Rento Fortune – Recensione

Sviluppatore: LAN Games Publisher: LAN Games Piattaforma: PS4 Genere: Boardgame Giocatori: 1 (Online: 2-6) PEGI: 7 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Se pensiamo ai giochi da tavolo, il primo che con tutta probabilità verrà in mente alla maggior parte di noi è Monopoly. Il gioco Parker Brothers, nonostante origini controverse, è sulla cresta dell’onda dal 1935 ed è probabilmente tra i board game più noti e diffusi del mondo. Un brand così longevo non può non vantare svariate riproduzioni, tra cui annoveriamo anche Rento Fortune.

Chi ben comincia è a metà dell’opera

Uno dei mercati più floridi del momento è sicuramente quello dei videogiochi per smartphone; sempre più spesso compaiono prodotti gratuiti infarciti di microtransazioni ed è ormai sempre più facile vedere porting di questi prodotti su console, come recentemente dimostrato da World of Warriors. Anche Rento Fortune nasce come titolo dedicato ai dispositivi portatili; la sua pubblicazione in formula gratuita risale infatti al lontano 2014, periodo in cui i ragazzi di LAN Games hanno proposto la loro versione del Monopoly con annessa interazione online tra i giocatori.

Visto il successo dell’opera e la voglia di aumentare la diffusione del gioco, il team ha portato il titolo prima su Steam e poi su PlayStation 4, proponendo una versione più carica di contenuti e adatta a essere fruita mediante l’utilizzo di tastiera e controller. Avviando il gioco avremo la prima sorpresa: una versione super deformed (e neanche troppo ben fatta) del tirannico dittatore coreano Kim Jong-un ci accoglierà per spiegarci le semplici regole di questo gioco da tavolo. Senza troppi timori ci lanciamo quindi nella nostra esperienza finanziaria che, come vedremo tra poco, ha davvero tantissimo da spartire con il ben più famoso Monopoly tanto da risultarne forse eccessivamente uguale.

A lezione di finanza con Kim

Rento Fortune è un gioco in cui le pedine si sposteranno sui bordi del tabellone tentando di acquistare quante più proprietà terriere possibile. Una volta che saremo riusciti a ottenere tutte le zone di un determinato colore, ci verrà data la possibilità di iniziare a edificare sui nostri terreni, costruendo case che ci permetteranno di avere una rendita maggiore ogni qual volta uno dei nostri avversari stazionerà su di esse.

Se avrete passato qualche Natale in famiglia, dunque, nulla di nuovo rispetto al classico Monopoly, eccezion fatta per l’inserimento di una ruota della fortuna, molto simile a quella dell’omonimo quiz TV condotto da Mike Bongiorno, capitando sulla quale potremo incappare in un bonus/malus variabile che potrà andare dal guadagno di ingenti somme alla perdita di terreni. Altra idea presa dal gioco da tavolo Parker Brothers è quella della possibilità di scambiare i propri possedimenti con gli avversari con denaro o altri terreni. Concludono il tour l’immancabile prigione, da cui potremo liberarci con un doppio sui dadi oppure pagando, e le ipoteche a cui andremo incontro in caso di mancanza di fondi, tutti elementi che, come detto, rendono Rento un copia-incolla digitale di Monopoly.

Nella giungla dovrai stare…

Ma come funziona esattamente Rento Fortune? Ebbene, come ci si può immaginare al giocatore verrà chiesto di lanciare una coppia di dadi e spostarsi sul tabellone spendendo a più non posso il suo denaro e tentando di evitare di finire sulle proprietà rivali. Lo scopo finale del gioco sarà quello di mandare tutti gli avversari sul lastrico. Inutile dire che la varietà non è il punto forte del titolo, dato che, nonostante la presenza di alcune varianti dei tabelloni e di alcune opzioni personalizzabili, tutto quello che dovremo fare sarà basato sulla fortuna. Uno dei maggiori difetti di Rento sta proprio nella seconda parte del suo titolo; esattamente come Monopoly, infatti, si tratta di un gioco da tavolo totalmente (o quasi) basato sulla fortuna.

Questo difetto di fondo si ripercuote immancabilmente anche sul divertimento che il giocatore può trarre da un’esperienza di questo genere. Anche le carte bonus inserite nel gioco e ispirate alle Probabilità e agli Imprevisti non riescono a dare una sterzata né ad aumentare l’interazione che i giocatori hanno tra di loro, facendo quindi venire in fretta a noia il titolo.

Doveva farlo, Larry!

Al netto di un’esperienza di gioco non esattamente esaltante, ci si aspetterebbe di trovare in Rento Fortune una forte attrattiva almeno per quello che riguarda il comparto tecnico, aspettativa prontamente demolita da quello che troveremo davanti agli occhi dopo aver avviato il gioco. L’opera di LAN Games sarà fruibile in varie lingue, ma l’ottimizzazione operata dal team non ha coinvolto le didascalie in cui viene spessa utilizzata la dicitura “Tocca”, come se stessimo fruendo della versione mobile del gioco. Lo stesso problema si ripercuote anche sul lancio dei dadi, affidato al tasto R2 e privo di qualsiasi fattore ludico, nonché sui menù legati all’utilizzo delle varie funzioni come acquisto di proprietà, ipoteche e simili.

Anche le pedine, nostro alter ego virtuale anche in rete, ricorderanno quelle presenti nei giochi contraffatti acquistabili nei peggiori negozi cinesi, mentre quelle selezionabili da un lungo menù ricorderanno delle sagome ritagliate con Photoshop. I nomi delle vie saranno rimpiazzati dalle zone del mondo, probabilmente per giustificare l’inserimento del pupazzo malfatto di Kim Jong-un come nostro cicerone all’interno del gioco. Ultimo accenno al comparto online, curiosamente migliore della versione offline del gioco e con un buon numero di utenti disposti a farsi una (lunga) partita, ma che non aggiunge nulla se non l’interazione tra umani a un’esperienza scialba e francamente dimenticabile.

Trofeisticamente parlando: un’altra partita?

Per riuscire a ottenere tutti i trofei presenti nell’elenco di Rento Fortune, tra cui un succulento Platino, dovrete fare parecchie partite e avere fortuna e abilità. Le coppe potranno essere guadagnate solo contro l’IA a difficoltà massima oppure in rete, senza contare la richiesta di cento vittorie espressamente online. Probabilmente il gioco non vale la candela…

VERDETTO

Rento Fortune è la replica riuscita male di un gioco da tavolo creato oltre ottant'anni fa. L'idea alla base del Monopoly è ormai un qualcosa di superato, così come l'opera di LAN Games che non aggiunge nulla (se non il comparto online) alla proposta del gioco da tavolo. Se a una generale assenza di novità aggiungiamo anche una grafica datata, un gameplay per nulla ottimizzato per PlayStation 4 e soprattutto un'eccessiva ripetitività in tutto quello che andremo a fare, avremo il quadro generale di Rento Fortune. Se poi consideriamo che la dose è rincarata da un prezzo esagerato e dalla presenza sul PlayStation Store del vero Monopoly, è chiaro che l'opera di LAN Games troverà ben poco spazio nei nostri cuori e sulle nostre console.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.