Rainbows, Toilets & Unicorns – Recensione

Sviluppatore: Fantastico Studio Publisher: Fantastico Studio Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 7,99 € Italiano:

Prima di iniziare questa recensione bisogna fare una doverosa premessa indirizzata a tutti coloro che vogliono dedicare dieci minuti della loro vita a questo articolo. Tutto quanto in Rainbows, Toilets & Unicorns, dalla trama al modo in cui è stato strutturato il gameplay, è maledettamente strano. Ciò che leggerete nelle righe che seguiranno non è frutto della mente di chi scrive, bensì di Fantastico Studio, un team composto unicamente da quattro ragazzi italiani, sviluppatori di ottimi titoli, ad esempio Black Paradox, ragazzi che hanno avuto l’ardore di partorire un lavoro eccelso ma che, come vedremo insieme, sfiora a tratti i limiti dell’assurdo, del grottesco e della censura mediatica.

rainbows toilets and unicorns

Il WC, dall’antichità luogo di relax e sogni a occhi aperti

Le prime assurdità fanno capolino da subito, non appena viene presentata la trama. Il protagonista, un giovanotto aitante di cui non viene rivelato il nome, decide di affrontare la calura pomeridiana rifrescandosi con un buon gelato al gusto unicorno-arcobaleno. Sfortunatamente per lui, questa scelta risulta essere completamente sbagliata poiché, in men che non si dica, deve correre verso il bagno pubblico più vicino, colpito da un un attacco fulminante di stimolazione intestinale, meglio noto come dissenteria.

Come se questo non fosse già abbastanza, il giovane subisce ulteriori effetti indesiderati causati dalla sua ingordigia. Segregato dentro il WC chimico, viene travolto e sospinto verso l’alto da un’onda di escrementi che fuoriescono dalle sue viscere, che lo trasportano in un mondo immaginario generato dalla sua mente. Ma le assurdità non sono ancora finite. Qui si ritrova nudo e a cavalcioni di un gabinetto volante, immerso in un ambiente dai colori sgargianti, ma allo stesso tempo assai pericoloso. Ma cosa diamine conteneva quel gelato?

Il povero protagonista dovrà affrontare impervie peripezie in un viaggio immaginario che ha tutte le caratteristiche di un sogno onirico. Egli, per poter tornare alla realtà, sarà obbligato a esplorare cinque diversi mondi, ognuno dei quali simbolo dei vizi e dei difetti del consumismo moderno e rappresentati da tre boss cadauno. Sfidando la morte e allo stesso tempo rischiando di incorrere in critiche sociali ai limiti della blasfemia, si dovranno annientare mostri sacri della religione, della Disney, della politica, dell’internet e del pensiero negazionista.

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Assurdità, assurdità ovunque!

Rainbows, Toilets & Unicorns è uno shoot ‘em up di tipologia bullet hell, cioè uno sparatutto a scorrimento verticale in cui l’avatar si muove verso l’alto in un ambiente incantevole mentre orde di nemici volano verso di lui con l’intenzione di spodestarlo dal suo trono di porcellana. Il gameplay è abbastanza intuitivo e gli obiettivi principali sono essenzialmente due: il primo è quello di evitare o di distruggere gli avversari per raggiungere la fine del livello, il secondo è quello di raccogliere i cristalli viola che vengono generati alla loro scomparsa così da riempire una speciale barra percentuale, rappresentata da una grossissima cacca arcobaleno, che aumenta notevolmente la potenza di fuoco.

I nemici ideati da Fantastico Studio non sono di per sé molto pericolosi, ma lo possono diventare nei mondi più avanzati a causa del crescente numero e della velocità di spostamento. Inoltre, adottando una scelta old style, gli sviluppatori hanno deciso di donare al ragazzo volante una sola vita. Al minimo contatto con qualsiasi corpo estraneo, quindi, si dovrà ricominciare da capo l’intero mondo, non essendoci checkpoint tra un livello e l’altro. Ciò potrebbe causare ai videogiocatori una frustrazione immane, però garantirà allo stesso tempo la possibilità di apprendere al meglio il pattern di mosse dei boss che, almeno durante le prime run, potrebbero creare non pochi problemi ai meno esperti.

