Project CARS – Recensione

Dal nome Project CARS si intuisce subito che c’è più di un gioco dietro la produzione degli Slightly Mad Studios: il titolo è infatti nato come un progetto innovativo, che vede i giocatori vestire addirittura investitori. Nell’era del crowdfunding, Project CARS riesce a spiccare, impegnandosi a coinvolgere ulteriormente l’utenza nelle fasi di produzione e distribuzione del gioco promettendo di rimettere agli “investitori” una certa percentuale dei ricavi. Per questo motivo, il feedback costante degli utenti durante lo sviluppo è stato cruciale in fase di realizzazione del progetto. Com’è andato questo singolare esperimento? Scopritelo nella nostra recensione.

Weekend di gara

Partiamo analizzando tutte le modalità offerte da Project CARS, che essenzialmente si presenta come un simulatore di guida, senza troppi fronzoli tipici di titoli più arcade. Avremo innanzitutto la possibilità di giocare offline, con carriera, gare a tempo e gare classiche, e online, con eventi community e gare singole. Per quanto riguarda il single-player, le modalità a tempo e di gara singola le conosciamo già e non c’è bisogno di spendere troppe parole per descriverle, potremo decidere dove, come e quando gareggiare impostando ogni minimo particolare secondo i nostri gusti. Al contrario c’è bisogno sicuramente di spendere due parole a proposito della modalità carriera: gli sviluppatori hanno provato ad implementare nel gioco una campagna principale in cui gareggiare con diverse automobili di svariate classi, firmare contratti con sponsor o scuderie e ascoltare le richieste, adulazioni o insulti (a seconda delle vostre vittorie) dei fan. Concettualmente l’idea è giusta e risulta perfetta per coinvolgere anche chi, non ricerca solo la simulazione nuda e cruda.

Dopo le prime ore di gioco però, viene fuori un po’ di noia causata più che dal gameplay vero e proprio, di cui parleremo in seguito, dagli elementi di contorno che non aggiungono niente al gioco, anzi, rischiano di rovinare il divertimento alla guida con noiosi e inutili intermezzi. Non ci sono ad esempio ordini di scuderia o strategie di squadra vere, firmare per un team o per un altro non significa più o meno niente e rileggere gli stessi messaggi dei fan e dei vostri superiori nella posta, vi porterà inevitabilmente ad aprire raramente la casella postale. Per quanto riguarda le modalità online, nonostante non ci siano dispiaciuti gli eventi community, in cui dovrete sfidare a suon di tempi record giocatori di tutto il mondo, con ricompense vere per i migliori piloti (periferiche di gioco, ad esempio), siamo rimasti un po’ a bocca asciutta per quanto riguarda il resto. Infatti, oltre a poter rivivere un weekend di gara e sfidarsi su gara secca, l’online non offre chissà quale varietà, vista l’assenza di tornei o altre sfide particolari. Inoltre, qualche incertezza legata alla connettività ha caratterizzato le prime giornate online, nonostante già nella prima settimana ci sia stato un costante miglioramento della situazione. A conti fatti, Project CARS da il meglio di sè nei weekend di gara classici, in cui vi ritroverete ad affrontare prove libere, qualifiche e gara, e vi sembrerà davvero di trovarvi nel bel mezzo di un evento automobilistico professionistico.

