Project Highrise: Architect’s Edition – Recensione

Sviluppatore: SomaSim Publisher: Kalypso Media Piattaforma: PS4 Genere: Manageriale Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 € Italiano:

“Quello dell’architetto è un mestiere antico. Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. A un certo punto l’uomo, insoddisfatto dei rifugi offerti dalla natura, è diventato architetto” diceva Renzo Piano. Infatti, per poter garantire la sopravvivenza della specie, l’uomo ha compreso presto che non è possibile vivere e dormire all’aperto. Così, con le prime abitazioni rurali, è nata l’architettura, disciplina che si occupa della progettazione e della costruzione di un immobile. Questo settore rappresenta una delle più importanti testimonianze della presenza dell’uomo sul pianeta Terra; basti pensare che opere come le piramidi egizie o i templi greci resistono agli agenti atmosferici o al semplice scorrere del tempo ormai da millenni. L’architettura di uno stato è persino in grado di cambiare l’economia stessa del Paese; l’eredità dell’antichità classica rappresenta uno dei motivi principali per cui l’Italia è uno dei maggiori centri turistici al mondo. Opere come il Colosseo, il duomo di Milano e le innumerevoli basiliche e cattedrali sono invidiate in tutto il globo.

Più che un architetto servirebbe un business man

Il futuro di questa disciplina è nei progetti su computer e, per quanto strano a pensarci, videogiochi e architettura in un certo modo coesistono. Le potenzialità del mondo videoludico sono enormi, interi mondi da esplorare e paesaggi suggestivi ci permettono di perderci in uno schermo. Raramente, però, i giocatori si fermano per riflettere sull’importanza che il disegno e la progettazione hanno nell’ideazione di quegli spazi; i game designer, a conti fatti, sono dei veri e propri architetti virtuali. Titoli come SimCity o il più recente Cities Skyline permettono di costruire e modellare a piacimento intere metropoli mettendo il giocatore nei panni di un sindaco. I ragazzi di SomaSim, invece, con Project Highrise: Architect’s Edition, si sono concentrati sulla gestione di un unico grattacielo. Modificando una citazione del buon vecchio Bender di Futurama, creeremo “un palazzo enorme, con trofei e squillo di lusso”.

Considerato come il successore spirituale di SimTower, videogioco sviluppato nell’ormai lontano 1994, Project Highrise: Architect’s Edition è un simulatore 2D in cui il giocatore avrà il compito di costruire e dirigere un palazzo. Gestire un ecosistema di acciaio, vetro e metallo non è un compito facile e il giocatore, in qualità di architetto, avrà il compito di pianificare attentamente tutte le decisioni. Un moderno grattacielo è una macchina complessa, un insieme di uffici, ristoranti, abitazioni e negozi che dipendono l’uno dall’altro nella loro funzione quotidiana.

Per mantenere attiva ed efficace questa macchina, i bisogni di inquilini e ospiti, seppur in piani e contesti differenti, vanno soddisfatti in modo efficiente e sbrigativo. Come responsabile delle costruzioni, il giocatore dovrà analizzare un’ampia rete di informazioni; i residenti vengono disturbati da rumori molesti? La rete telefonica all’interno degli uffici è attiva? Assicuratevi della felicità dei vostri inquilini e l’affitto, allo scoccare della mezzanotte, arriverà puntuale; mantenere tutti contenti, tuttavia, non è affatto semplice. Il giocatore dovrà, quindi, cercare di evitare la bancarotta e assicurarsi una buona rendita mensile. Creare delle stanze di hotel, una spa, o una serie di uffici per riunioni politiche… Qual è la strategia migliore? Crearli tutti quanti sotto un unico tetto, ovviamente.

Project Highrise, come tanti altri gestionali, è sprovvisto di una campagna, al suo posto avremo però due modalità: Sandbox e Scenario. Prima di gettarci a capofitto in esse è caldamente consigliabile completare il tutorial che, con le sue brevi missioni, è fondamentale per la comprensione delle meccaniche di gioco e di tutte le opzioni presenti. Nel tutorial impareremo a creare stanze, nuovi piani e ascensori o scale per consentire ai nostri ospiti di spostarsi liberamente all’interno del grattacielo. Ma non è tutto; oltre che costruire, impareremo a gestire le finanze del grattacielo e i bisogni dei residenti. Diverremo degli ottimi manager. Nel caso volessimo affittare una camera a un ufficio di contabilità, dovremo prima creare un servizio di copisteria, di smistamento lettere, di elettricità e di linea telefonica. Se invece si desidera ospitare un ristorante o un negozio, è necessario offrire acqua potabile e un magazzino per lo stoccaggio delle merci. La creazione di tutti questi servizi, ovviamente, ha un costo giornaliero; far quadrare il bilancio di fine giornata, inizialmente, sarà davvero faticoso.

