Primo PianoPlutobi: The Dwarf Planet Tales - Recensione

Plutobi: The Dwarf Planet Tales – Recensione

La compagnia coreana XINESS Co., Ltd., ancora abbastanza anonima nel mondo videoludico, ci propone Plutobi: The Dwarf Planet Tales, un gioco di genere action in giocatore singolo.

Come già preannuncia il nome stesso del gioco, Plutobi: The Dwarf Planet Tales narra, appunto, la storia di Plutone, soprannominato Plutobi dal Sole e compagni al fine di prendere in giro la sua massa nettamente inferiore rispetto a quella degli altri pianeti. Nel 2006 Plutone è stato espulso dall’elenco dei pianeti del Sistema Solare per via del suo essere piccolo e debole, venendo così considerato a tutti gli effetti un pianeta nano. Accecato dalla rabbia, Plutobi deciderà di vendicarsi di tutti gli altri pianeti, sconfiggendoli uno a uno, insieme alle loro lune e ai mega asteroidi.

Se un pianeta ti fa un dispetto, fagli vedere chi comanda e poi fallo in mille pezzi. Plutobi: The Dwarf Planet Tales ha una trama abbastanza banale, che dà però una motivazione assurdamente divertente alle nostre azioni.

Apri il portale!

Plutobi: The Dwarf Planet Tales basa il proseguimento della storia sui classici stage, nove livelli in totale. Ogni stage ha ben sette sub-stage, a ogni missione completata si aprirà un portale che trasporterà Plutobi nell’area successiva, e solo nell’ultima riusciremo finalmente a incontrare il pianeta “nemico” di turno. Le missioni hanno cinque variazioni di completamento: alcune richiedono semplicemente di trovare il portale, altre di salire di livello di massa, altre ancora di battere il boss, sopravvivere per un certo periodo di tempo o raccogliere i segni zodiacali. Il gioco, incredibilmente, conta ben 61 boss, e anche se i pattern di attacco non sembrano molto diversi tra loro, è una bella sfida!

La meccanica è facile per quanto riguarda la teoria, tutt’altro per la pratica. Con la levetta analogica sinistra sarà possibile muovere il puntatore verso cui correrà Plutobi, e con lo stesso puntatore, premendo L1, si potranno prendere gli asteroidi e farli schiantare contro altri asteroidi a mo’ di barriera, per fare dei danni ai boss, o ancora per prendere dei meteoriti, che assorbiti ripristineranno un certo numero di punti vita, calcolati in base al livello della massa attuale.

Attenzione però al livello degli asteroidi! Di fianco a ogni singolo asteroide vi è un numero, che sta a indicare il suo livello di massa. L’asteroide risulterà impossibile da inglobare per Plutobi, se quest’ultimo avrà un livello di massa inferiore. Per fortuna, però, sono riconoscibili in quanto molto più grandi degli asteroidi normali. Premendo il tasto corrispettivo tra X, cerchio, triangolo e quadrato, si potranno selezionare gli elementi Fuoco, Terra, Acqua e Metallo a cui Plutobi si adatterà per assorbire degli asteroidi e aumentare così la sua massa, che avanzerà di livello dopo aver riempito la barra delle percentuali degli elementi accumulati.

Con il tasto R1 si potrà attivare il boost, che velocizzerà momentaneamente i movimenti del pianeta, mentre con R2 ed L2 sarà possibile utilizzare i potenziamenti raccolti in punti casuali dei livelli. Tra questi vediamo Heal, per curarsi istantaneamente; Level Down, che abbasserà il livello di tutti gli asteroidi circostanti, in modo da poter assorbire anche gli asteroidi più grandi; Ice Storm, che congelerà tutti gli oggetti vicini; Type Change, che cambierà l’elemento di ogni asteroide limitrofo in base all’elemento che è in utilizzo; Lightning, un fulmine circolare che spazzerà via gli asteroidi che avremo intorno.

Il completamento degli stage però non è l’unico scopo, specialmente se siete interessati ai trofei. Plutobi non è esente dai punteggi di fine livello, punteggio che verrà calcolato in base all’andamento delle partite. Bisognerà avere un perfetto tempismo nell’assorbimento degli elementi, oltre addirittura a giocare a “carta, forbice, sasso” con essi. Ogni elemento infatti sarà più forte di un altro: secondo la ruota degli elementi, il fuoco batte il metallo che batte la terra, che a sua volta batte l’acqua che batte il fuoco. Assorbendo così un asteroide di fuoco avendo selezionato l’elemento acqua si otterranno più punti massa. Sempre in questo caso, invece, avere “equipaggiato” il metallo ci danneggerebbe più del solito.

Ad aiutarci nella nostra avventura planetaria avremo la mappa, uno schema piccolissimo dell’area situato in basso a destra dello schermo che mostrerà pochi dettagli, ossia soltanto la nostra posizione e le zone “handicap” presenti nell’area. Queste zone hanno determinate gimmick, come ad esempio aree di plasma blu che velocizzeranno i movimenti, e aree rosse che invece li rallenteranno. Dal menù principale sono utilizzabili le gemme, degli oggetti particolari ottenibili solo dopo aver sconfitto un boss, che equipaggiati modificheranno alcune statistiche di Plutobi (ad esempio, la prima Gemma darà +1 alla salute ed un -1 alla velocità di movimento dell’indicatore).

Dimostra la tua grandezza

Plutobi: The Dwarf Planet Tales è un titolo dalla trama esilarante, tuttavia tale divertimento verrà spazzato via in un battito di ciglia, dopo appena pochi minuti di gioco. A discapito delle apparenze, infatti, il titolo di casa XINESS propone una delle sfide più difficili degli ultimi tempi. Azzeccare il giusto tempismo per gli asteroidi ed evitare di morire sono imprese ardue, addirittura frustranti a causa della mancanza totale dei checkpoint nei sub-stage. Soltanto completare il tutorial richiederà molta pazienza e tantissima concentrazione.

Sotto il punto di vista grafico, Plutobi non è un titolo che colpisce particolarmente. Il design dei personaggi è carino e sempliciotto, il level design invece è fiacco; gli scenari risultano simili tra loro, addirittura sembra che cambino solo i tileset tra un mondo e l’altro. D’altro canto, la musica (ah ah!) scelta per questo gioco è perfetta: le track non stancano mai, tutte incredibilmente azzeccate, e addirittura dopo qualche minuto d’ascolto si viene istigati a canticchiarle!

Trofeisticamente parlando: e se restassimo fuori dal Sistema Solare?

Plutobi: The Dwarf Planet Tales conta ben 31 trofei: 1 Platino, 5 trofei d’oro, 13 trofei d’argento e 12 di bronzo. Completare questo titolo è letteralmente un’impresa titanica, ogni trofeo in questo gioco è degno del nome che porta, basti sapere infatti che al momento in cui è stata scritta questa recensione nessuno è ancora riuscito a platinarlo. Si tratta essenzialmente di finire tutti gli stage con punteggi a dir poco impressionanti, collezionare almeno 100 delle 189 Gemme presenti nel gioco ed eseguire determinate azioni, come terminare un intero stage senza venir colpito.

I trofei di Plutobi sono interessanti soprattutto nei nomi e nelle descrizioni. Alcuni spiegano fatti realmente riguardanti i pianeti, altri sono dei riferimenti: di questi ultimi ne è un esempio il trofeo Not a Console, la cui descrizione recita “Fai 900.000 punti o più nello stage Saturn. Quanto mi manca quella console”. Assolutamente geniale.

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Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.