.

Proprio da queste premesse nasce Nights of Azure che, dopo meno di un anno dalla sua pubblicazione, ha già ricevuto un seguito che corregge i problemi più grossi di questo primo capitolo. Nights of Azure 2: Bride of the New Moon è il terzo titolo di una serie di giochi richiamanti la tematica delle relazioni adolescenziali tra giovani ragazze, le quali molto spesso sono ben più di semplici amicizie. Questo secondo capitolo riesce nell’impresa di creare un background narrativo molto interessante, anche se simile al più famoso Tales of Berseria, e ne migliora l’esperienza generale. Quindi, per non perderci in inutili chiacchiere, andiamo subito a fare la conoscenza della Moon Queen e della bella Aluche.

Aluche e le sue amiche

Il comparto narrativo di questo Nights of Azure 2 ricalca interamente quanto visto nel primo capitolo della serie, dove una giovane ragazza deve impedire la fine del mondo e il sacrificio della sua amata. Mentre nel primo capitolo avevamo visto la giovane Arnice impedire al Night Lord di far scendere sul suo mondo la notte perpetua e scongiurare il sacrificio dell’amata Lilysse, ora invece sarà il turno di Aluche che, con l’aiuto delle sue amiche, deve sventare i piani della Moon Queen, intenta a completare l’opera del Night Lord.

Inizialmente, la missione principale di Aluche affidatagli dalla Curia, gruppo religioso che rappresenta l’umanità, sarà infatti quella di proteggere l’amica Liliana portatrice di un potere talmente grande da poter distruggere il grazioso nemico. Proprio durante una missione di soccorso però Aluche, Liliana e Ruenheid vengono attaccati dalla Moon Queen che, dopo un combattimento senza esclusione di colpi, riesce a porre fine alla vita della nostra procace protagonista. Quando tutto sembra giunto alla fine, Aluche si risveglia in uno strano albergo del Clero con nuovi poteri e abilità, oltre a un nuovo sgargiante colore di capelli. La giovane guerriera però comprenderà ben presto di essere diventata un mezzo demone, gli stessi che lei e il suo ordine combattevano da generazioni.

Dal punto di vista narrativo, la storia si svilupperà in maniera abbastanza lineare con molti personaggi, più o meno ben caratterizzati, che andranno ad ampliare il roster a disposizione. La storia, come detto in precedenza, non regalerà particolari colpi di scena e andrà dritta verso la sua naturale conclusione, lasciando al giocatore quella sensazione di occasione mancata. Anche gli stessi personaggi, che sarà possibile conoscere meglio grazie a particolari missioni a loro dedicate, saranno caratterizzati in maniera superficiale. Molte attenzioni infatti saranno concentrate sulle prime ragazze che incontreremo, per poi diminuire progressivamente di personaggio in personaggio. Sia chiaro però, il gioco riesce a trasmettere pienamente quello che è il rapporto di queste guerriere, in molte situazioni molto più di semplici amicizie.

Nuove meccaniche, nuove possibilità

A livello di gameplay questo secondo capitolo prende in prestito la struttura videoludica del precedente episodio, andandolo a migliorare in molti suoi aspetti. Come prima cosa, come molti JRPG di stampo nipponico, bisogna segnalare che tutte le missioni saranno scandite dal proseguimento naturale delle giornate e alcune di queste dovranno essere completate prima della fine del relativo capitolo che, se non concluso prima dell’eclissi lunare, comporterà il game over. Occorrerà quindi programmare ogni minima azione mantenendo sotto controllo lo scorrere del tempo. Il potere ricevuto da Aluche, per quanto devastante, avrà un limite di tempo, che corrisponderà sostanzialmente al nostro, di tempo, per esplorare una particolare area e compiere le relative missioni. Sempre il tempo sarà naturalmente aumentabile salendo di livello e sbloccando particolari perk nell’albero abilità di Aluche.

Rimanendo in tema esplorazione, la nostra avventura partirà e potrà essere organizzata nell’Hotel Eterna, struttura del Clero che farà da hub principale alle nostre sensuali eroine. Qui avremo accesso al negoziante, al punto di salvataggio, a una stanza dove poter riposare facendo scorrere velocemente il tempo, una stanza dove potenziare la nostra protagonista e perfino una piscina dove le nostre giovani guerriere avranno modo di scambiare molte battute dall’indole comica e romantica. L’albergo sarà inoltre un luogo importantissimo perché da questo sarà possibile viaggiare rapidamente verso tutte le location possibili.

 

Se questi aspetti sono usciti sostanzialmente inalterati dal precedente capitolo, stessa cosa non si può dire del combat system. Questo ha infatti ricevuto alcune modifiche che ne hanno sostanzialmente rinnovato le meccaniche e le possibilità. Aluche, oltre ai classici attacchi leggeri e pesanti, potrà anche evocare i poteri di due servant (quattro nel primo capitolo), i quali saranno caratterizzati da poteri e abilità diverse. Mentre alcuni potranno supportare la nostra eroina durante il combattimento con attacchi elementari e il lancio di incantesimi protettivi, altri potranno trasformarsi in diversi tipi di armi, ognuna con un move set specifico, che finiscono per ampliare notevolmente le possibilità offerte.

