Persona 5 Strikers – Recensione

Sviluppatore: Atlus Publisher: SEGA Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 59,99 € Italiano:

Persona 5 è stato uno dei migliori giochi di ruolo della passata generazione. Completo, gigantesco, divertente. Non si sono viste sbavature negli sviluppi e durante tutto l’arco narrativo della storia principale. Il finale ha lasciato delle pagine bianche a fondo di un libro non ancora completo, come se ci fosse ancora spazio per altre storie ancora da raccontare. E così è stato.

Persona 5 Strikers è il sequel che i fan stavano attendendo, ma che probabilmente non si aspettavano, con molte novità e tante differenze rispetto al predecessore. Poteva essere un flop, ma i ragazzi di Atlus, Koei Tecmo e Omega Force hanno saputo gestire magistralmente questo cambio di genere e hanno dato vita a un action JRPG con alcuni difetti, però complessivamente meraviglioso.

Persona 5 Strikers Ritrovo

Di nuovo insieme

A distanza di sei mesi dalla separazione dei ragazzi alla fine dell’anno scolastico e dalle vicende raccontate in Persona 5, Joker e il gruppo dei Ladri Fantasma di Cuori si sono riuniti per godersi le meritate vacanze estive. L’unico obiettivo è stare insieme e divertirsi, proprio come dei ragazzi a cavallo tra scuole superiori e università dovrebbero fare. Tuttavia, il crimine non va mai in vacanza e per gli otto eroi è l’ora di tornare in azione. Questa volta i Ladri Fantasma non combatteranno solo a Tokyo, bensì in alcune delle più importanti città del Giappone alla guida della nuova base mobile: il camper Phantomobile.

Niente è simile a ciò che è avvenuto in passato. Se prima i Palazzi erano raggiungibili solamente nelle vicinanze di un luogo specifico, adesso le Prigioni, il nuovo nome dei dungeon in questo capitolo, sono accessibili grazie alla misteriosa intelligenza artificiale EMMA. Sotto forma di applicazione per cellulari, questa IA verrà usata dai ragazzi per raggiungere e sconfiggere i malvagi e oscuri Monarchi, ovvero i capi delle Prigioni.

Persona 5 Strikers Prigione Sendai

Ad aggiungersi al gruppo dei Ladri Fantasma ci sarà Sophie, definitasi come “l’amica dell’umanità”. Questa ragazza, in carne e ossa solo nel Metaverso, è anch’essa una intelligenza artificiale che diventerà, fin da subito, parte integrante dei Ladri Fantasma e comincerà il suo percorso alla scoperta di un cuore umano, sentimentalmente parlando. Oltre a Sophie, faranno la loro apparizione altri due protagonisti: Zenkichi, un losco investigatore, e Ichinose, gentile e solare scienziata ricercatrice.

Pieno di insidie e con colpi di scena al limite dell’incredibile, il viaggio sarà un percorso che i ragazzi difficilmente si scorderanno. La profondità della trama principale e dei temi toccati rende questo titolo molto emozionante, in grado di raccontare e gestire complessi problemi sociali attuali, per citarne alcuni la dipendenza dai social network e la violenza minorile, con estrema cura e attenzione, senza risultare banale o pesante. Sarà una breve, ma intensa, esperienza nel mondo cognitivo per salvare la popolazione da un grandissimo male che ruba i Desideri delle persone e risolvere, ancora una volta, i guai commessi da inconsapevoli malvagi.

Il ritorno dei Ladri Fantasma

Persona 5 Strikers cambia il genere della saga a cui eravamo abituati. Siamo di fronte a un misto tra un action JRPG e un musou. I combattimenti diventano dinamici e non c’è spazio per gli errori, soprattutto a livelli di difficoltà elevati. Si trovano momenti frenetici con centinaia di nemici da affrontare, visibili fin da subito nel prologo della storia. Il gameplay è esplosivo, sempre martellante e mai banale; abbassare la guardia corrisponde a un game over certo. Mentre in Persona 5 era necessario scegliere con estrema cura le attività da intraprendere, in questo capitolo la gestione del tempo è completamente stravolta.

