Nioh 2 – Recensione

Sviluppatore: Team Ninja Publisher: Sony Interactive Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 (Online: 1-2) PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Nioh 2 è un action RPG che prende in prestito le basi tecniche dal suo predecessore e, pur non discostandosi molto da esso, tenta di migliorarle e rinnovarle in una veste unica, fallendo in parte nel tentativo. Spostandoci sulla trama, invece, notiamo che Nioh 2 si pone come prequel rispetto al primo capitolo, fornendo dunque basi storiche e una maggior comprensione degli avvenimenti di Nioh. Una piccola premessa che mi sento di farvi è che le immagini che vedrete nella recensione (effettuata su una PlayStation 4 vecchio modello) fanno riferimento alla prima metà del gioco. Questo volutamente, per non rischiare di fare spoiler importanti. Adesso districhiamoci insieme fra le orde di demoni e svisceriamo tutte le peculiarità del titolo targato Team Ninja.

Nioh 2

Fino alla punta dei capelli… letteralmente

Mi sono sentito di dedicare un paragrafo a parte all’incipit del gioco e alla tanto amata personalizzazione del personaggio. Esatto, in Nioh 2 potremo, finalmente, costruire e modellare il nostro protagonista grazie a un menù di customizzazione di ultimissima generazione. In questo modo potremo definire qualsiasi curva, spigolo e rientranza delle fattezze del viso del nostro personaggio e curarne ogni dettaglio, letteralmente fino alla punta dei capelli. Inoltre è presente la possibilità di personalizzare perfino le tre forme Yōkai che potremo assumere durante l’avventura.

Altra menzione di merito va fatta per il tutorial, che in questo capitolo è stato curato in modo massiccio rispetto al primo Nioh, in cui il buon William veniva gettato direttamente nella mischia. Avremo la possibilità di provare tutti i tipi di armi presenti nel gioco (molte vecchie conoscenze e qualche nuova sorpresa) e scegliere con quali di esse iniziare la nostra avventura. Non solo, avremo anche modo di scegliere quale forma Yōkai adottare per prima e il nostro primo Spirito Guardiano. Indi per cui: complimenti! Finalmente un tutorial come si deve.

Nioh 2

L’ABC del periodo Sengoku

Nioh 2 affonda prepotentemente le sue radici nella storia del Giappone, precisamente nel tardo 1500, durante il periodo Sengoku, uno dei più sanguinosi e violenti che la Terra del Sol levante ricordi, rivisitato in chiave folkloristica. Impersoneremo Hide, un essere dalle fattezze umane e dal passato oscuro, metà umano e metà Yōkai, un cosiddetto “metamorfo”. Di lui sappiamo solo che da bambino ha assistito all’uccisione della madre Yōkai da parte di una figura misteriosa e che, prima di essere colpito a sua volta, riceve un pugnale fatto di pietre dello spirito. Un frammento di una leggendaria spada, dalla madre morente; qui finisce il flashback sul passato del protagonista.

Hide si dimostra essere un abile cacciatore di Yōkai e fa di ciò la sua ragione di vita fino a quando non riceve una lettera nella propria capanna in mezzo alla foresta. Gli viene chiesto di salvare un villaggio infestato dai demoni del folklore giapponese ed è proprio alla fine di questa prima missione che faremo la conoscenza di Tokichiro, detto “la Scimmia”. Il legame che Hide svilupperà con Tokichiro lo porterà a diventare partecipe degli avvenimenti forse più importanti dell’era Sengoku, e a conoscere personalità estremamente influenti. Infatti il protagonista e la Scimmia prenderanno presto servizio presso Oda Nobunaga, nel pieno della sua campagna di conquista del Giappone, rendendosi protagonisti in prima linea e aiutandolo dalla sua ascesa, fino alla sua caduta.

Tecnica, abilità e esperienza…e un po’ di copia-incolla

Il motore che muove tutta la trama è quindi l’obiettivo che si è posto Tokichiro e il motivo per cui, alla fin fine, il nostro personaggio interpreta la parte di un semplice mercenario, perlomeno nelle prime battute di gioco: scalare le classi sociali per arrivare in alto. Sì, è un incipit banale e anche piuttosto deludente. Soprattutto in apertura di trama sarebbe fondamentale avere uno scopo ben definito che ci permetta di empatizzare con il personaggio e che dia un senso chiaro e netto al nostro massacro di demoni e umani. Nioh 2 manca di un motore potente che avvii la trama, ma riesce a riprendersi decentemente con il proseguire della narrazione. Lo spaesamento che avvertiremo nelle prime ore di gioco è dunque un difetto, che però non influirà in modo pesante sulla parte cruciale del gioco, ovvero il gameplay.

Il sistema di combattimento di Nioh 2 prende molto in prestito da quello che abbiamo già avuto modo di vedere nel primo capitolo; è questo un difetto? Sì e no. Se è vero che la maggior parte dei tipi di arma presenti in Nioh 2 risulta effettivamente un porting dal primo capitolo, comprese abilità attive e tipologie di attacco nelle tre posizioni di combattimento, è anche vero che le tipologie nuove sono delle meraviglie, sia per gli occhi che per le meccaniche di gioco. Soprattutto la falce a scatto! Anche alcuni nemici (pochi) sono stati letteralmente trasferiti dal primo al secondo capitolo, come alcune parti di ambientazioni.

