Sid Meier’s Civilization VI – Recensione

Sviluppatore: Firaxis Games Publisher: 2K Games Piattaforma: PS4 Genere: Manageriale Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 12 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Sid Meier ritorna su console next-gen più forte che mai! Civilization VI, abbreviato in Civ VI per i veterani, è il sesto titolo canonico della saga sempre viva dal 1991 e arriva, finalmente, su PlayStation 4 ben tre anni dopo essere stato rilasciato su PC. Il nuovo capitolo del gioco di strategia a turni per eccellenza, sviluppato da Firaxis Games e pubblicato da 2K Games, tocca tutti i più grandi temi storici, con qualche doverosa incongruenza temporale. A fare da contorno, se così si può dire, ci sono due eccellenti DLC, Rise & Fall e Gathering Storm, per godere al massimo di tutto il vasto universo che ci aspetta all’interno dell’universo di gioco. Preparatevi a riscoprire e a dominare il mondo con occhi diversi da come lo ricordavate.

Civilization VI

Il mondo è mio

Ogni partita è un nuovo inizio e, come ogni inizio, i coloni fondatori, scortati da possenti guerrieri, sono pronti a erigere la nostra prima, grande città, che sarà il cuore pulsante della cultura per la prima parte del cammino intellettuale. Un buon stratega sa sempre qual è il luogo migliore per delineare i confini della propria capitale e deve fare bene attenzione alla quantità di risorse disponibili come cibo, corsi d’acqua e animali da pascolo. Come ogni metropoli che si rispetti, la popolazione è un altro punto nevralgico per la nostra espansione. Gestire gli alloggi per aumentare il numero di cittadini, organizzare i servizi di prima necessità e tenere alta la felicità del popolo sono le nostre prime priorità per far sbocciare e far fiorire economia e cultura. Il benessere e la cura del proprio popolo non è cosa semplice e ce ne accorgeremo fin dal principio.

Per diventare una grande civiltà, tuttavia, non basterà mettere radici su un unico spazio a disposizione. Gli scout macineranno chilometri per trovare una terra fertile su cui potremo espandere il nostro dominio e dove poter affermare il nostro potere. La necessità di allargare i confini a macchia d’olio ed esplorare terre incognite sarà cruciale e si farà sentire non appena entreremo in contatto con sconosciute popolazioni che condivideranno il territorio su cui ci siamo affermati. Da questo momento, comincerà la vera sfida per la conquista del mondo.

Civilization VI

Lo scopo del gioco è quello di imporsi rispetto alle altre civiltà attraverso uno dei possibili filoni: Scientifico, Religioso, Culturale e Dominazione. La vittoria sulle altre civiltà avverrà solo se saremo in grado di soddisfare precisi obiettivi a seconda del filone prescelto e potrà accadere secondo determinate condizioni. Tutto dipenderà dalla nostra diplomazia, dal nostro intelletto e dalle scelte compiute in passato. Essere una grande nazione equivale a essere grandi leader, e questa è la nostra grande occasione per mettere in pratica tutte le nostre capacità.

La pazza storia del mondo

Cerchiamo di arrivare direttamente al sodo; tutto il sistema di Civ VI è gigantesco e dalle dimensioni bibliche. E’ talmente ampio che è complicato anche solo decidere da dove cominciare a raccontare tutte le sfaccettature da scoprire e tutte le variabili a cui andremo incontro. Cerchiamo di andare per gradi e analizzarle tutte, poco alla volta.

Partiamo con la presenza di diciotto civiltà da poter scegliere con i rispettivi diciotto leader che hanno fatto grande la storia di questi imperi, tra cui ritroviamo Cleopatra per l’Egitto, la regina Vittoria per l’Inghilterra, Gandhi per l’India e Montezuma per gli aztechi. Ognuno di essi ha a disposizione: una infrastruttura unica con determinate caratteristiche da poter piazzare all’interno del proprio territorio, un’abilità unica, per aumentare i moltiplicatori di infrastrutture, risorse e statistiche, e un bonus del leader, moltiplicatore aggiuntivo in grado di modificare un qualsiasi valore di gioco, che sia l’aumento dell’attacco delle truppe piuttosto che l’aumento del numero di determinate risorse guadagnate in un turno.

Civilization VI

Passando al sistema di gioco, non possiamo non menzionare le città, il loro sistema di sviluppo e le loro strutture. Le statistiche principali sono la parte fondamentale della gestione delle città da tenere bene a mente. Qualora una di esse fosse messa in disparte, potrebbero esserci gravi conseguenze nella nostra nazione, come diminuire la fiducia nella popolazione oppure, nel peggiore dei casi, perdere la città. L’elenco delle statistiche è diviso in cinque aree ben definite: Produzione, che serve a gestire la creazione di edifici e monumenti; Cibo, per aumentare il numero degli abitanti; Oro, per acquistare determinati beni e servizi; Fede, per migliorare il fattore religioso e acquistare beni o servizi senza intaccare il nostro capitale; Cultura, per portare avanti il livello culturale.

