Pile Up! Box by Box – Recensione

Sviluppatore: Seed by Seed Publisher: HandyGames Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Tra cartoni e sagome abbiamo analizzato per voi Pile Up! Box by Box in una ondulata recensione. Il titolo di HandyGames e Seed by Seed ci avrà impressionato o sarà finito nella raccolta differenziata?

Carta piegata

L’idea di creare un mondo di cellulosa non è ovviamente un’idea inedita. I ragazzi di Seed by Seed, per il loro titolo, hanno infatti tratto ispirazione da opere come Tearaway, che i giocatori PlayStation conoscono bene, e Yoshi Crafted World.

La differenza sostanziale tra i giochi citati e Pile Up risiede però nel protagonista scelto. Nessun personaggio umano o comunque animato, ma piuttosto una serie di scatole. Il mondo di questi parallelepipedi di cartone, a causa di un non meglio precisato evento malvagio, si spegne di colpo, diventando triste e usurato. Sta quindi alle scatole mettersi in viaggio per aiutare una serie di bizzarre creature e rigenerare il mondo cartaceo, riportando vita e colore al suo interno.

Pur non brillando per innovazione, la trama è funzionale al gioco e l’assenza di dialoghi la rende assimilabile anche dai giocatori più giovani. Questo, come vedremo più avanti, è punto fondamentale. Pile Up è infatti un titolo rivolto principalmente a utenti che si avvicinano per la prima volta al mondo dei platform.

Pile Up! Box by Box

Piroette ondulate

Trattandosi di un gioco ideato per giovani o per chi è poco pratico del genere, non stupisce che anche le meccaniche di Pile Up! Box by Box siano molto semplici e immediate. Le scatole hanno infatti la possibilità di muoversi in mondi tridimensionali con inquadratura fissa e possono saltare per passare tra piattaforme e schivare ostacoli.

Ogni box ha inoltre la possibilità d’interagire con alcuni elementi del paesaggio per creare dei passaggi o raggiungere ad esempio pedane troppo alte per essere superate con un semplice salto. Questa struttura molto semplice si integra perfettamente con la possibilità di giocare con un massimo di quattro giocatori, dato che trattandosi sempre di scatole sarà possibile usare i propri compagni per risolvere i puzzle più semplici utilizzandoli come “gradini”.

Man mano che si prosegue nell’avventura, poi, le sfide diventano via via più complicate, senza però mai raggiungere livelli troppo elevati di difficoltà. L’intera campagna è peraltro completabile in circa cinque ore, un tempo che non permette a Pile Up! Box by Box di diventare ripetitivo ma neanche di farsi ricordare per longevità.

Aiutiamo tutti

La struttura dei livelli di Pile Up! Box by Box è sostanzialmente sempre uguale. Entrando in uno schema i giocatori si trovano a interagire con un personaggio che necessita di aiuto, come una rana che ha perso i suoi piccoli. La main quest porta quindi a girovagare per le aree del livello, così da completare la richiesta e accedere così alla zona successiva mediante una chiave. Si tratta di una struttura molto semplice, che non sfrutta alcun tipo di dialogo e che si adatta dunque anche ai giocatori più giovani.

Il rovescio della medaglia è una profondità totalmente assente, in cui si passa senza soluzione di continuità da un livello all’altro per rigenerare il mondo. L’hub principale è infatti l’unico che subisce variazioni, aggiustandosi e ripopolandosi man manco che espleteremo le richieste dei vari NPC. La leggerissima trama non risente invece di questa scelta ma ne trae quasi giovamento. Fare un riassunto a un amico che volesse unirsi per qualche partita richiede pochi secondi e permette quindi di giocare sessioni mordi e fuggi, complice anche la brevità di un singolo mondo.

Sofferta invece la decisione di non inserire una mappa che permetta al giocatore di orientarsi, né alcun indicatore degli obiettivi. Per quanto non sia difficile riuscire a capire dove andare per proseguire, sarebbe stato utile soprattutto ai giocatori più inesperti avere modo di trovare istantaneamente la direzione da percorrere. Altrettanto fastidiosa l’assenza di spostamenti rapidi, che obbligano magari a ripercorrere lunghe sezioni dei mondi per tornare al punto di partenza. Fortunatamente questo problema è meno evidente, complice anche la circolarità di alcuni schemi.

Questa è una nave spaziale

L’elemento su cui il team di Seed by Seed ha puntato maggiormente è sicuramente la grafica. Pile Up! Box by Box è un gioco coloratissimo, pieno di elementi con cui interagire e ricco di dettagli semplici ma efficaci. L’intero mondo è realizzato con elementi cartacei, dai fondali alle pedane arrivando fino a fiumi e case.

Questo permette al giocatore di calarsi in una realtà totalmente celluloide, fantastica soprattutto per i più giovani che si metteranno magari a colorare qualche scatola per casa per riprodurre i protagonisti. La presenza di una serie di skin, per quanto non eccessivamente numerose, aiuta inoltre a personalizzare il proprio eroe modellandolo sui propri gusti.

La colonna sonora non è purtroppo sullo stesso livello della grafica, ma si difende comunque egregiamente. Pezzi che potremmo definire classici fanno da contorno a un’avventura che anche sotto l’aspetto musicale non esagera mai. Considerato però che a volte il troppo stroppia, meglio così, senza contare che questa scelta enfatizza ulteriormente la grande qualità grafica. Un ultimo accenno per la longevità: detto della durata della campagna, è bene evidenziare che i giocatori possono dilettarsi con una serie di sfide arcade multiplayer che rendono Pile Up! Box by Box potenzialmente infinito. I completisti inoltre vorranno sicuramente raccogliere tutti i collezionabili: niente d’impossibile, ma è comunque una sfida che aumenterà la durata del gioco.

Trofeisticamente parlando: salti di cartone

Trattandosi di un gioco indirizzato a un pubblico giovane, ci si potrebbe aspettare che la lista trofei di Pile Up! Box by Box non nasconda insidie. Questo è vero solo in parte: la maggior parte delle coppe è sbloccabile senza patemi completando l’avventura. Per ottenere il Platino è però necessario portare a termine una speedrun piuttosto ostica, soprattutto per i meno pratici di platform. Se puntavate a completare la lista, tenete conto di questo elemento.

VERDETTO

Al netto della sua semplicità, Pile Up! Box by Box offre un'esperienza coinvolgente e divertente. Chi mastica pane e platform potrebbe rimanere deluso dal livello di sfida molto basso, ma i giocatori più giovani oppure i neofiti del genere si divertiranno a completare gli enigmi ambientali che il team di Seed by Seed ha ideato. La telecamera fissa e comandi ridotti all'osso sono altre due ancore di salvezza per i più inesperti, così come la possibilità di far unire un amico a una partita già avviata per avere un aiuto durante le sezioni più complicate. Se state cercando un passatempo leggero e simpatico, Pile Up! Box by Box fa decisamente al caso vostro.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.