Queen’s Quest 4: Sacred Truce – Recensione

Sviluppatore: Artifex Mundi Publisher: Artifex Mundi Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Punta e Clicca Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Artifex Mundi non perde tempo e pubblica un altro episodio della serie Queen’s Quest. Questa volta la missione avrà come sfondo un mondo di ispirazione medioevale, come in Queen’s Quest 3: The End of Dawn, ma con un patto di non belligeranza tra cinque regni che sta cadendo sotto i colpi di una forza misteriosa. Saranno riusciti gli sviluppatori a migliorare il già molto buono capitolo precedente e a dar vita a un nuovo episodio con qualche ventata di freschezza? Mettetevi comodi e prendete fiato. Scopriamolo insieme nella nostra recensione.

Queen's Quest 4

La Sacra Tregua

L’incipit di Queen’s Quest 4 è tutto nel suo trailer iniziale: “C’è stato un tempo in cui la guerra infuriava sui cinque regni. Elfi, Nani, Folletti, Goblin e Umani, accecati dalla rabbia e dall’avidità, combattevano ferocemente gli uni contro gli altri, bruciando e massacrando tutto quello che trovavano. Poi, apparve un vecchio Druido che calmò la rabbia tra le razze. I cinque regni firmarono la Sacra Tregua e nacque la Gilda dei Pacificatori. Ma dopo ciò che gli umani ci hanno fatto, Saddletown brucerà nelle fiamme della giustizia”.

Ci troveremo quindi nel menù iniziale del gioco, per selezionare prima se vogliamo giocare la storia principale o il capitolo bonus (sbloccabile solo dopo aver finito il gioco), e poi ci verrà chiesto a quale difficoltà partire, casual o esperto, che non ha, come consuetudine, grandi differenze tra le due. Ma comunque questa aggiunge, a esperto, qualche piccolo ostacolo in più al procedere della storia, eliminando ad esempio il brillare degli oggetti con cui interagire o aumentando il tempo di ricarica degli aiuti.

Queen Quest 4

Giù nel burrone

Inizieremo quindi la nostra avventura vera e propria e ci troveremo in groppa a un cavallo, impersonando un membro della Gilda dei Pacificatori in missione per portare la pace tra Elfi e Umani, con i primi sul piede di guerra a causa dell’attacco subito dal loro re e colmi di voglia di vendicarsi. Ma, poco prima di arrivare a Saddletown, luogo di incontro previsto, una misteriosa ombra spaventerà il destriero e ci farà cadere in un dirupo. Da lì in poi metteremo mano a tutto quello che Artifex Mundi è davvero brava a fare: enigmi, deduzioni, ricerche oggetti e rompicapi ambientali.

Il gameplay è quello tipico della avventure grafiche a cui Artifex Mundi ci ha abituato negli anni, basato su quadri di grande impatto visivo con un puntatore e una serie di azioni da concatenare, anche in quadri diversi e in momenti distanti tra loro, per proseguire all’interno del gioco. Raccoglieremo questo o quell’oggetto per sbloccare porte, bauli, passaggi segreti o per produrre una pozione la cui utilità è risvegliare un personaggio addormentato, il quale ci fornirà precise indicazioni per procedere nella storia. Il gioco è strettamente legato al completamento di ogni azione, una in successione all’altra, senza le quali si rimane sostanzialmente fermi finché non ci si sblocca. A tal proposito vengono in aiuto diversi piccoli accorgimenti che gli sviluppatori hanno introdotto per aiutare l’utenza, tra cui un tasto dedicato agli aiuti e un luccichio per segnalare oggetti con cui interagire. La fluidità del gioco è eccellente, con caricamenti assenti e nessun difetto tecnico legato a rallentamenti o cali di frame rate.

Queen Quest 4

Largo al pacificatore

Queen’s Quest 4 porta in alto la serie e rende migliore in (quasi) tutto. Le ricerche oggetti nascosti sono ancora più gradevoli alla vista, più interessanti e più articolate, con piccoli sotto-enigmi che impreziosiscono i quadri, dipinti e disegnati con una maestria senza eguali e che più di una volta generano un senso di meraviglia nell’osservatore, lasciando a bocca aperta per la bellezza dei dettagli e dei giochi di luce, così belli da non sembrare veri. Procedendo nel corso della storia passeremo a diverse ambientazioni magistralmente create e avremo a che fare con i membri dei vari schieramenti in lotta, con l’intento di portare la pace e la serenità. Di quando in quando verremo a contatto con momenti di approfondimento della storia, mediante ad esempio le pagine di un libro in cui trovare determinati simboli, in cui una voce narrante spiegherà i retroscena che daranno corpo e profondità alle vicende.

Queen's Quest 4

Ci troveremo anche a dover combattere contro alcuni nemici, sempre in maniera legata a enigmi e indovinelli, questa volta mediante la selezione di rune da una apposita ruota, per sopravanzare e contrastare quelle esposte dal nostro avversario, a mo’ di morra cinese. Il sonoro è meraviglioso e sottolinea benissimo i momenti più carichi di pathos, rendendo giustizia a enigmi e quadri, fondendosi in un tutt’uno che rende l’esperienza di gioco davvero notevole, pur nella sua semplicità. Le animazioni sono da sempre il punto debole di Artifex e ancora una volta si dimostrano abbozzate, irreali e molto poco curate, unico punto davvero negativo del gioco.

Trofeisticamente parlando: che la pace sia con te

I venticinque trofei di Queen’s Quest 4 sono facili da ottenere come da tradizione Artifex, richiedendo poche azioni specifiche (completare una ricerca oggetti senza errori o in meno di un minuto) e basandosi più sulla progressione della storia e sui collezionabili. Il gioco è terminabile nelle canoniche cinque ore ed è possibile ottenere il Platino in una sola partita, stando molto bene attenti alle monete collezionabili nascoste nei vari quadri e a pochi altri trofei, descritti nella nostra guida.

VERDETTO

Queen's Quest 4 raggiunge vette ancora non arrivate per la serie e migliora la sua già ottima forma. Le ricerche degli oggetti e i rompicapi ambientali sono all'altezza e rendono l'esperienza sempre piacevole e mai frustrante. Un ottimo passatempo per chi vuole rilassarsi e godersi immagini meravigliose di mondi fatati.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.