Primo PianoSniper Ghost Warrior 3 - Recensione

Sniper Ghost Warrior 3 – Recensione

Sono passati ben quattro anni dal secondo capitolo di Sniper Ghost Warrior (un po’ meno tempo è passato da quando ci siamo trovati nei panni di un altro cecchino) che, un po’ come il primo, era un titolo mediocre per via dell’inesperienza degli sviluppatori e del budget davvero ridotto a loro disposizione. Tuttavia entrambi i giochi riuscirono a vendere un buon numero di copie (oltre 5 milioni). Questi numeri hanno spinto la software house polacca, CI Games, a mettersi al lavoro su un terzo capitolo che, come annunciato tre anni fa, avrebbe rivoluzionato il metodo di gioco dando un’impronta più action.

La solita vecchia storia

In Sniper Ghost Warrior 3 vestiremo i panni del pluridecorato marine Jon North, un soldato leale e rispettoso dei valori dell’esercito. Nel prologo, Jon verrà inviato in missione segreta al confine tra Russia e Ucraina per distruggere una scorta di armi biologiche in compagnia del fratello Robert (anche lui cecchino dell’U.S. Army). Una missione che doveva preannunciarsi tranquilla si trasforma però in una catastrofe in cui il fratello di Jon viene rapito da un gruppo di soldati delle forze speciali, capitanati da un uomo chiamato Vasilisk. La vicenda di gioco si svolge due anni dopo questi avvenimenti, con il nostro marine che viene inviato in Georgia per aiutare a destabilizzare e distruggere le cellule separatiste del posto, ma con l’intento segreto di ritrovare suo fratello Robert che, secondo l’intelligence statunitense, si trova nella regione. Completando le varie missioni della storia e facendoci strada nella mappa, ricreata benissimo dagli sviluppatori, dovremo distruggere l’organizzazione per salvare il mondo e riportare Robert a casa.

Approcci diversificati

Facciamo mente locale per chi non conoscesse la saga di Sniper Ghost Warrior. Se cercate un titolo stile Call of Duty o Battlefield avete completamente sbagliato strada. Parliamo infatti di un FPS tattico che tenta di emulare i comportamenti e le azioni di un cecchino vero e proprio. L’impronta action, che nei primi due capitoli della serie era inesistente, in Ghost Warrior 3 è stata ampliata e ha dato una connotazione più adrenalinica al titolo, che ha comunque conservato tutto l’aspetto statico e tattico che lo caratterizzava. Sniper Ghost Warrior 3 inoltre, è stato costruito con una struttura open world, seppur non molto vasta; le missioni principali, così come quelle secondarie, verranno selezionate e avviate tramite un apposito portatile che troveremo nel nostro rifugio. Questo computer fungerà anche da diario di bordo, perché potremo ricapitolare la storia rivisitando le quest già completate.

Ogni missione sarà diversa dalla successiva, tuttavia l’approccio iniziale sarà più o meno lo stesso. Innanzitutto si dovrà raggiungere l’area della missione tramite lo spostamento rapido o andando in macchina o a piedi. In seguito si dovrà cercare una posizione ottimale per valutare le eventuali strategie da mettere in pratica, analizzando il territorio e marcando gli obiettivi. Per fare ciò il sistema ci ha dotato di vari strumenti per analizzare con molta cura l’ambiente circostante: in primis, potremo usare il nostro fucile da cecchino che, grazie allo zoom integrato, ci permetterà di focalizzare i vari nemici presenti nell’area e visualizzare i punti cechi tra le pattuglie. Oltre a questo, avremo a disposizione anche un drone da mandare per tutto lo scenario, che comanderemo noi stessi in prima persona e che ci permetterà di analizzare con maggiore accuratezza l’ambiente circostante, permettendoci di marcare i nemici nascosti e quindi impossibili da individuare con una prima occhiata.

Una volta analizzata accuratamente la mappa potremo procedere nello scegliere la strategia che più ci aggrada. Badate che essendo un gioco per lo più tattico, il classico approccio alla Call of Duty non funzionerà nella maggior parte dei casi e nelle difficoltà più elevate sarà totalmente impossibile metterlo in pratica. Dovremo ricorrere quindi ad approcci maggiormente stealth, sparando e cambiando posizione ogni volta per non essere individuati. In basso a destra sullo schermo, avremo infatti una barra di rilevamento che cambierà colore ogni volta che verremo scoperti. Dovremo quindi dare fondo a tutte le nostre energie e pensare a una strategia ben strutturata per superare le varie missioni, sopratutto a difficoltà massima.

Il fucile è la mia vita

Uno degli aspetti che più colpisce del titolo di CI Games è l’innumerevole numero di armi e la varietà di munizioni a nostra disposizione. Gli sviluppatori hanno ricreato in maniera ottimale tutti i principali fucili da cecchino e le varie armi secondarie come mitra, pistole o coltelli. Dato che il gioco segue la scuola del cecchinaggio perfetto, ogni fucile avrà uno zoom predefinito e una calibrazione diversa per agevolare il giocatore a cambiare arma in ogni situazione. Un buon cecchino tiene sempre d’occhio la variazione del vento e sceglie il proprio fucile con cura in base alla distanza dell’obiettivo e all’entità dello stesso. La fisica dei colpi ricorda tanto quella di Battlefield e il realismo nelle fasi di tiro risulta davvero ben fatto. Anche le munizioni sono molte e tutte diverse, selezionabili tramite le frecce direzionali del pad: partendo dai classici proiettili potremo arrivare a usare munizioni incendiarie o addirittura esplosive, sempre per diversificare il nostro approccio in ogni situazione.

