Scribblenauts Mega Pack – Recensione

Sviluppatore: Shiver Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: Puzzle Giocatori: 1-2 PEGI: 12 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Se siete appassionati di punta e clicca, o se avete mai giocato un qualunque titolo che includesse degli enigmi da risolvere, vi sarà capitato di desiderare un oggetto che avrebbe sbloccato una situazione difficile, ma che gli sviluppatori non avevano previsto, costringendovi a spremervi le meningi alla ricerca di una soluzione alternativa. Immaginate se, anziché cercare una chiave necessaria ad aprire un forziere, poteste disporre di un’ascia con cui spaccarlo, o di una fiamma ossidrica con cui fondere il lucchetto. Che ci crediate o meno, la serie Scribblenauts realizza proprio i vostri sogni proibiti in questo senso, permettendovi di far comparire in tempo reale qualunque oggetto o persona di cui il vostro personaggio abbia necessità. Il bundle Scribblenauts Mega Pack porta per la prima volta su PlayStation 4 due titoli già noti all’utenza Nintendo e PC, quindi non ci resta che prendere carta e penna e tuffarci in un’avventura unica nel suo genere.

Se puoi pensarlo, puoi crearlo!

Facciamo un passo indietro. In Scribblenauts Unlimited, il primo dei due giochi della collezione e quello da cui a rigor di logica è giusto iniziare, una simpatica introduzione cartoonesca ci spiega che impersoneremo Maxwell. Ciò che ci rende particolari, oltre ad avere quaranta fratelli, è un taccuino magico che abbiamo ricevuto in dono e su cui possiamo scrivere qualunque cosa ci passi per la mente per vederla materializzarsi davanti a noi. Peccato che una serie di atteggiamenti poco maturi ci abbiano attirato contro una maledizione, che nello specifico minaccia di trasformare in pietra Lily, una delle nostre sorelle. L’unico modo per salvarla è aiutare il prossimo, approfittando del nostro potere speciale: ogni buona azione frutterà infatti una stella chiamata Starite, con cui contrastare il sortilegio che grava su Lily.

La premessa, sebbene la trama possa sembrare qualcosa di già visto, risulta accattivante grazie allo stile grafico, semplice ma ricco di personalità, ma soprattutto per le possibilità di gameplay che apre davanti a noi. Le quali vengono ben mostrate nel tutorial immediatamente successivo al video d’apertura, dove dobbiamo cimentarci con le prime creazioni per aiutare uno dei nostri fratelli. Abbiamo così modo di verificare che non c’è trucco e non c’è inganno: per pulire il maialino, come richiesto dalla missione, possiamo scrivere sul nostro taccuino “sapone”, oppure “spazzola”, e li vedremo comparire dal nulla. Maxwell interagirà con l’uno o l’altro oggetto e diverse saranno le reazioni degli altri personaggi ed elementi di gioco, con animazioni ed effetti che dipendono dalla strada che abbiamo scelto. L’importante è raggiungere l’obiettivo finale, l’unica limitazione è la nostra fantasia.

Una soluzione a tutto

Entrare nelle meccaniche di gioco è semplice, è semmai uscirne, una volta presa confidenza con il sistema di creazione e interazione, che diventa complicato. Riassumendo molto in breve, possiamo esplorare liberamente il mondo di gioco, accedendo a livelli diversi attraverso una mappa che fa da hub centrale. Ogni livello presenta una diversa ambientazione, con numerosi personaggi e situazioni uniche da gestire. Possiamo parlare con chiunque, alla ricerca di qualcuno che abbia bisogno del nostro aiuto, oppure sfruttare una visualizzazione che evidenzia solo personaggi e oggetti portatori di una missione.

Le attività da svolgere sono fondamentalmente due. Le più numerose e rapide consistono nel soddisfare la richiesta di un personaggio e si concludono quasi sempre con la creazione di un singolo oggetto o di una singola persona. Una bambina in lacrime da consolare, ad esempio, può essere resa felice facendo materializzare una bambola e consegnandogliela. Ma ogni livello include anche una o più missioni più stratificate, segnalate da un personaggio sovrastato da una stella blu, che dovrà essere aiutato con un procedimento a più fasi.