Nioh 2

Tutto ciò costituisce il secondo e ultimo grande difetto di Nioh 2 e contribuisce a dare al giocatore l’impressione di star giocando a un enorme DLC del primo. Potremmo sicuramente paragonarlo, senza cadere troppo in errore, a uno di quei DLC realizzati egregiamente, come ad esempio Blood and Wine di The Witcher 3. Sono state comunque apportate migliorie e modifiche a ciò che eravamo abituati a conoscere, come ad esempio le trasformazioni in Yōkai (che però vanno a sostituire l’Arma Vivente del primo capitolo) o la possibilità di utilizzare noi stessi alcune mosse dei demoni, concetto che si lega perfettamente alla doppia natura del protagonista.

L’impressione che se ne ricava è che Team Ninja si sia adagiata sugli allori, forse un po’ troppo, mantenendo sostanzialmente invariato il sistema di combattimento del primo Nioh e riproponendolo nel secondo capitolo con delle aggiunte, senz’altro gradite, ma che non vanno a cambiare in modo significativo lo stile di gioco. Tuttavia, se conoscete il brand, saprete anche quanto può essere dannatamente divertente massacrare gli Yokai, cambiare spesso tipo di arma per adattare il proprio stile di combattimento alle esigenze e all’infinita voglia di sperimentare. Questa è la magia che Team Ninja ha riproposto: un gameplay che, pur essendo molto simile a quello che già conosciamo, vi terrà comunque incollati allo schermo per un centinaio d’ore.

Nioh 2

Anche gli occhi (e le orecchie) vogliono la loro parte

In quanto secondo capitolo, pur essendo comunque un prequel, risulta impossibile non fare riferimenti continui al primo Nioh. Tutti ricordiamo gli ambienti scuri e gli scenari di distruzione a cui ci aveva abituato il titolo, ma Nioh 2, in questo caso, riesce a discostarsi molto dal suo predecessore, conquistando un posto tutto suo nel nostro immaginario. Giocando ci rendiamo conto di quanto le ambientazioni siano state curate sia sul piano grafico che su quello del level design. Approcciandoci a una mappa per la prima volta, ci verrà da pensare “io qui non riuscirò mai a capire dove caspita devo andare”, eppure, dopo aver giocato per qualche minuto, tutto risulterà estremamente chiaro e le interconnessioni saranno logiche e comprensibili.

La varietà di ambienti è notevole, passando da campi di battaglia a grotte costellate di cristalli, da castelli sotto assedio a foreste folte e coloratissime. Le creature presenti all’interno di esse sono incredibilmente dettagliate e questo vale sia per quelle nuove, sia per quelle che già conosciamo. Ancora più incredibile è che un tale livello di dettaglio sia apprezzabile anche su console di vecchia generazione. Il comparto audio purtroppo non riesce a reggere il confronto: gli effetti sonori delle armi sono identici a quelli del primo capitolo, come anche quelli dei nemici. Pure la colonna sonora non è degna di nota, ma conferisce ai momenti di gioco la giusta atmosfera, costituendo dunque un pregio.

Nioh 2

Qualcuno mi aiuti!

Anche in Nioh 2 esiste una componente multiplayer. In questo caso, però, Team Ninja ha saputo trarre esperienza dai feedback dei giocatori ed è riuscita ad elaborare un sistema che permetta anche a quelli meno abili di riuscire a superare le missioni più ostiche. Sarà possibile evocare NPC alleati tramite apposite tombe blu, che vanno ad affiancarsi alle immancabili tombe rosse tramite le quali sarà possibile sfidare i personaggi di altri giocatori per ottenere il loro equipaggiamento. Questa meccanica risulta fondamentale per avvicinare giocatori nuovi, magari meno esperti, a Nioh 2, ma anche i veterani sapranno beneficiarne. Rimane, inoltre, la possibilità di evocare un amico nel proprio mondo per giocare assieme, esattamente come nel predecessore. Opzione fondamentale per poter condividere il viaggio con un compagno durante le oltre cento ore di divertimento che il gioco garantisce.

Nioh 2

Trofeisticamente parlando: questa volta diamogli respiro, a quei poveracci

Già dal titolo del paragrafo potreste aver capito tutto. La caccia al Platino di Nioh 2 sarà estremamente più semplice rispetto a quella del suo predecessore, anche e soprattutto perché non esistono missioni in cui dovrete affrontare una doppia boss fight. Il set di trofei rimane comunque molto variegato, passando da trofei che richiedono di finire alcune missioni in modi specifici, a trofei che vi chiederanno di trovare tutti i Kodama e le sorgenti termali (come il primo Nioh). E’ chiaro che ottenere tutte le coppe vi porterà via parecchio tempo ma, non temete, potete sempre contare sulla nostra guida ai trofei per risparmiare tempo!

VERDETTO

Nioh 2 affonda le radici nel suo predecessore per riproporre un gameplay divertente, che vi farà passare molte ore davanti alla PlayStation. Purtroppo il titolo non brilla di inventiva e l'impressione che dà è quella che Team Ninja si sia adagiata sugli allori e i fasti del primo Nioh, apportando qualche modifica che però, sfortunatamente, non riesce a impattare. Una gioia per gli occhi, ma deludente anche sul piano della trama, che parte male, ma riesce a risollevarsi dopo poco più di metà gioco. Nioh 2 è probabilmente uno dei giochi più divertenti nel suo genere, capace di farsi amare sia dai veterani che dai nuovi giocatori, ma che non riesce a togliersi di dosso quell'impressione di essere un enorme DLC.

Guida ai Voti

Valerio Domenici
Instancabile videogiocatore sin dalla più tenera età, non ha mai smesso di coltivare la propria passione. Detesta i giochi sportivi e si narra che stia ancora cercando l'ultimo collezionabile in Hyper Light Drifter...