Sapere è Potere – Recensione

Sviluppatore: Wish Studios Publisher: Sony Interactive Entertainment Europe Piattaforma: PS4 Genere: Party Giocatori: 2-6 PEGI: 3 Prezzo: 19,99 € Italiano:

“Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”.
Daniel J. Boorstin

Quella aperta da Dimmi chi Sei! è una porta che Sony pare essere sempre più propensa a spalancare. Stiamo ovviamente parlando dei titoli PlayLink, giochi che sfruttano anche un’app su smartphone e tablet per permetterci di interagire senza bisogno di controller. Sapere è Potere ripropone la formula del quiz TV per regalarci ore di divertimento.

Viva la conoscenza!

Regalare il primo di una serie di titoli PlayLink agli abbonati al servizio PlayStation Plus è stata sicuramente una mossa utile ad attirare i riflettori sul nuovo progetto di Sony. Sapere è Potere amplia in un certo senso la visione del già citato Dimmi chi Sei! proponendo questa volta un gioco a quiz sullo stile di Buzz.

La prima impressione, in realtà, è quella di avere per le mani un nuovo capitolo di LittleBigPlanet. Stile dei personaggi, colonna sonora e colori vivaci non potranno non riportarvi alla mente l’apprezzato titolo di Media Molecule. Superato però questo attimo di nostalgia abbiamo collegato gli smartphone sfruttando l’app dedicata (sarà infatti necessario scaricarne un’altra) e dato il via alla partita.

Senza troppi preamboli, il gioco vi chiederà di scegliere tra uno dei buffi personaggi disponibili, dal montanaro per arrivare fino all’alieno, e di scattare una foto con il nostro device per avere così la faccia modificata ad arte da una serie di dettagli, creando la nostra immagine in-game.

Chiedi e ti sarà dato

Come detto, Sapere è Potere altro non è che un simpatico gioco in stile quiz TV. Dopo aver scelto il nostro personaggio, un pupazzoso presentatore ci permetterà di scegliere le prime domande a cui dovremo rispondere. Ogni turno si comporrà di tre domande a risposta multipla e una sfida bonus variabile, per un totale di quattro manche al termine delle quali dovremo sfidarci in un’ardua scalata alla Piramide, ultimo scoglio per essere eletti Re del Sapere e ricevere l’ambito premio, la Pergamena della Conoscenza.

Mentre le sfide bonus saranno decise dall’IA, le domande a risposta multipla potranno essere scelte dagli utenti. Ai giocatori verrà chiesto di scegliere ogni volta una tra quattro porte, ognuna dedicata a un diverso argomento. Dai videogiochi alla musica, dalla cultura generale alle stranezze, le domande sono tante e variegate e daranno modo a chiunque di divertirsi.

Bastoni tra le ruote

Che quiz sarebbe senza bonus e malus? Uno decisamente noioso, probabilmente. Ecco perché i ragazzi di Wish hanno introdotto una serie di disturbi che potranno essere lanciati di turno in turno per infastidire il concorrente più forte o magari semplicemente quello che ci sta meno simpatico. Ghiaccio sulle risposte, gelatina da eliminare o perfino mostriciattoli in grado di divorare alcune lettere dalle caselle per rendere meno comprensibile la nostra scelta sono alcuni dei potenziamenti che potremo lanciare contro i nostri avversari, tutti divertenti sia da usare che da contrastare.

La scelta di inserire una forte interazione sull’applicazione, come già accaduto per il precedente titolo proposto con la formula PlayLink, è sicuramente vincente e aumenterà il coinvolgimento dei giocatori rispetto a un Buzz, dove i disturbi erano solo fisici e raramente in-game. Per aumentare inoltre le variabili e l’interazione tra giocatori, ognuno di essi verrà dotato a inizio partita di un gettone che gli permetterà di influenzare la scelta della porta (e quindi dell’argomento della domanda) per un turno, così da puntare a ottenere solo lui punti.

Dai piedi alla vetta

Le domande a risposta multipla non sono la trovata del secolo. Quello che rende unico Sapere è Potere sono le sfide speciali impossibili senza la tecnologia PlayLink: abbinamenti di parole, smistamenti di categorie e molto altro. La stessa Piramide, per quanto altro non sia che una serie di domande a risposta multipla, rappresenta una variabile interessante che può dare un ultimo scossone alla classifica finale e in rari casi sconvolgerla del tutto, rendendo l’esito sempre incerto.

Breve accenno al comparto audio e alla grafica. Le musiche sono simpatiche e adattissime allo stile di gioco, così come gli effetti sonori dei potenziamenti che vi rimarranno sicuramente in testa. Molto ben fatta anche la grafica, che ci presenta modelli poligonali dei personaggi a metà tra il cartone e il pupazzo che farà sì che i più piccoli (e forse anche i grandi) non facciano fatica a trovare il loro preferito da scegliere in ogni battaglia di cervelli.

La rigiocabilità è, infine, decisamente elevata, con una serie di domande sempre diverse, con la possibilità per il team di sviluppo di ampliare la scelta con un paio di aggiornamenti mirati e l’immediatezza delle partite, che dureranno una quindicina di minuti e spingeranno i giocatori a ripetere subito l’esperienza.

Trofeisticamente parlando: domanda di riserva?

La lista trofei di Sapere è Potere, decisamente più ampia di quello che ci saremmo aspettati, propone una serie di trofei decisamente variegata che spazia dalla scelta della risposta corretta fino all’utilizzo di determinati potenziamenti al momento giusto. Arrivare al Platino richiederà pazienza, un buon gruppo di amici e un pizzico di fortuna, ma si tratta sicuramente di un’impresa più che fattibile per ogni cacciatore.

VERDETTO

Sapere è Potere è una bella prova di forza da parte dei ragazzi di Wish Studios, che sono riusciti a valorizzare una meccanica emergente come quella del PlayLink proponendo un party game fresco e divertente, che permetterà a grandi e piccini di passare delle ore spensierate. L'immediatezza di gioco, unita alla non eccessiva durata delle partite, vi porterà a giocare la quarta sfida di fila per dimostrare che le tre sconfitte precedenti sono state solo sfortuna. Se amate i giochi in cui fare sfoggio della vostra tuttologia, vi consigliamo di fare vostro al più presto Sapere è Potere, perché non ve ne pentirete di certo.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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