Le ricompense per le nostre buone azioni sono sempre costituite dagli importantissimi Starite: uno intero per ogni missione e un frammento per ogni richiesta rapida soddisfatta (più frammenti costituiscono, ovviamente, un altro Starite intero da aggiungere alla collezione). Le nostre stelle, una volta raccolte in numero idoneo, possono essere riportate a Lily per sbloccare ulteriori livelli e permetterci di procedere con l’avventura, e con il divertimento.

Inseguendo un ladro di palloncini in volo

In un gioco come Scribblenauts, un esempio delle possibilità offerte all’utente è quanto mai indicato per trasmettere lo spirito del titolo. In una scena ci siamo trovati di fronte a una ragazza triste perché qualcuno le aveva rubato un palloncino. Vagando per l’area abbiamo individuato un tipo losco che svolazzava con un jetpack e che nascondeva proprio un palloncino. Abbiamo estratto il taccuino e scritto “jetpack” per materializzarne uno, l’abbiamo indossato e in un attimo eravamo accanto al lestofante, che però ci sfuggiva rapidamente non appena ci avvicinavamo. Così abbiamo approfittato della vicinanza per selezionarlo e agire in modo astuto coniando un aggettivo da attribuirgli e trasformandolo in un “ladro lento”. Incapace di sfrecciare come in precedenza, il malvivente non ha potuto impedirci di recuperare il palloncino e restituire il sorriso alla ragazza.

L’esempio porta alla luce l’altra particolarità di Scribblenauts, che ci permette di risolvere i problemi e modificare il mondo di gioco non solo creando nuovi oggetti, ma anche agendo sugli attributi di quelli esistenti, ossia aggiungendo o rimuovendo aggettivi. Le vie percorribili per raggiungere un obiettivo si moltiplicano esponenzialmente e, con loro, il divertimento e lo stupore che suscitano sorrisi sinceri e un entusiasmo che trova il suo pari forse solo nella pura meraviglia che si provava da bambini di fronte alla magia. Perché un po’ magico, il gameplay di Scribblenauts, lo è.

Nella pratica

Se vi state domandando come sia possibile divertirsi scrivendo nomi di cose e persone con un DualShock, dovete allontanare il pensiero dei classici sistemi di inserimento testo della PlayStation. In Scribblenauts potrete contare su un sistema definito a girasole, costituito da diversi cerchi disposti su una circonferenza immaginaria, ognuno con una lettera associata a uno dei tasti colorati del controller. Basterà selezionare un cerchio con la levetta sinistra e una lettera con il tasto corrispondente, quindi affidarsi alla scrittura automatica che suggerisce i termini proprio come farebbe uno smartphone. Non è comunque una passeggiata e bisogna prenderci la mano, ma ci sentiamo di affermare che un sistema più intuitivo era difficile da ideare. Una nota: il vocabolario è amplissimo, ma non sono consentiti termini volgari, termini inerenti alcol, droga e sesso e parole protette da copyright.

Per completare il quadro dell’offerta videoludica, segnaliamo la possibilità di affidarsi a suggerimenti per la risoluzione delle missioni più complesse (quelle da stella blu già citate), la funzione per cambiare avatar tra Maxwell e uno qualunque dei suoi fratelli sbloccati e l’editor di oggetti. Quest’ultimo permette di creare e modificare a piacimento oggetti da usare poi nel gioco o da condividere online, anche se il sistema non è molto intuitivo, un po’ macchinoso e poco amichevole.

Giù la maschera!

Il Mega Pack include anche Scribblenauts Unmasked: A DC Comics Adventure, il capitolo che mantiene le meccaniche della serie declinandole in un contesto popolato dai supereroi di casa DC Comics. Muta il movente iniziale dell’avventura di Maxwell e Lily (catapultati a Gotham City e coinvolti nelle spettacolari battaglie tra i supereroi e i relativi villain), ma permangono i capisaldi del gameplay, basato sulla creazione di parole attraverso il taccuino.

