Project CARS 3 – Recensione

Sviluppatore: Slightly Mad Studios Publisher: Bandai Namco Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1 (Online: 2-20) PEGI: 3 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Quello tra maggio e novembre è stato e sarà un periodo molto interessante per gli appassionati dei videogiochi di corse. Se ad aprire le danze ci ha pensato Assetto Corsa Competizione, entrando nell’olimpo dei simulatori di guida, ha proseguito il lavoro F1 2020, evidenziando l’eccellenza dell’ottima offerta di Kunos Simulazioni e Codemasters per questo ultimo sospiro di quella che ormai sta per diventare la vecchia generazione di console.

A completare l’offerta ci ha pensato Slightly Mad Studios con la terza iterazione del suo Project CARS, il primo titolo a uscire dopo l’acquisizione da parte di Codemasters avvenuta lo scorso novembre. Un periodo d’oro per i fan dei videogiochi di corse, vista anche la varietà dei titoli e i diversi approcci con cui essi si affacciano al settore e Project CARS 3 non fa eccezione, perché siamo sicuri che in positivo o in negativo vi stupirà.

Project cars 3

Prima regola di Project CARS: non parlare di Project CARS

Con Project CARS 2, Slightly Mad Studios ha raggiunto forse l’apice, offrendo un titolo simulativo al punto giusto ma fruibile anche dai meno esperti. Questo terzo capitolo mantiene la stessa filosofia, almeno in questo senso, permettendovi di utilizzare un volante ma facendosi apprezzare perfettamente anche DualShock 4 alla mano, quasi facendo sembrare che il pad sia in realtà tutto quello di cui avete bisogno per questa esperienza.

Se dovessimo pensare a Project CARS 3 come una versione migliorata e definitiva, basata sulle solide fondamenta del capitolo precedente, purtroppo rischieremmo di prendere un granchio. Un po’ a sorpresa, il nuovo capitolo della saga elimina diverse meccaniche e subisce la contaminazione di elementi arcade sia negli aspetti direttamente legati alla guida delle automobili, sia nella gestione dei potenziamenti e nella preparazione alle gare. Le qualifiche, ad esempio, sono state mantenute soltanto nella modalità multigiocatore e negli eventi programmati. La gestione delle collisioni è rimasta pressoché identica al capitolo precedente – ma su questo non avevamo dubbi – con danni puramente estetici come graffi e ammaccature del telaio. I fan di vecchia data dovranno dire addio al sistema di usura degli pneumatici e del consumo di carburante, mancanza che elimina automaticamente anche la possibilità di fermarsi ai box. Così la preparazione della gare si riduce alla configurazione di un assetto specifico o predefinito, in base alle caratteristiche del circuito.

In termini di accessibilità, Project CARS 3 si rivolge a una fetta di utenti leggermente differente rispetto alla tradizione. Per intenderci, questa iterazione della saga è più ispirata alla categoria dei Need for Speed, offrendo una curva di apprendimento molto meno ripida di un simulatore e una difficoltà nel pilotare qualsiasi tipo di veicolo abbastanza appiattita. Certo, impostando la manovrabilità assistita a livello professionista viene fuori ancora l’anima simulativa di Project CARS, ma non abbastanza da non far rimpiangere l’ottimo secondo capitolo. Un po’ di attenzione in più è richiesta quando entra in gioco la pioggia, momento in cui bisogna tener conto di frenate più lunghe prima di ogni curva e di slittamenti e testacoda se si esagera sul grilletto dell’acceleratore mentre si sta uscendo da un settore particolarmente impegnativo.

Project cars 3

Vuoi vedere la mia collezione di automobili?

Per la prima volta nella serie, Project CARS 3 ci permetterà di possedere le automobili e di avere un nostro garage con le vetture acquistate, nonché di usufruire di uno showroom per comprare le auto, offrendo ogni giorno un prezzo speciale per alcuni modelli. Dopo la gara iniziale, finalizzata ad apprendere le meccaniche e la creazione del nostro pilota, verremo subito diretti verso l’acquisto della nostra prima automobile per gareggiare nella prima categoria disponibile: la Road E.

Ogni vettura è potenziabile in diverse caratteristiche, da gomme e freni per aumentare la manovrabilità e le prestazioni in frenata fino a iniezione del carburante, albero a canne e blocco motore che incrementano velocità e accelerazione del nostro bolide. Ogni potenziamento acquistato accresce l’indice prestazioni della nostra auto, permettendoci di cambiare classe nella categoria di appartenenza, da strada o GT, veramente molto facilmente. Il costo dei potenziamenti, infatti, è davvero troppo alla portata rispetto ai guadagni ottenuti da ogni gara. Da questo, inevitabilmente, ne deriva un sistema di progressione un po’ troppo semplice. Alla semplicità di questo sistema si aggiunge anche la relativa incidenza dei potenziamenti, che spesso siamo portati a sbloccare solo per raggiungere il tier successivo e usare l’auto per correre nelle altre categorie.

Tra giri veloci e sportellate

Sul piano dei contenuti, la modalità Carriera è ben organizzata e pronta a regalare molte soddisfazioni ai piloti virtuali grazie ai diversi gruppi disponibili, tra cui uno bonus e uno legato agli eventi a invito, e al ricco sistema di obiettivi, relativi sia alla carriera del pilota, sia alle singole gare. Gli eventi si dividono in diverse tipologie: in Giro lanciato dovrete battere il tempo sul giro, in Lepre sarà importante il tempo medio su tre giri, in Breakout dovrete abbattere degli ostacoli per accumulare punti e, infine, in Gara tradizionale non dovrete fare altro che arrivare primi.