Massimo realismo

Sorvolando sulle modalità, un po’ povere di Project CARS, passiamo al cuore pulsante della produzione Slightly Mad Studios che è senz’altro il gameplay. Come già accennato in precedenza, ci troviamo di fronte ad un simulatore di guida, che cerca di fare (con successo) del realismo il suo punto di forza. Al contrario di altri titoli in cui è preferita la giocabilità alla simulazione, Project CARS si dedica a tutti coloro che cercano qualcosa di più vicino possibile alla realtà. Nelle prime fasi di gioco infatti, anche per i più navigati, sarà necessaria una fase di rodaggio per prendere confidenza, prima col gioco e poi con ogni diversa autovettura. Il feedback restituito da ogni bolide infatti, è diverso e reso in maniera estremamente realistica: dai kart alle monoposto da Formula 1, dovrete prestare la massima attenzione alla guida per evitare errori fatali. In ogni caso, per venire incontro ad ogni stile di guida Project CARS offre un’ampissima scelta in fatto di settaggi: potrete regolare praticamente tutto, o quasi, della vostra auto rendendola più adatta al vostro modo di guidare. Inoltre è possibile avvalersi di una serie di aiuti, pensati per chi si affaccia per la prima volta ad un titolo del genere: opzioni come frenata e sterzata assistita, rendono Project CARS un gioco accessibile anche a chi magari non è proprio un novello Sebastian Vettel al volante. Rimanendo sulla personalizzazione, abbiamo trovato molto interessante anche la possibilità di settare nei minimi dettagli la strategia ai box per le gare più lunghe e simulative, in cui anche la gestione dei pneumatici e del carico di benzina possono fare la differenza.

Contenuti, pochi ma buoni?

Per quanto riguarda i contenuti, non siamo rimasti entusiasmati dalla quantità, ma la qualità tutto sommato ci ha soddisfatto. Le circa 70 auto disponibili al lancio (con molte altre che arriveranno attraverso DLC gratuiti e a pagamento) non ci hanno stupito, ma nonostante ciò dobbiamo segnalare la discreta varietà in fatto di classi e la pregevole fattura di ogni modello poligonale. Pensiamo che pr un tipo di gioco come questo il parco auto non sia poi così grande, ma la cura di interni ed esterni di ogni vettura giustifica ampiamente il numero limitato dei veicoli. I circuiti, più di 40, comprendono la maggior parte dei più famosi ed importanti tracciati al mondo e rispecchiano in maniera piuttosto fedele la realtà, nonostante non riescano mai a spiccare per livello di dettagli. Ci aspettiamo comunque molti contenuti extra per il futuro, utili a mantenere viva l’attrattiva della community di un gioco pensato principalmente per gli appassionati della simulazione su quattro ruote.

Di giorno o di notte, con la pioggia o con il Sole

Il lato tecnico del gioco è sicuramente uno dei lati più entusiasmanti di Project CARS, anche se è necessario segnalare alcune incertezza, almeno su PlayStation 4. Partiamo comunque dalle cose buone: ottima modellazione di veicoli sia all’interno che all’esterno, buona anche la realizzazione delle piste che pur non essendo ricchissime di dettagli offrono un risultato abbastanza vicino alla realtà, perfetti gli effetti meteorologici con piogge, nebbia e tempeste dall’intensità regolabile e infine apprezzabilissima l’alternanza tra giorno e notte e del clima elencati in precedenza. Benissimo anche i danni ai veicoli, che a seconda delle nostre impostazioni rimarranno estetici o influenzeranno le prestazioni dell’auto, e gli effetti sonori, vicinissimi alla realtà che li ascoltiate con visuale esterna o interna. Di negativo invece, abbiamo riscontrato qualche incertezza nel frame-rate con il massimo numero di veicoli su pista e condizioni climatiche avverse, ma soprattutto un fastidioso effetto “ghosting” che a volte da l’impressione di vedere leggermente sdoppiate le figure delle vetture avversarie. Rimanendo sulle negatività del gioco, non possiamo non parlare dell’implementazione piuttosto discutibile dell’intelligenza artificiale. Nonostante la difficoltà sia regolabile prima di ogni gara, abbiamo notato un’inspiegabile ed eccessiva aggressività degli avversari che non si faranno molti scrupoli ad avvalersi di manovre al limite della legalità. Inoltre, in attesa di nuove patch, abbiamo riscontrato diversi crash del gioco in normali sessioni di gioco, sia online che offline, che però sembrano essere una consuetudine al lancio di ogni nuovo titolo e sicuramente verranno risolti a breve.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=xvi56X7ANYA