Un’altra interessante caratteristica di Sniper Ghost Warrior 3, utile ad accrescere l’esperienza videoludica, è quella dei rami abilità che si divideranno in tre specializzazioni: cecchino, fantasma e guerriero. Per sbloccare le abilità avremo bisogno di punti esperienza che guadagneremo tramite il completamento di missioni principali e secondarie. Ogni ramo conterrà abilità specifiche per la strategia che siamo abituati a usare; quindi rispettivamente il ramo “cecchino” conterrà abilità per i tiri distanti, il ramo “fantasma” per gli approcci stealth e infine il ramo “guerriero” per le azioni di forza bruta. Le abilità presenti nel gioco non saranno molte e potremo sbloccarne gran parte completando al 100% il titolo.

Altre feature che gli sviluppatori hanno inserito in questo terzo capitolo sono l’hacking delle telecamere, che ci permetterà di individuare in una struttura i vari obbiettivi e fare un conteggio dei nemici presenti, così come avere la possibilità di interrogare i nemici catturati prima di ucciderli. Arrivando alle spalle di un soldato ostile infatti, prima di ucciderlo, con la semplice pressione di un tasto sul controller potremo interrogarlo per carpire molte informazioni sull’area e scoprire dove si nasconde l’obiettivo che dovremo far fuori. Insomma un connotato di contenuti davvero interessanti che arricchiscono l’esperienza di gioco.

Spazio aperto

Parliamo ora della componente innovativa del gioco, ovvero l’open world. Nei titoli passati questa feature non esisteva ma è stata aggiunta per rendere il gioco più action e per migliorare il comparto contenutistico, aggiungendo quest secondarie che allungano di molto la longevità complessiva del gioco. La mappa del mondo, creata dagli sviluppatori tramite il famoso motore grafico CryEngine, non è molto vasta, ma risulta curata in modo maniacale ed è piena di avamposti e punti di viaggio rapido, senza dimenticare il nostro rifugio. Gli avamposti potranno essere dei villaggi o delle basi, per così dire, popolate da civili o nemici ostili. Una volta liberato l’avamposto in questione dagli ostili, potremo ispezionarlo per trovare soldi e vari oggetti che ci serviranno per creare munizioni e potenziare le nostre armi.

I punti viaggio rapido invece saranno dei crocevia che una volta sbloccati, potremo sfruttare per girare nella mappa in lungo e in largo senza dover camminare per diversi minuti a piedi per raggiungere la location desiderata. Come ultimo, ma non meno importante, dobbiamo dare uno sguardo al rifugio che sarà la base delle nostre operazioni. Nel nostro covo potremo innanzitutto dormire per curare le ferite e far passare il tempo, ricaricare le nostre munizioni, selezionare e avviare una missione e infine dedicarci al crafting delle armi e delle munizioni, tramite un apposito tavolo da lavoro.

Ma ha anche dei difetti!

Fino ad ora, parlando della parte contenutistica, abbiamo elogiato il titolo di CI Games che come avete potuto leggere ha fatto un grosso salto di qualità rispetto ai capitoli passati. Questo però non basta a renderlo un titolo perfetto, anzi, Sniper Ghost Warrior 3 è tutt’altro che privo di difetti. Partendo dalla trama di gioco infatti, possiamo dire in tutta sincerità che questa risulterà molto banale vista nella sua interezza, avendoci fatto appassionare ben poco alle vicende del protagonista. Anche i personaggi risulteranno poco carismatici ed espressivi e non coinvolgeranno a pieno. Passando invece alla parte tecnica, il titolo è bello da vedere anche se non manca qualche bug grafico, inoltre abbiamo riscontrato cali di frame abbastanza frequenti nelle fasi di fuoco intenso e texture a volte troppo sgranate. La telecamera fa la sua brutta figura: calibrata malissimo, molto spesso si incastrerà tra le varie insenature impedendoci la visuale. Infine c’è da segnalare l’eccessiva lunghezza dei caricamenti, a volte ingiustificati, e paradossali per un gioco uscito nel 2017 e adattato per le console di nuova generazione.

Trofeisticamente parlando: cecchino fantasma!

Sniper Ghost Warrior 3 conta in totale 48 trofei di cui 3 ori, 8 argenti e il resto bronzi più il classico Platino. La maggior parte dei trofei sarà concentrata sul completare la storia, craftare tutte le armi primarie, secondarie e gli accessori e infine sull’uccidere determinati nemici con armi specifiche. Il Platino di questo gioco avrà una difficoltà di realizzazione su scala media, perché oltre alla facilità di completamento di alcune sfide ci sarà anche il fatto che mentre si starà finendo la storia principale sarà possibile contemporaneamente completare i vari obiettivi che i trofei secondari ci propongono.

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Simone Giunta
Per gli amici "ZioSimo". Adora informarsi su tutto il mondo dell'informatica e dei videogiochi, ma apprezza anche serie TV, film e anime. Predilige qualsiasi videogame dove ci sia un minimo di logica e, per concludere, spera di diventare un avvocato, dato che si sta laureando in giurisprudenza (a tempo perso).

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