Songbird Symphony – Recensione

Sviluppatore: Joysteak Studios Publisher: PQube Games Piattaforma: PS4 Genere: Rhythm Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Quello dei rhythm game è senza ombra di dubbio un genere dalle grandi potenzialità ma decisamente poco sfruttato; chi ha osato, però, ha sfornato titoli decisamente validi, tra i quali annoveriamo Patapon, Parappa The Rapper e Space Channel 5. I ragazzi di Joysteak Studios vogliono provare a entrare in questo speciale olimpo del ritmo con il loro Songbird Symphony.

Il brutto anatroccolo

La storia di Songbird Symphony parte dalle origini del protagonista, il piccolo uccello Birb, chiuso all’interno del suo piccolo uovo e svegliato dal canto del suo genitore adottivo, un pavone denominato Uncle Peacock. La canzone intonata dallo stesso darà infatti a Birb l’energia e il ritmo necessari per rompere il guscio e iniziare sotto un torrenziale diluvio la sua vita da emarginato; il suo aspetto diverso, proprio come in una rivisitazione della classica fiaba del brutto anatroccolo, lo rendono oggetto di scherno da parte degli altri pavoni.

Stanco di sentirsi sotto osservazione, Birb decide di iniziare un viaggio per scoprire le sue origini e nel contempo esplorare il vasto mondo che lo circonda, popolato da tantissimi uccelli diversi, ognuno con un canto e delle tonalità uniche. Uno di questi, il Gufo Saggio, gli suggerirà di recuperare una serie di note perdute che, a detta dello stesso, gli permetteranno di intonare una melodia che gli rivelerà finalmente a quale specie appartiene per trovare un posto nel mondo. Tutta la narrazione del gioco avverrà in due modi, ossia con dialoghi accompagnati dai simpatici cinguettii degli uccelli e con il canto, vero fulcro di Songbird Symphony.

Blocchi e piattaforme

Quello creato da Joysteak Studios non è soltanto un rhythm game ma è anche un divertente platform. Songbird Symphony offrirà al giocatore un dualismo molto particolare in cui sezioni con blocchi da spostare e piattaforme su cui saltare si alterneranno a sfide musicali in cui premere tasti a ritmo di musica. Le sezioni platform sono decisamente ben realizzate; il nostro Birb sarà in grado, oltre che di muoversi, di saltare per superare determinati ostacoli, di planare per coprire grandi distanze e soprattutto di spingere o molto più spesso di interagire con blocchi e pedane presenti nei vari scenari.

Proprio l’interazione con le strutture sarà alla base di enigmi che diventeranno via via più complicati e a cui si aggiungeranno sempre più elementi, come ad esempio rocce da frantumare o circuiti energetici da chiudere per azionare nuove strutture. La musica sarà comunque sempre alla base del gioco, perché per interagire con tutti questi elementi verrà richiesto al giocatore di eseguire una basilare sequenza di tasti, tradotti poi in cinguettii, indicata sulle strutture stesse.

Questa particolare scelta, oltre a essere decisamente d’effetto, avrà il pregio di essere sempre legata agli effetti sonori di sottofondo, il che genererà una sorta di tutt’uno musicale davvero coinvolgente che andrà in crescendo man mano che si progredirà nello schema. Scelta altrettanto particolare sarà quella di non generare alcun tipo di game over; nel gioco non sarà possibile morire, essere danneggiati (vista l’assenza di veri e propri nemici) né fallire le sfide musicali, in cui al massimo si otterranno punteggi bassi.

Muovi quelle piume!

Il vero cuore pulsante di Songbird Symphony è però la sua parte da rhythm game; per proseguire nell’avventura il nostro Birb dovrà duettare con una serie di improbabili personaggi tentando di riprodurre al meglio delle sue possibilità le canzoni che i vari uccelli cinguetteranno. Ogni personaggio avrà un suo speciale stile di esecuzione delle note, passando dalla caduta dall’alto alla riproduzione di sequenze da memorizzare fino a note lanciate da identificare rapidamente e riprodurre in tempo.

