Pathfinder: Kingmaker Definitive Edition – Recensione

Sviluppatore: Owlcat Games Publisher: Deep Silver Piattaforma: PS4 Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 49,99 € Italiano:

In tanti prima di Pathfinder: Kingmaker si sono ispirati e hanno cercato di trasporre il celeberrimo gioco di ruolo Dungeons & Dragons in un videogioco. Probabilmente i più famosi di tutti sono quelli della saga di Baldur’s Gate. Anche Pathfinder: Kingmaker ha seguito questo filone e, adattando il più classico dei giochi di ruolo al mezzo videoludico, il risultato è stato un videogame complicato, profondo e molto intrigante. Un così grande progetto purtroppo porta con sé tanti problemi e, se volete sapere se tutti sono stati risolti, vi consigliamo di leggere la recensione.

Pathfinder

Vuoi diventare un re?

All’inizio della storia di Pathfinder: Kingmaker ci troveremo in una sala del trono con un folto gruppo di avventurieri e un nobile con un’allettante proposta. Questo rampollo infatti sta cercando degli impavidi eroi che possano sconfiggere un furfante che si è insediato nelle Stolen Lands e, come ringraziamento per questa impresa, chi ci riuscirà sarà nominato barone delle suddette terre. Sono diversi gli interessati a conquistare il titolo e presto ci si scontrerà con uno di loro in particolare. Un losco individuo con cui le divergenze continueranno anche durante una buona parte della partita, ma non diciamo di più per non spoilerare la trama. A questo punto si apre la scheda di creazione del personaggio che ci metterà di fronte a un numero incredibile di possibilità di scelta tra razze, classi, magie e quant’altro. Probabilmente, se siete attenti ai dettagli come un videogioco simile richiede, perderete parecchio tempo a creare il vostro eroe perfetto. Infatti uno dei punti forti di Pathfinder: Kingmaker è proprio la personalizzazione, che raggiunge una profondità notevole proprio come quella della versione cartacea del gioco di Paizo.

Creato il nostro personaggio e fatta la conoscenza degli altri avventurieri presenti nel castello, dopo un piccolo imprevisto partiremo all’esplorazione delle Stolen Lands e dovremo riuscire a sottrarle al brutale dominio dello Stag Lord. Il videogioco si presenta come isometrico, con piccole mappe da esplorare, la grafica è ben curata e la colonna sonora è sempre adeguata e ispirata. I tipi di attacco e le abilità speciali dei nostri personaggi durante un combattimento sono moltissime e dobbiamo dire che il pad è ben mappato. Infatti, dopo aver fatto un po’ di pratica, sarà facile e veloce far compiere ciò che vogliamo a ognuno dei sei personaggi che compongono il party. Potremo anche decidere se il combattimento avverrà in tempo reale oppure a turni; quest’ultima modalità è consigliata se si vuole un controllo completo delle singole azioni individuali.

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Ora regna con oculatezza

Se saremo in grado di uccidere lo Stag Lord, saremo investiti del titolo di barone e inizierà la fase di gestione del regno. Le due diverse modalità di gioco si integrano bene e spezzano l’eventuale noia del semplice esplorare e combattere i mostri a ripetizione. Anche la parte gestionale necessiterà di attenzione e oculate scelte che influiranno considerevolmente sulle sorti del nostro neonato regno. Le variabili da tenere in considerazione saranno diverse, come i consiglieri che sceglieremo e che avranno influenza sullo sviluppo del regno. Dovremo decidere se vorremo dare più attenzioni ai ricchi nobili o alla “plebaglia” e altre incombenze tipiche dei re.

Al contempo potremo iniziare campagne in cui andare personalmente a combattere un troll che minaccia i nostri confini, oppure cercare di salvare il figlio di una povera contadina dalle grinfie di una terribile strega. Ma non dovremo perdere di vista il nostro obiettivo ultimo: diventare re dell’intero mondo di Golarion. Per terminare la quest principale impiegheremo almeno un’ottantina di ore e calcolando che Pathfinder: Kingmaker non è semplice e, anche se sceglieremo la difficoltà standard, andremo incontro a cocenti sconfitte, questo naturalmente allungherà il tempo necessario a vedere la fine della storia. Le quest secondarie sono innumerevoli e approfondiscono bene e in maniera per nulla banale la conoscenza del mondo che stiamo per conquistare. Se calcoliamo anche queste, Pathfinder: Kingmaker ha una longevità molto elevata che si potrebbe aggirare sulle centoquaranta ore.

Complicato ma soddisfacente

L’ambientazione di Pathfinder: Kingmaker è la stessa di Pathfinder, il gioco di ruolo basato sulle regole di D&D versione 3.5, che è stato fedelmente riportato prima su PC e ora su PlayStation 4. A un primo impatto, se uno non ha mai giocato questo tipo di avventure, si potrebbe rimanere piuttosto disorientati dall’infinito numero di possibilità nella creazione dei personaggi e anche nelle scelte possibili durante lo svolgimento della storia. Per non parlare delle meccaniche. Essendo una fedele trasposizione del gioco “dal vivo”, ci sono un’infinità di regole e meccaniche particolari. Chi già conosce le regole del gioco di ruolo originario, apprezzerà moltissimo questa dovizia di dettagli, mentre chi ne è digiuno faticherà non poco per impararle. Vi segnaliamo inoltre che il videogioco è solo in inglese, quindi necessita una buona conoscenza della lingua sia per comprendere le regole che per godersi appieno la storia e i numerosi dialoghi presenti.

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Ora arrivano le dolenti note, in quanto dobbiamo dirvi che abbiamo riscontrato un buon numero di problemi durante la nostra prova. Iniziamo dicendo che Pathfinder: Kingmaker si è bloccato diverse volte durante le varie sessioni e abbiamo dovuto riavviarlo, inoltre alcune meccaniche non funzionano a dovere, come, ad esempio, uno dei buff dell’arma del paladino, che non si attiva quando dovrebbe. Inoltre sono frequenti i cali di frame rate, ma il più eclatante e imbarazzante è il rallentamento che avviene mentre si attraversa l’area principale del nostro regno. Speriamo in patch correttive!

Trofeisticamente parlando: Platino impossibile?

I quarantatré trofei di Pathfinder: Kingmaker sono davvero complicati da ottenere e questo Platino potrebbe essere il più impegnativo nella vostra carriera di cacciatori di trofei. Vi linkiamo la lista dettagliata di tutti i trofei e vi invitiamo ad avvisarci se doveste riuscire a compiere quest’impresa epica. Inutile dire che dovrete girare in lungo e in largo l’intera mappa e giocare più volte la trama principale, in quanto le numerose scelte che si possono fare potranno sbloccare o impedire l’ottenimento di uno o più trofei.

VERDETTO

Siamo sicuri che gli amanti dei giochi di ruolo old school troveranno Pathfinder: Kingmaker uno dei migliori giochi dell'anno. Mentre un neofita, che non ha la pazienza e la voglia di leggere parecchia roba, abbandonerà questo titolo in men che non si dica. Un gioco di ruolo complicato e profondo che richiederà molta attenzione ai dettagli e vi rapirà completamente. Il voto che abbiamo dato, se verranno corretti i bug di cui abbiamo parlato, si alzerà immediatamente a un 8 pieno. Aspettiamo con ansia le patch correttive!

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!