Diversamente da quanto accaduto nei vecchi capitoli, non è più possibile creare singoli edifici all’interno delle città. Tutte le capitali hanno diversi distretti, così da dividere le statistiche in processi separati, e solo in questi si possono costruire edifici correlati. I distretti sono: Religione, Cultura, Scienza, Produzione, Divertimento, Commercio, Area Portuale e Militare. Ognuno di questi distretti aumenterà le rispettive statistiche nei casi più ovvi, uno tra tutti la Fede con il distretto Religione, oppure si potrà accrescere la felicità della popolazione attraverso il distretto Divertimenti, o ancora gestire l’esplorazione navale con l’Area Portuale. La crescita di un distretto piuttosto che un altro è totalmente a nostro carico, tenendo ben presente a quale tipo di vittoria si vuole puntare.

Civilization VI

Ultimo, ma non ultimo, ci sono due immensi sistemi di crescita per la gestione della civiltà: l’Albero delle tecnologie e l’Albero culturale. Il primo ci aiuterà a definire le tecnologie che potremmo sfruttare per aggiornare le infrastrutture o le unità, mentre il secondo specifica quelle che saranno le nostre abilità culturali, come la predilezione di un nuovo sistema di governo o la creazione di manufatti unici. Per ogni scelta che faremo, dovremo attendere un determinato ammontare di turni prima di raggiungere lo sblocco del nodo che abbiamo scelto. A dare man forte a questi due sistemi di sviluppo, esistono le cosiddette “bombe”, una meccanica innovativa di questo capitolo. Le bombe tecnologiche e culturali consistono in una diminuzione drastica dei turni di attesa per lo sblocco dei nodi grazie al raggiungimento di determinati obiettivi, che possono essere di carattere militare, civico o culturale. Ricordarci di portare a termine tanti obiettivi ci aiuterà, nel lungo periodo, ad avere una forza tecnologica e culturale maggiore rispetto alle altre civiltà presenti nella partita.

Per concludere, queste sono solo una piccola parte del vastissimo universo di Civilization VI. Tutte le altre informazioni utili sono disponibili nella Civilopedia, un’enciclopedia esaustiva all’interno del gioco, consultabile in ogni momento, che potrà risolvere qualsiasi dubbio nel complessissimo sistema di gioco.

Ombelico del mondo

La grafica è molto simile ai capitoli precedenti, anche se stiamo parlando di una generazione di distanza rispetto all’ultimo titolo uscito su console. L’unica spinta sotto questo punto di vista è la caratterizzazione dei personaggi: perfettamente delineati, ognuno con il proprio stile e con una fluidità nei movimenti durante le fasi di conversazione molto gradevoli.

Sotto il lato sonoro, invece, siamo di fronte a una vera e propria opera multimediale. La musica iniziale, insieme a quella di sottofondo, è onirica e il titolo spicca il volo su un altissimo livello culturale. Non a caso il tema principale del gioco si chiama Sogno di volare. La lirica italiana viene osannata e messa su un piedistallo e, in molti, la potrebbero definire come l’Inno Nazionale dell’Umanità e di tutte le Civiltà.

Civilization VI Gathering Storm

I DLC Rise & Fall e Gathering Storm mettono una marcia in più a un titolo con tantissime sfaccettature. La prima delle due espansioni include ben otto civiltà aggiuntive, portando a ventisei il totale, mentre la seconda aggiunge diverse tematiche di gioco: nuove tecnologie avanzate, il Congresso Mondiale (una conferenza dei leader che determinerà dei vantaggi o svantaggi durante una partita) e per finire un’ulteriore variabile di gioco dedicata agli eventi naturali, definendo disastri che comporteranno rallentamenti nello sviluppo.

Trofeisticamente parlando: master and commander

Civilization VI ha una lista trofei non di poco conto e dal carattere lievemente differente da tutti i giochi di strategia incontrati finora. La quantità delle coppe è vistosa e leggermente superiore alla media, con addirittura cinquantotto unità, divise rispettivamente in quarantadue bronzi, dodici argenti, tre ori e il sudatissimo Platino. Sudatissimo sì, poiché la strada per raggiungerlo, più che difficile, sarà molto lunga e con un alto quoziente di fortuna, preventivando all’incirca duecento ore di gioco effettivo. Dovremo, infatti, creare partite con specifiche caratteristiche per raggiungere certi obiettivi ma, nel caso in cui il fato ci volti le spalle a metà gioco e non vengano rispettate determinate condizioni, sarà necessario ricreare lo stesso scenario e sperare che la dea bendata ci accompagni mano nella mano. L’unico trofeo davvero ostico da raggiungere sarà la vittoria contro l’intelligenza artificiale a livello di difficoltà Divina, che ci metterà alle corde con le scelte che dovremo intraprendere per tutto l’arco della partita.

VERDETTO

Civilization VI ritorna finalmente su PlayStation 4 con un capitolo canonico e lo fa con la migliore delle intenzioni. Il sistema di gioco, benché rimanga pressoché lo stesso, si rinnova in alcuni suoi punti per dare un effettivo valore aggiunto a quelle che sono le basi del più completo gioco di strategia a turni di tutti i tempi. I DLC aggiuntivi perfezionano un gameplay già degnamente articolato per dare un'ulteriore dimostrazione di quante aggiunte possono ancora essere prese in considerazione per un prossimo futuro.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.