Anche se il vostro obiettivo principale è sempre quello di vincere l’evento o battere il tempo degli avversari, ogni tracciato vi offre fino a tre obiettivi secondari, spesso totalmente indipendenti dalla vittoria finale. Vi verrà chiesto di fare dei sorpassi puliti entro un certo tempo, essere i più veloci in un particolare settore della gara o padroneggiare un certo numero di curve. Questo sistema aggiunge varietà, ma è anche importantissimo per acquisire i punti esperienza che vi permettono di aumentare il livello del pilota e di sbloccare le nuove categorie.

I nuovi gruppi saranno sbloccabili ottenendo un certo numero di obiettivi o pagando una somma di denaro variabile e ci permetteranno via via di entrare nel vivo delle corse con avversari sempre più duri da affrontare. Nonostante questo, per un buon numero di ore vi ritroverete ad affrontare un’intelligenza artificiale troppo al di sotto della vostra abilità, tanto da farvi arrivare al traguardo in completa solitudine e con un distacco impressionante. Al contrario, quando la sfida diventerà più difficile, sarà impossibile non fare a sportellate con la CPU, che spesso alternerà prevedibili frenate a fastidiosi momenti di aggressività per tenervi il fiato sul collo.

Project cars 3

Non solo sogni di gloria

A rendere ancora più ricco Project CARS 3 ci pensano anche le modalità online, completando così l’offerta di Slightly Mad Studios e assicurando una longevità invidiabile per tutti coloro che amano passare ore alla guida. La sezione multiplayer vi permetterà di unirvi a gare veloci o a eventi programmati spalmati nell’arco della giornata, mentre la modalità Rivali offre eventi giornalieri, settimanali e mensili in modalità asincrona. In pratica dovrete battere i punteggi dei vostri rivali che hanno affrontato la gara in precedenza e concorrere per scalare la classifica. I progressi verranno aggiornati di settimana in settimana e si azzereranno alla fine del mese. Project CARS 3 terrà conto della nostra abilità e ci premierà se finiremo una gara battendo gli avversari in maniera pulita o ci penalizzerà, abbassando il valore della nostra patente, se ci faremo strada a suon di tamponamenti e sportellate.

Incredibili anche i numeri di questo titolo, con ben duecento auto su licenza ufficiale, dalle classiche Ferrari agli svariati modelli racing dei gruppi GT4 o GT3, passando per auto storiche come la Renault 5 Maxi Turbo 8 o le monoposto di Formula E. Anche la varietà di circuiti presenti è importante, tra cui quelli italiani di Imola, del Mugello e di Monza, quelli inglesi – come Silverstone e Brands Hatch – e poi Daytona, Indianapolis e Laguna Seca, tanto per citarne alcuni.

Curve da mal di stomaco

Project CARS 3 ha subito anche un restyling dell’interfaccia utente, con una impostazione che ricorda quella dei videogiochi per dispositivi mobili ma che, dalla sua parte, ha sicuramente l’immediatezza con cui riesce a raggiungere all’utente. Anche l’HUD durante le gare è molto più ricco, indicando gli obiettivi sbloccati e i punti esperienza guadagnati. Su PlayStation 4 Pro è possibile giocare scegliendo tra due opzioni grafiche: alta risoluzione o più fotogrammi al secondo. Entrambe le modalità sono perfettamente fruibili senza cali di frame rate, ma siamo rimasti spiacevolmente sorpresi dalla qualità del comparto tecnico, purtroppo non all’altezza di un videogioco di fine generazione.

Project cars 3

Il primo difetto che salta all’occhio è la mancanza di antialiasing, ovvero quel filtro finalizzato a ridurre le scalettature dei modelli poligonali; in molte circostanze, sia all’esterno che all’interno della vettura, è possibile notare la quasi totale assenza di smussature. In generale la qualità grafica complessiva dell’ultimo lavoro di Slightly Mad Studios è abbastanza lacunosa soprattutto quando ci sono a schermo molte autovetture, senza dimenticarsi dei numerosi artefatti grafici presenti. E’ invece molto bello l’effetto creato dal meteo dinamico, che è capace di restituire quel colpo d’occhio alla pista che spesso viene a mancare in altre circostanze. Le lacune tecniche hanno conseguenze anche sulla modalità foto, non troppo elaborata a dir la verità, ma spesso utilizzabile come strumento per catturare le tante imperfezioni di Project CARS 3, anziché per immortalare istanti mozzafiato.

Trofeisticamente parlando: pilota Slightly Mad

Giocando a Project CARS 3 abbiamo sbloccato, soprattutto in modalità Carriera, moltissimi trofei in maniera del tutto naturale. Il trofeo di Platino non è nulla di irraggiungibile, visto che la maggior parte dei trofei di bronzo e d’argento si sblocca giocando qualche gara nelle diverse modalità presenti. Con un totale di trentasette trofei, quello di Project CARS 3 è un Platino tutto sommato facile per gli appassionati di corse.

VERDETTO

Project CARS 3 è un fallimento? Assolutamente no! E’ un prodotto completo da parecchi punti di vista, con una ricca e coinvolgente modalità Carriera e un contorno multigiocatore soddisfacente. A questi traguardi raggiunti si affiancano, purtroppo, altre caratteristiche volutamente tagliate per semplificare l’esperienza e rendere accessibile il prodotto a una fetta di utenza più ampia. Project CARS 3 si incorona come seguito dell’acclamato secondo capitolo ma difficilmente riuscirà a ottenere la riconoscenza dei fan storici. I nuovi utenti, invece, potrebbero trovare l’ultimo lavoro di Slightly Mad Studios molto appagante.

Guida ai Voti

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...

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