Numerose sono però le novità introdotte in questo capitolo, a partire dal sistema di punti reputazione che vengono guadagnati con ogni missione compiuta e che possono essere spesi per acquistare nuovi costumi (con funzione esclusivamente estetica) e per sbloccare nuove location, con relative quest. Interessante anche l’aggiunta di una penalità, in termini proprio di punti reputazione, legata al riutilizzo delle stesse parole più di una volta, per stimolare la creatività; così come la presenza di sfide opzionali che aumentano la difficoltà limitando il range di vocaboli utilizzabili.

In generale, Unmasked propone missioni più lunghe e articolate, con soluzioni meno banali e in gran parte focalizzate sul combattimento vero e proprio. Questo è possibile sia a mani nude che con qualunque arma o strumento vi venga in mente, nel corpo a corpo o dalla distanza, e con una gestione che prevede il deperimento e la disattivazione dell’oggetto dopo un certo numero di utilizzi. A conti fatti, dunque, il gioco si pone un gradino sopra rispetto al precedente in termini di complessità della trama e difficoltà delle quest, ma, sinceramente parlando, diversi gradini sotto per quanto riguarda la varietà di situazioni e il divertimento.

Ancora due parole

La grafica è uno dei punti forti del gioco, con disegni realizzati a mano di una semplicità che non disturba, bensì conferisce uno stile unico e riconoscibile. Muovere Maxwell nelle diverse aree del mondo e conoscerne i suoi bizzarri abitanti è un’esperienza leggera, divertente, rilassante, irresistibile, e in buona misura questo dipende proprio dalle scelte stilistiche. Meno incisivo il comparto audio, con tappeti musicali molto cartooneschi che però non lasciano il segno e simpatici jingle che sottolineano il completamento di una missione e la raccolta di una nuova Starite.

Non manca qualche piccolo problema. Il sistema di inserimento testo, come già segnalato, per quanto ben studiato non può competere con la digitazione da tastiera e in più di un’occasione ci fa perdere tempo, o ci costringe a cancellare una lettera inserita per errore. Alcuni oggetti, poi, per quanto possano sembrarci idonei a uno scopo, non consentono di completare una richiesta, costringendoci a seguire i suggerimenti e a tarpare le ali alla nostra creatività; così come, all’opposto, la soluzione ad alcune missioni passa per strumenti o persone improbabili, mettendo in luce il “trucco” alla base del sistema di gioco. C’è poi dietro l’angolo il rischio di ripetitività, legato al ricorso continuo agli stessi strumenti o aggettivi (“jetpack” e “morto” sono un must, in questo senso), tuttavia sta a noi prevenirlo esplorando vie alternative. Ma si tratta davvero di poche eccezioni e di difetti che non tolgono nulla alla qualità e all’ingegnosità dei due giochi.

Trofeisticamente parlando: a caccia di Starite

Pur includendo due titoli, la lista trofei di Scribblenauts Mega Pack è unica e comprende quaranta coppe di bronzo, due d’argento, quattro d’oro e il Platino. I trofei legati a Unlimited richiedono quasi esclusivamente di raccogliere Starite e frammenti, mentre quelli di Unmasked hanno a che fare con l’accumulo di punti reputazione e con il completamento delle corpose missioni dei supereroi DC. Niente di complicato, per un Platino all’apparenza lungo, ma agevole.

VERDETTO

La collezione Scribblenauts Mega Pack porta per la prima volta su PlayStation 4 l'esperienza, unica nel suo genere, di un gioco nel quale siamo noi a creare tutto ciò che ci serve per completare missioni e risolvere enigmi. Ci basta pensare a un oggetto o a una persona e scriverli per vederli materializzarsi davanti ai nostri occhi, utilizzarli e influenzare con essi il mondo di gioco. Forte di uno stile visivo semplice ma d'impatto e di una libertà nel gameplay senza paragoni, il Mega Pack ci conduce tra mille avventure in compagnia di Maxwell con Scribblenauts Unlimited e tra gli eroi DC con Scribblenauts Unmasked: a DC Comics Adventure, per un titolo divertentissimo e creativo da cui il bambino che è in voi faticherà a staccarsi.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.