Benvenuti al trentesimo piano

Una volta appreso il necessario per riuscire a muovere i nostri primi passi in autonomia, è il turno di provare la modalità Sandbox in cui, come suggerisce il nome, non vi sono limitazioni di alcun tipo, se non il nostro, molto probabile, fallimento. Avviando una nuova partita potremo attribuire un nome alla nostra personalissima torre e selezionare il livello di difficoltà (in base a cui variano le risorse necessarie e le esigenze degli inquilini). E’ anche possibile selezionare una quantità infinita di denaro ma attenzione, attivando questa opzione l’ottenimento dei trofei viene disattivato. L’obiettivo nella modalità sandbox è… fare ciò che si desidera, cercando di guadagnare più denaro possibile ed evitando la bancarotta. Il grattacielo dei nostri sogni potrà ospitare casinò degni di Las Vegas, enormi centri commerciali, lussuosi alberghi e addirittura una metrò per facilitare le visite dei visitatori. Dovremo cominciare, però, dal basso, costruendo piccoli negozietti e chioschi di cibo; prima di poter accedere alle costruzioni citate, infatti, è necessario guadagnare punti prestigio e influenza ottenibili aumentando le dimensioni del nostro edificio, del numero degli inquilini che lo popolano e il loro benessere.

La seconda modalità presente è una lunga lista di scenari con missioni predefinite da completare. All’interno di ogni livello è possibile ottenere un massimo di tre stelle in base al risultato finale raggiunto. Nella prima missione, ad esempio, è richiesto di guadagnare un certo profitto in una sola giornata, un elevato guadagno totale e di raggiungere una soglia minima di popolazione. Non completando questi obiettivi non è possibile procedere con ulteriori scenari.

Costruisco un altro ufficio e spengo

La supervisione di Kalypso Media, publisher della serie Tropico, ha migliorato non poco la qualità generale di questo gestionale (partendo dalla semplicità dei comandi). Ogni partita è differente dalla precedente, viste le innumerevoli situazioni che capiteranno durante il gameplay. Superate le difficoltà iniziali, date dall’enorme mole di opzioni disponibili, vi ritroverete alle prese con un titolo diverso dal solito, bizzarro e divertente. Project Highrise ha una longevità potenzialmente infinita a patto che la noia non vi porti a chiudere l’applicazione, ma, fidatevi, se amate il genere difficilmente lo farete.

Graficamente il titolo è tanto semplice quanto accattivante; non abbiate troppe aspettative sul dettaglio grafico e resterete piacevolmente sorpresi dalla direzione artistica di Project Highrise: Architect’s Edition. Zoomando lo scenario è possibile avere una visione più dettagliata e accurata di ogni singolo ufficio o negozio presente, così da poter controllare al meglio le condizioni di sporcizia o di felicità. Le animazioni degli omini che popolano il grattacielo sono molto buffe e, soprattutto velocizzando il tempo, vi strapperanno qualche risata. Ottimo anche il comparto audio; la colonna sonora che ci accompagna durante lo scorrere delle giornate è una melodia, simile a quella di attesa all’interno degli ascensori, che riesce a trasmettere un senso di calma e serenità. Anche in questo caso ingrandendo la visuale sulle stanze è possibile ascoltare i rumori ambientali: piatti rotti nei ristoranti, telefoni squillanti negli uffici e scontrini emessi nei negozi. Questi elementi non sono un semplice extra, dovrete porre molta attenzione anche all’inquinamento acustico per non scontentare troppo gli abitanti che cercano di riposare.

Trofeisticamente parlando: Platinum Tower

Ottenere il Platino in Project Highrise: Architect’s Edition richiede tempo e pazienza. I ventinove trofei disponibili si dividono sostanzialmente in tre categorie: guadagnare ingenti somme di denaro, costruire più piani e raggiungere una certa somma di popolazione. Inoltre, dovrete ottenere la medaglia d’oro in cinque livelli della modalità Scenario, ripagare completamente un prestito richiesto alla banca e costruire particolari opere.

VERDETTO

I gestionali moderni ci hanno insegnato a gestire enormi metropoli facendoci vestire i panni di un sindaco o di un dittatore tropicale. I ragazzi di SomaSim, invece, hanno puntato più nello specifico permettendo ai giocatori di mettersi alla guida di un grattacielo. In qualità di architetto, avremo il compito di costruire nuovi piani e stanze da affittare a uffici, abitazioni e negozi. Controllare il benessere di ogni inquilino, soprattutto inizialmente, è un’impresa ardua poiché ognuno di essi ha bisogno di servizi e di esigenze diverse. Non lasciatevi scoraggiare dalle numerose opzioni disponibili e potrete regalarvi parecchie soddisfazioni. Assolutamente consigliato a tutti gli amanti del genere.

Guida ai Voti

Alberto Lanzidei
Nato con la passione per la PlayStation è cresciuto coltivando l'amore verso tutti i generi di videogames. I suoi hobby, oltre il gaming, sono le auto e la palestra.