Il protagonista non è completamente lasciato al suo destino; egli può infatti usufruire di tre diversi potenziamenti rilasciati casualmente dagli avversari sconfitti: il magnete lo aiuterà a raccogliere temporaneamente i cristalli viola attirandoli a sé, i proiettili aumenteranno per qualche secondo la capacità offensiva dei danni procurati e lo scudo creerà una barriera protettiva che gli donerà di fatto una seconda vita. Inoltre, con il passare del tempo, si caricherà una barra circolare che, una volta completata, permetterà di rigettare su tutto il campo di battaglia una vera e propria ondata di vomito arcobaleno che demolirà ogni ostacolo e provocherà grandi danni ai boss. Questi ultimi, una volta annientati, doneranno all’eroe simpatici unicorni che fungeranno da ulteriore artiglieria distruttiva.

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Breve, stressante e fastidiosamente divertente

Rainbows, Toilets & Unicorns offre una sola modalità, ultimabile in una o due ore a seconda del livello di familiarità con questo genere videoludico. La rigiocabilità rasenta quindi i minimi storici poiché i mondi, una volta portati a termine, non garantiscono più alcuna novità di gameplay, risultando utili solo come allenamento in vista di quelli successivi. Il livello di difficoltà, assai punitivo soprattutto contro determinati boss, è dipendente anche dalla scelta stilistica di offrire un protagonista che occupa un volume, di conseguenza anche una hitbox, abbastanza ampio nello schermo.

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I ragazzi di Fantastico Studio sono riusciti a ideare una struttura grafica semplice e che non ricerca la perfezione dei dettagli, ma che si inserisce perfettamente in quel contesto che è stato definito a più riprese come “assurdo”. Se la vasta gamma dei colori sullo sfondo e il design dei nemici, sia quelli semplici sia i boss, fossero stati più ricercati, avrebbero di sicuro stonato con il contesto di trama e di meccaniche videoludiche. Lo stesso discorso deve essere fatto anche per il comparto sonoro. La musica che accompagna le avventure dei videogiocatori, nonostante non raggiunga mai dei picchi di epicità colossali, è incalzante e dona ai movimenti del malcapitato mangiare di gelato, su quel fantastico gabinetto volante, quasi un ritmo ipnotico.

Trofeisticamente parlando: un Platino dolce come un gelato all’unicorno-arcobaleno

Sarà stressante e maledettamente punitivo, ma Rainbows, Toilets & Unicorns donerà il tanto ambito Platino semplicemente portando a termine i cinque mondi e sconfiggendo tutti e quindici i boss. Mica male per un titolo che offre un divertimento assicurato e una durata di circa due ore.

VERDETTO

Ogni cosa in Rainbows, Toilets & Unicorns si trova su quel sottilissimo confine che separa genialità e pazzia. I ragazzi di Fantastico Studio hanno partorito un titolo irriverente e probabilmente non accettabile moralmente da chiunque (bisogna, tra gli altri, anche uccidere il papa), ma che offre un divertimento assicurato, soprattutto per gli amanti del genere. Le uniche note stonate che, se corrette, avrebbero potuto fare primeggiare Rainbows, Toilets & Unicorns tra gli esponenti del suo genere sono la quantità di mondi e il numero di potenziamenti ridotti. Senza alcuna attività endgame, mettere a disposizione almeno il doppio dei livelli e dei power-up avrebbe sicuramente potuto offrire una certa rigiocabilità e un gameplay più vario in strategie e meccaniche.

Guida ai Voti

Paschal Fenderico
Avvicinatosi per la prima volta al mondo PlayStation con l'intramontabile Fifa 2000, il non più giovane Paschal ha ampliato i suoi interessi, spostando la sua attenzione verso molti altri generi videoludici. Tra i suoi preferiti possiamo trovare i platform, gli action ed i GDR. Solamente negli ultimi anni ha dedicato ogni briciolo della sua forza vitale a quasi tutti i videogiochi che potessero anche solo lontanamente assomigliare ad un ''Soulslike''.