Piattaforma: PS4 (disponibile anche per iOS, Android) Genere: Stealth Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 29,99 €
Uscito qualche anno fa su dispositivi mobile, République ha riscosso un discreto e meritato successo dalla sua campagna Kickstarter, tanto da riuscire ad arrivare anche su console current gen. Il titolo sviluppato da Camouflaj Logan Games ci ha davvero divertito, ma ci ha anche lasciato con qualche dubbio. Per saperne di più, continuate con la lettura.
Una nuova speranza
République ci porterà in un futuro distopico, liberamente ispirato al celebre romanzo di George Orwell “1984”. Nell’avventura impersoneremo un misterioso hacker che tenterà di salvare la giovane Hope dal programma di rieducazione dell’istituto Metamorphosis. Per farsi aiutare, la protagonista si servirà di un telefono cellulare, grazie al quale riuscirà a comunicare con noi, che a nostra volta potremo controllare tutte le telecamere presenti all’interno dell’istituto in modo da facilitare la sua fuga.
La trama è senza dubbio tra le cose più riuscite di questa produzione soprattutto nei primi tre capitoli, nei quali veniamo letteralmente rapiti sia dalla storia personale della protagonista che dalle vicende secondarie ed esterne, che contribuiscono a darci una visione più completa sul background narrativo del gioco. Nei capitoli finali, abbiamo notato qualche incertezza, con un finale non proprio soddisfacente considerate le premesse iniziali, ma complessivamente il risultato è senza dubbio sopra la media. La protagonista è ben caratterizzata ed è possibile cogliere decine di riferimenti letterari, oltre che al già citato Orwell, ai più famosi romanzi appartenenti al genere distopico. Inoltre l’alternanza tra dialoghi, filmati di intermezzo e gameplay vero e proprio, impedisce al giocatore di annoiarsi grazie ad un ritmo sempre incalzante. Peccato solo per la longevità che si aggira sulle 6 ore scarse, anche se in questo caso possiamo dire che gli standard attuali non siano molto differenti.
Grande Fratello
Il programma utilizzato dal giocatore per muoversi con la telecamera all’interno dello scenario è chiamato “OmniView” e nonostante fosse inizialmente ideato per uno schermo touch, vista l’uscita originale del titolo su smartphone, è stato adattato bene anche su PlayStation 4: con l’analogico sinistro potremo controllare Hope nei suoi spostamenti, mentre con l’analogico destro potremo girare le telecamere a nostro piacimento e osservare la strada che Hope dovrà percorrere, magari anticipando qualche mossa per facilitare la fuga della giovane. Inoltre, passando alla visuale dell’OmniView il tempo si fermerà, dando al giocatore tempo di studiare una sua strategia oppure analizzare gli oggetti all’interno dello scenario: un esempio sono le scatole, al cui interno sarà possibile trovare delle armi come taser o spray al peperoncino grazie alle quali Hope potrà difendersi dalle guardie.
Difficoltà rivedibile
Un’altra possibilità offerta dalla visuale ”OmniView” sarà quella di poter trovare piccoli cartelloni pubblicitari o indizi dal valore economico significativo, tanto da poter essere rivenduti all’interno di un di mercato nero digitale presente nelle zone di detenzione. Una volta effettuata la vendita dei prodotti, sarà possibile acquistare diversi potenziamenti, tutti molto funzionali al gameplay: la vista a raggi x, ad esempio, oppure la capacità di interagire con alcune stazioni presenti nei corridori, utili a distrarre le guardie per fargli cambiare il percorso di ronda. In ogni caso non potremo abusare di queste abilità segrete poiché consumeranno la batteria del telefono, che potrà essere ricaricata solo successivamente all’interno delle celle di detenzione. Come accedere alle celle? Facendosi scoprire e catturare, ovviamente. Comunque, essere beccati non sarà qualcosa di completamente negativo: dalla detenzione, oltre a poter ricaricare il cellulare, potremo accedere al Terminale di OmniView per sbloccare nuove abilità e potenziamenti. Il gameplay, nonostante sia stato integrato piuttosto bene anche su console, potrebbe risultare ripetitivo alla lunga vista la mancanza di sfida, che i pochi puzzle ambientali presenti non riescono di certo a colmare. La difficoltà generale poi è piuttosto bassa, vista un’intelligenza artificiale non sempre brillante e l’impossibilità di “morire”.
Dallo smartphone… alla tv di casa
Il comparto grafico del gioco è invece ben delineato e ricco di dettagli e rappresenta un grande passo in avanti per questo progetto nato su Kickstarter. Nonostante ciò la versione PlayStation 4 presenta ancora qualche piccolo problemino, legato ad esempio alla compenetrazione poligonale, al mal posizionamento degli indicatori o semplicemente alla durata eccessiva dei caricamenti quando si passa da un’area all’altra. Per quanto riguarda il comparto sonoro invece, solo note positive: dagli ottimi accompagnamenti della soundtrack, al doppiaggio di livello, nel quale spicca David Hayter, già doppiatore di Snake per la saga di Metal Gear Solid.
Trofeisticamente parlando… collezionabili che passione
Il gioco presenta 30 trofei incluso il Platino, con obbiettivi tutto sommato abbordabili. In sostanza dovrete completare tutti e cinque gli episodi e prendere tutti i collezionabili presenti nel gioco: una gioia per chi ama trovarli ma, eventualmente, una spina nel fianco se non vi piace troppo ricercare. Per altre informazioni comunque, potete trovare sul nostro forum l’elenco ai trofei in italiano.
