Rym 9000 è uno sparatutto a scorrimento verticale dato alla luce dall’enigmatico sviluppatore solista marocchino Sonoshee e che attinge a un’estetica retrò che è, sì, riconoscibile, ma nella quale non avreste mai voluto imbattervi. Non perché sia particolarmente brutta; più che altro sarebbe da definire fastidiosa, infatti rispecchia appieno la descrizione che ci lasciano gli sviluppatori. “Vi farà sanguinare occhi e orecchie”. Ci arriveremo.

Ehi, per perdere delle diottrie non serve una trama!
Ciò che rappresenta il motore della breve e semplice trama di Rym 9000 è lo stesso titolo: Rym 9000 è un relitto prezioso lasciato sulla Luna da un’antica civiltà e che abbiamo necessità di recuperare. Tuttavia, ad attenderci lungo i cinque livelli che costituiscono il percorso per arrivare sulla Luna c’è un esercito di nemici. La trama, come anticipato dal titolo del paragrafo, è completamente “usa e getta”, infatti in breve tempo il giocatore viene catapultato nel titolo vero e proprio, saltando il menù principale ed evitando qualsiasi tipo di tutorial.
Ciò rappresenta un problema in quanto, mentre il gameplay di base è estremamente facile da capire, le altre poche meccaniche presenti non vengono spiegate affatto. Il giocatore può muoversi con la levetta sinistra o i tasti direzionali e qualsiasi altro a scelta fra R1, L1, R2 o L2 farà fuoco con la navicella.

I nemici arrivano principalmente dall’alto o da dietro, a ondate che non si sovrappongono, quindi il giocatore deve affrontare ogni minaccia prima che arrivi la successiva. Rym 9000 si basa più sulla memorizzazione delle ondate e degli interi cinque livelli piuttosto che sui riflessi. Ci sono situazioni in cui un nemico vi ucciderà senza che abbiate molti avvertimenti e quindi dovrete ricordarvi quando succederà e adattarvi di conseguenza alla partita successiva.
Morire vi riporta all’inizio del livello e, sebbene ogni livello sia piuttosto breve, la difficoltà, sia vera che artificiale – quest’ultima dovuta alla grafica e agli effetti visivi, li rende più lunghi ed estenuanti di quanto non sembrino. Ogni livello ha un boss alla fine e la quantità di danni che questi possono subire prima di essere sconfitti li rende spugne per proiettili, pertanto morire verso la fine di una di queste battaglie risulta sicuramente frustrante. I videogiocatori meno hardcore abbandoneranno Rym 9000 dopo i primi due livelli, probabilmente. Per compensare, i riavvii sono piuttosto rapidi, quindi la frenesia dell’azione prende spesso il sopravvento sui sentimenti negativi.

Nessun aiuto, resisti fino alla fine
Rym 9000 è un’avventura molto breve, della durata massima di qualche ora, che dovrete affrontare esclusivamente in solitaria. La peculiarità di Rym 9000 è sicuramente il comparto audiovisivo ma, mentre il comparto audio è decisamente di buon livello, al contrario il secondo è fatto volutamente “male”, nonostante entrambi convergano a un unico scopo… “far sanguinare occhi e orecchie”.

In modo quasi onirico, le soundtrack sono piacevolmente aggressive; quello che può sembrare un paradosso, in realtà, non lo è. Sicuramente raggiungono l’obiettivo di attaccare con violenza i timpani dei giocatori, ma lo fanno in un modo tale da risultare quasi ipnotiche ed estranianti, attutendo dunque la frustrazione della sconfitta. Totalmente in senso opposto agiscono la grafica e gli effetti visivi; c’è stato probabilmente tutto uno studio dietro, una ricerca, per far sì di costruire la grafica più fastidiosa possibile da vedere. Ed è qui che entra in gioco la difficoltà artificiale, perché spesso i videogiocatori non riusciranno effettivamente a vedere cosa li ha colpiti o quali siano effettivamente i nemici. Lo capiranno soltanto quando verranno colpiti e dunque verranno costretti a memorizzare anche questo.
Trofeisticamente parlando: la difficoltà è l’unica cosa importante
A livello di trofei il videogioco presenta sette bronzi, undici argenti, sei ori e un sudatissimo Platino. Ovviamente la difficoltà generale di Rym 9000, tarata su livelli alti, non poteva non toccare anche i trofei, che i giocatori si dovranno guadagnare quasi letteralmente sputando sangue. Attenzione alle diottrie!