Persona 5 Strikers Battaglia

Questo titolo non si chiamerebbe Persona senza il fulcro del suo essere: i Persona. Centro del mondo di questa serie, non potevano mancare, sebbene l’integrazione con le battaglie sia totalmente diversa rispetto ai predecessori. Fortunatamente, la gestione delle magie e delle tecniche è stata azzeccata e intelligente, fermando il tempo e decidendo con calma quali abilità utilizzare.

Le fondamenta del sistema del combattimento, tanto per cambiare, sono proprio i Persona. Da loro passano, a tutti gli effetti, i punti di svolta per ribaltare una probabile sconfitta in una meritata vittoria. Sfruttare quanto più possibile le debolezze del nemico comporta la distruzione dei suoi scudi. Distruggendo uno scudo, sarà possibile attaccare pesantemente l’avversario in maniera diretta con un Ancora 1, attacco consecutivo del personaggio attivo, oppure facendo la Staffetta, attacco a catena di un compagno di squadra già visto in Persona 5. Distruggendo tutti gli scudi, verrà attivato l’Assalto, anch’esso già proposto nel capitolo precedente, che danneggerà pesantemente il Persona avversario. L’ultimo attacco degno di nota è lo Speciale, un potentissimo attacco unico disponibile solamente quando metteremo a segno diversi attacchi concatenati e avremo eliminato tanti nemici.

Una piccola, grande soddisfazione è la possibilità di utilizzare qualsiasi personaggio sia durante l’esplorazione nel Metaverso, sia durante le battaglie. Decidere di giocare con il proprio eroe preferito, invece che obbligatoriamente Joker, è un compiacimento senza uguali. Un po’ come lo è stato utilizzare Coco in Crash Bandicoot 3, per fare un esempio.

Viaggio tra le Prigioni

Le differenze nella complessità di questo titolo rispetto al precedente sono moltissime, alcune sconvenienti in termini di longevità, altre utili e doverose. Non si parla più dei soli quartieri di Tokyo, ma di un viaggio itinerante nel Giappone. Passando dalle regioni più caratteristiche come il Kanto, il Tōhoku, l’Hokkaidō, il Kansai e il Kyūshū, i ragazzi intraprenderanno un percorso gastronomico e culturale attraverso i prodotti caratteristici dei negozi e imparando deliziose ricette regionali.

Persona 5 Strikers Camper

Parlando di meccaniche, il videogioco è stato totalmente revisionato. Non c’è più posto per la libertà di azioni tra un giorno all’altro. Tutte le attività sono già pianificate e il poco tempo libero a disposizione è usato per gli acquisti, per gironzolare nei vicoli delle città e per completare alcune missioni secondarie. Manca completamente la gestione dei Confident, molti a causa delle loro assenze legale proprio alla stagione e alle vacanze estive. Altra assenza, non fondamentale ma sicuramente sentita soprattutto per i fanatici del genere, è quella del romanticismo. Non avremo possibilità, infatti, di conquistare il cuore di qualche membro del gruppo, che sia maschile o femminile, flirtando o effettuando gesti romantici come accaduto con Persona 5.

Andando a fare paragoni uno a uno tra Persona 5 e Persona 5 Strikers, tanti punti centrali sono stati modificati per rendere più accattivante il viaggio nel Metaverso. Le Prigioni, con a capo i Monarchi, prendono il posto dei Palazzi e dei loro Signori. I Tesori, fulcro unico degli antagonisti del vecchio capitolo, lasciano spazio ai Nuclei, tre oggetti legati al Monarca di una Prigione e fonte del loro potere. Ogni singolo Nucleo è protetto da un Torrione, un’area inaccessibile e spesso difesa da interminabili orde di nemici. Dopo aver ottenuto i Nuclei e prima del combattimento finale contro il Monarca, verrà svelato il tormentato passato dell’antagonista della Prigione e la causa della propria sofferenza. Insomma, tutto il processo dal momento in cui si entra in una nuova Prigione fino alla fine di essa è stato costruito in maniera impeccabile e secondo un definito processo di sviluppo e scoperta dei personaggi.