Raccontare tutto questo in una recensione, purtroppo, non rende l’idea della qualità dell’opera di Joysteak Studios, che non lascia davvero nulla al caso; le sezioni a note saranno inoltre inframezzate da simpatiche e orecchiabili canzoni che racconteranno qualcosa di più della storia dei personaggi. Tantissime anche le citazioni, tra cui non possiamo davvero non rivelarvi quella dedicata allo chef turco Salt Bae, trasformato per l’occasione in un gabbiano intento a cucinare pesce a ritmo di musica.

Davvero encomiabile anche la curva di difficoltà. Inizialmente Birb conoscerà solo due note, scoprendone poi di nuove man mano che proseguirà nell’avventura, arrivando alla fine del gioco a utilizzarne un totale di sei. Questa scelta, unita a quella già citata di non far fallire ai giocatori le canzoni nemmeno se mancheranno tutte le note, permetterà anche ai neofiti del genere di avvicinarsi senza problemi a questo titolo.

Musica per le mie orecchie

Sono tanti gli elementi di Songbird Symphony che possono far innamorare i giocatori, ma come è giusto che sia abbiamo deciso di tenere il meglio per ultimo. Oltre a un gameplay eccezionale e appagante, gli elementi audio e video del gioco faranno davvero la differenza. La scelta di Joysteak Studios è stata quella di utilizzare una grafica semplice e pulita, con un design azzeccato dei vari personaggi e delle ambientazioni. La struttura bidimensionale evita che il gioco diventi troppo dispersivo e permette di creare dei puzzle mai troppo banali che chi ha apprezzato giochi come Teslagrad non potrà non adorare, senza contare la presenza di numerosi passaggi segreti.

Il piatto forte sarà però il comparto audio; detto che stiamo analizzando un rhythm game, la qualità di Songbird Symphony è davvero sorprendente, perché la musica sarà radicata all’interno del gioco. Oltre agli elementi interattivi legati ai suoni dell’ambientazione, infatti, ogni richiesta principale o secondaria che completeremo andrà ad aggiungere note alla colonna sonora della zona che staremo esplorando, spingendo il giocatore a completare ogni scenario anche solo per sentire la musica nella sua interezza. Tutte le sonorità del gioco, inoltre, saranno orchestrali, con un determinato suono assegnato a ogni nota, dunque i musicisti o anche solo i semplici appassionati potrebbero perdere ore tentando di completare in maniera perfetta le varie canzoni presenti nel gioco.

Trofeisticamente parlando: gusci d’uovo

La lista trofei di Songbird Symphony, seppur breve, nasconderà all’interno del suo guscio un intrigante Platino. Per ottenerlo sarà necessario completare il gioco al 100%, recuperando ogni collezionabile, senza però aver necessità di ottenere punteggi stratosferici nelle canzoni. Una sfida più che accessibile, soprattutto grazie alla nostra completissima guida, e alla portata di tutti.

VERDETTO

Se siete appassionati di rhythm game, saprete che trovarne sul mercato è cosa davvero rara, e lo è ancora di più trovarne di belli e ispirati. Songbird Symphony è probabilmente quanto di meglio possiate al momento recuperare su PlayStation 4, giusto mix tra platform e musica che offrirà una sfida adatta a ogni giocatore in cui il ritmo sarà davvero la chiave di tutto. Narrazione coinvolgente, puzzle ben pensati e mai banali, una grafica eccellente e soprattutto tanta, ottima musica rendono l'opera di Joysteak Studios davvero memorabile, tanto che ci sentiamo di consigliarla senza riserve tanto agli appassionati del genere quanto a chiunque sia alla ricerca di un'esperienza in grado di divertire e appagare i sensi.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

1 commento

Comments are closed.