Oltre ai due servant, Aluche sarà anche accompagnata da una delle sue amiche. Prima dell’inizio dell’esplorazione infatti si potrà selezionare una delle compagne che avremo sbloccato per supportarci durante i vari scontri. Naturalmente queste avranno abilità diverse e attacchi diversi che dovremo utilizzare al meglio per avere successo sui nostri nemici. Selezionarne una piuttosto che un’altra ci permetterà di rafforzare il rapporto con essa e, raggiunto il livello giusto, andremo a sbloccare delle particolari missioni che ci permetteranno di conoscere molti dettagli sulle singole eroine.

L’utilità delle Lily non si ferma però qua. Durante gli scontri ci saranno determinate situazioni che sbloccheranno alcune opzioni di combattimento molto particolari. Andando infatti a colpire lo stesso nemico, oppure colpendo un nemico dopo che esso ha arrecato danno a noi o alla nostra compagna, si andrà a riempire un’apposita barra che, una volta completata, permetterà di attivare un’abilità chiamata Double Chase, potente attacco che farà piazza pulita di tutte le minacce circostanti. Durante il combattimento, effettuando gli attacchi presentati prima, si potrà attivare il super attacco chiamato Lily Burst e l’Active Skill che varieranno in base alla compagna “equipaggiata”.

Concludiamo questo paragrafo dedicato al gameplay con alcune considerazioni sull’aspetto ruolistico di questo Nights of Azure 2. Questo secondo capitolo, come il predecessore, non offrirà particolari possibilità per quanto riguarda la personalizzazione di equipaggiamento e abilità. Le uniche cose che saranno equipaggiabili saranno infatti alcuni oggetti, potenziabili dal mercante, che andranno ad aumentare alcune delle statistiche nostre e delle nostre compagne. Il livellamento sarà effettuabile solo dopo aver accumulato abbastanza sangue, ottenibile con l’uccisione dei nemici, che permetterà di ottenere punti skill da utilizzare per lo sblocco dei rami dell’albero abilità. I pochi perk acquistabili però non lasciano molto spazio alla costruzione di build particolari, quindi non ci sentiamo di promuovere a pieni voti questa componente.

Grafica migliorata, ma ancora sottotono…

Nonostante un gameplay che per quanto minimale si è rivelato comunque molto divertente e frenetico, i miglioramenti grafici sono senza dubbio presenti, ma non sono riusciti a convincerci appieno. Il level design appare ancora, come del resto per molti RPG giapponesi, fin troppo banale e semplicistico, con aree che, per quanto diversificate e ben progettate, non trasmetteranno particolari sensazioni al giocatore. Il comparto grafico è stato senza dubbio migliorato, merito degli sviluppatori che hanno saputo sfruttare al meglio il potenziale di PlayStation 4, ma la scelta dei 30 fotogrammi al secondo ci è sembrata una presa in giro. Il titolo riesce lo stesso a soffrire di stuttering e cali di frame rate, soprattutto durante le fasi di combattimento più frenetiche. Questi problemi, fin troppo presenti e fastidiosi, non sono stati aiutati nemmeno dal livello difficoltà, fin troppo sbilanciata nelle fasi finali dell’avventura, causati solo in parte da alcuni picchi di difficoltà improvvisi, soprattutto per colpa della scarsa intelligenza artificiale che controlla le Lily.

Anche l’audio non riesce nell’ardua impresa di risollevare una situazione tecnica disastrosa. Le poche tracce disponibili, per quanto ottimamente sviluppate, alla lunga appariranno ripetitive e stancanti. Il doppiaggio giapponese è, come sempre, di ottima fattura; grazie anche ai sottotitoli inglesi permetterà a molti di godere appieno del comparto narrativo.

Prima di lasciarvi al paragrafo dedicato ai trofei, cerchiamo di fare il punto della situazione su questo Nights of Azure 2. Da un lato abbiamo un gameplay abbastanza fresco e divertente, che però non viene supportato né da un comparto narrativo, fin troppo semplice e scontato, né da un comparto tecnico che, nonostante i pochi miglioramenti, sembra presentare più problemi che altro. Il lavoro dei ragazzi di Gust Corporation presenta fin troppi problemi e imperfezioni che possono solo essere trascurati dagli amanti del genere e da chiunque cercasse del semplice fan service. Si poteva fare senza dubbio di meglio.

Trofeisticamente parlando: sensual trophy

Per quanto riguarda l’elenco trofei di questo Nights of Azure 2, già disponibile sul nostro forum, questo non si distaccherà molto da altri capitoli. Oltre al completamento di tutti i capitoli, avremo infatti da potenziare al massimo i rapporti con tutte le eroine, da raggiungere il livello massimo con Aluche e dovremo sbloccare tutti i perk dell’albero abilità. In aggiunta a questi obiettivi, che saranno i più difficili da ottenere, non crediamo che gli altri trofei vi creeranno particolari difficoltà. Il tutto sarà completabile in circa una trentina di ore e, tutto sommato, sarà un Platino semplice e piacevole da ottenere.

VERDETTO

Nights of Azure 2: Bride of the New Moon riesce nella difficile impresa di migliorare le meccaniche del precedente capitolo, rinfrescando un combat system ora più profondo e divertente. Purtroppo però, se da un lato si sono visti notevoli miglioramenti, dal punto di vista tecnico e narrativo il titolo ne esce letteralmente con le ossa rotte. Una storia fin troppo semplice e lineare unita a tutti i vari problemi di stuttering e cali di frame rte non possono che diminuire sostanzialmente la qualità generale del titolo. Nonostante queste problematiche, per gli amanti del genere e del semplice fan service, il titolo può comunque risultare divertente.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!

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