Giù la maschera

A livello grafico, Persona 5 Strikers vanta un bellissimo design, degno dell’eredità del suo predecessore: disegni perfetti, coloratissimo e con filmati di intermezzo in 3D e in stile anime sbalorditivi. I sessanta frame per secondo rendono battaglie e animazioni talmente fluide da togliere il fiato. Andando ad analizzare i vari livelli, invece di avere a disposizione spazi enormi, in questo titolo si è deciso di sfruttare l’altezza e di lavorare su diversi piani per ridimensionare le mappe e renderle più complesse. Sebbene le dimensioni siano effettivamente ridotte, questa nuova definizione degli ambienti rende più enigmatico il viaggio nel Metaverso. Sono ben strutturate anche le sessioni in due dimensioni; durante l’esplorazione delle Prigioni, infatti, la visuale cambierà e verremo messi di fronte a brevi momenti platform, con effetti di transizione stupefacenti. Per ultimo, bisogna riconoscere la ricostruzione precisa, molto vicina alla perfezione, delle città visitate, come Osaka e Kyoto.

Persona 5 Strikers Anime

Il reparto audio è qualcosa di sconvolgente. La colonna sonora è ben salda nelle mani della leggendaria Lyn Inaizumi, ormai marchio di fabbrica all’interno delle canzoni della saga di Persona 5. Le musiche sono straordinarie, originali e con quel pungente jazz che ci scaraventa direttamente al centro dell’azione. Per i possessori di Persona 5 Vanilla e Royal, è possibile ricevere gratuitamente i pacchetti delle vecchie colonne sonore e utilizzarle durante le battaglie e l’esplorazione dei dungeon.

Concludendo l’analisi tecnica, è doveroso commentare la difficoltà di questo titolo. La visibilità di debolezze e resistenze dei Persona nemici è stata volutamente semplificata. Non bisogna più scoprire, quindi, quale elemento o danno un nemico soffre perché saranno disponibili fin dalla prima battaglia. Oltre a questo, anche la possibilità di uscire dalle Prigioni attraverso i checkpoint per recuperare vita facilita ulteriormente il gioco. Se in Persona 5 uscire dal Palazzo comportava la conclusione di una giornata, in Persona 5 Strikers uscire e rientrare dai dungeon porta solo benefici, senza nessuno svantaggio. In pratica, tanto di quel mordente e quel senso d’ansia nel riuscire a concludere il Palazzo entro una determinata data viene a mancare completamente, togliendo di fatto alcune soddisfazioni ai videogiocatori.

Persona 5 Strikers Assalto

Trofeisticamente parlando: risveglio del cuore

Sono quarantasette in tutti i trofei di Persona 5 Strikers, immancabile Platino incluso. Il percorso per il più prestigioso dei trofei non è assolutamente difficile, bensì lungo e con periodi di farming potenzialmente onerosi. La maggior parte degli obiettivi sono legati, direttamente o indirettamente, alla storia principale, alle missioni secondarie e all’utilizzo di tutte le tecniche di tutti i Ladri Fantasma.

Non sono previsti collezionabili, se consideriamo l’ottenimento di tutti i Persona come un obiettivo da imporci fin dall’inizio. L’unico trofeo mancabile della lista è relativo ad alcune richieste dei nostri compagni di viaggio, da concludere prima di passare alla prossima destinazione. Per i pesanti momenti di farming per aumentare il livello Legame e ottenere tutti i Persona in maniera semplice e veloce, vi consigliamo le lettura della nostra guida ai trofei per sfruttare alcune meccaniche per potenziare al massimo le statistiche dei Persona e per ottenere il maggior numero di punti esperienza nel minor tempo possibile.

VERDETTO

Persona 5 Strikers è il seguito dell'acclamato Persona 5. Il cambio di genere in action JRPG rende il gameplay frenetico e immediato. La storia è emozionante e tocca temi sempre attuali e delicati, gestendoli con una narrazione eccellente. Tante differenze portano a snaturare quello che ci si aspetta da un capitolo Persona e alcune assenze possono essere considerate mancanze più o meno gravi. Tecnicamente gradevole, sia a livello grafico che sonoro. I trofei semplici, ma lunghi, fanno gola ai platinatori più incalliti, anche se porteranno via tempo per il completamento di alcuni obiettivi.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.