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Rapala Fishing: Pro Series – Recensione

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Tutti coloro che hanno avuto una qualsiasi console avranno visto almeno una volta nella loro vita, sullo scaffale del piccolo negozio di videogiochi della propria città, un titolo della serie Rapala, che da anni prova a far felici gli appassionati di pesca. Oggi vi parliamo della versione del gioco disponibile su PlayStation 4, ossia Pro Series.

Rapala Fishing: Pro Series

Stivali in gomma e cappellino

Qualche mese fa avevamo già recuperato la nostra canna da pesca e la vaschetta delle esche per testare Euro Fishing, titolo di Dovetail Games ricco di contenuti ma povero a livello di gameplay. Rapala Fishing: Pro Series viene lanciato qualche mese dopo per tentare di giocarsi le sue carte, forte delle licenze dell’azienda finlandese nota per la produzione di esche.

Avviando il gioco per la prima volta, verremo lanciati senza troppi preamboli in una scarna e triste pagina dedicata alla creazione del personaggio. Oltre al sesso, potremo scegliere colore della pelle, età (giovane o vecchio) e tipo e colore di capelli. Fin da subito i giocatori più navigati si accorgeranno che questo editor offrE pochissime opzioni di personalizzazione, senza contare che il modello poligonale del nostro pescatore sarà tutt’altro che adatto alla potenza di PlayStation 4.

Scegliamo il modello più simile a un umano, visto che alcune tonalità di pelle sembreranno aliene più che terrestri, per svolgere un semplice tutorial che ci spiegherà le basi del gioco, in cui saremo chiamati a guidare la nostra barca in vari laghi e lanciare le nostre esche armati di pazienza e tante buone speranze.

Rapala Fishing: Pro Series

Meglio di Sampei

Se quello che vi aspettate è una simulazione realistica della pesca, allora vi diciamo fin da subito che Rapala Fishing: Pro Series vi deluderà, trattandosi a conti fatti di un titolo arcade che tenta di avvicinare a questo sport quanti più giocatori possibile utilizzando meccaniche semplici, che consentiranno praticamente a chiunque di ottenere risultati. Alla base del gioco troviamo la richiesta di metterci alla guida della nostra barca e di scorrazzare sugli specchi d’acqua per trovare quelli che vengono definiti Hotspot, ossia punti caldi in cui sarà più facile pescare dei veri e propri mostri acquatici.

Questi punti sono indicati da bolle e dalla presenza di pesci salterini che di tanto in tanto emergeranno dall’acqua. Tutto molto bello, se non fosse che tra gli effetti di riverbero dell’acqua, altre barche in giro per i laghi e una grafica sottotono sarà praticamente impossibile individuare questi punti, se non per puro caso. Poco male, in realtà, perché un sonar ci aiuterà comunque a capire se la zona in cui ci troviamo presenta o meno pesci da attirare utilizzando le esche a disposizione, che saranno decisamente numerose e tutte su licenza ufficiale. Fermata la barca, siamo quindi pronti a lanciare in acqua la nostra lenza e tirare su qualche bel pesce.

Userò un ferro 9

I primi lanci in Rapala Fishing: Pro Series desteranno un po’ di perplessità negli appassionati di questo genere, dato che dovremo fermare un indicatore su un arco in apposite aree verdi con il giusto tempismo, sistema che sarebbe andato benissimo in un gioco di golf, meno in un simulatore di pesca. Quale che sia l’esito del nostro lancio, comunque, il nostro novello Sampei sarà in grado di lanciare l’amo nel punto selezionato e inizierà così una sorta di minigioco volto ad attirare i pesci. Ogni esca vanterà una combinazione unica di quattro direzioni. Una volta scoperta ed eseguita tale sequenza, potremo farle eseguire un movimento in grado di attirare una serie di pesci e iniziare poi la cattura.

Anche in questo caso tanta perplessità per l’assenza di un selettore di profondità, meccanica che chi pratica questo sport sa essere fondamentale, senza contare che la finestra per premere il tasto di cattura di un pesce che avrà abboccato sarà ridottissima. Poco male, perché attorno all’esca solitamente ci sarà la coda per farsi trascinare sulla barca. Se riusciremo a far abboccare un pesce, però, subentrerà un nuovo, assurdo problema. Quale che sia la distanza e il peso del pesce, la nostra lenza sarà tirata ad almeno venti metri dalla barca e dovremo iniziare il recupero, durante il quale dovremo tenere il pesce al centro dello schermo e usare R2 per recuperare lenza fino ad arrivare a due metri dalla barca, momento in cui trascineremo il pesce in automatico fuori dall’acqua. Inutile dire come questo tolga ogni fascino, sminuendo di fatto ogni meccanica e privando il gioco di una qualsiasi profondità, tanto che anche le catture più complicate risulteranno noiose piuttosto che soddisfacenti.

Rapala Fishing: Pro Series

Questo lo appendo in bacheca

La povertà nelle meccaniche si ripercuote anche sulle modalità, dove, oltre a una pesca libera nei laghi disponibili e a una carriera fatta da sei tornei e della durata di un paio d’ore scarse, visto il limite di 15-20 minuti per competizione, l’unica vera proposta saranno delle sfide giornaliere in cui però si noterà l’assenza totale di giocatori con la conseguente perdita di interesse. Se a questo aggiungiamo che ogni cosa che faremo nel gioco richiederà del denaro, guadagnabile appunto con le sfide giornaliere o con prove nella modalità gioco libero, ma che questi soldi saranno difficilissimi da racimolare, è evidente che la voglia di giocare verrà presto meno. Anche il vasto negozio pieno di esche, abiti per il nostro pescatore e nuove barche perderà fascino, dato che ottenere i soldi sufficienti a fare acquisti sarà spesso impresa titanica.

A livello tecnico abbiamo già parlato della grafica sottotono, con modelli poligonali che sembrano presi di peso dalla scorsa generazione di console e con pesci che sembrano fatti di plastica, buoni forse da appendere al muro per fargli cantare qualche canzone ritmata muovendo la testa. Al pari della grafica troviamo una colonna sonora praticamente inesistente, con qualche traccia audio presente solo nei menù e durante la cattura dei pesci che non si farà mai ricordare ma che, anzi, si rivelerà monotona e invadente.

Trofeisticamente parlando: pesca che ti passa

A livello di trofei Rapala Fishing: Pro Series risulta abbastanza generoso e si permette anche di includere nella sua lista un Platino che probabilmente in pochi avranno la pazienza di raggiungere. Oltre a coppe ordinarie, ce ne saranno altre decisamente lunghe, come quella che chiederà di comprare tutte le esche o i vestiti, o di pescare i pesci leggendari del gioco. Decisamente troppo impegno richiesto, per un gioco che ha poco da offrire.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
4/10
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Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.