Spitlings – Recensione

Sviluppatore: Massive Miniteam Publisher: HandyGames Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 7 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Molto spesso uno slogan azzeccato è in grado di fare la differenza tra un prodotto di successo e uno fallimentare. HandyGames e Massive Miniteam hanno deciso di sfruttare questo elemento al meglio, promuovendo il loro Spitlings come il gioco in cui una volta cominciato a sputare, non ci si potrà più fermare. Scoprite questo curioso e appiccicoso action arcade nella nostra recensione.

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Acqua in bocca

La descrizione scelta per Spitlings non può che fare da preludio a una trama strampalata: il mondo delle buffe creature da cui il gioco prende il nome, Spitling appunto, viene infatti invaso da un’enorme sfera gelatinosa. Per salvare tutta la popolazione e liberarla dalla prigionia, un gruppo di volenterosi eroi si mette in viaggio trovandosi ad affrontare dei nemici sferici, letteralmente delle palle, in grado di dividersi se colpite.

La narrazione avviene per mezzo di una serie di tavole a fumetti realizzate a mano, in cui vengono mostrati i nostri amici appassionati di sputi mentre tentano di scendere da un altissimo grattacielo, che fa anche da ambientazione al gioco. Nulla di complicato, dato che la storia è poco più che un pretesto per calarci in una serie di livelli di difficoltà crescente, quasi sempre molto rapidi da completare, ma che mettono a dura prova sia i neuroni che la prontezza di riflessi dei giocatori.

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Salivazione azzerata

Il gameplay di Spitlings è tanto semplice quanto immediato: ogni creatura avrà la possibilità muoversi orizzontalmente e di sputare verso l’alto per attaccare i nemici oppure verso il basso per sollevarsi da terra. A questi comandi si aggiunge un tasto per ricaricare la propria saliva e di conseguenza le munizioni a propria disposizione. Ogni Spitling avrà infatti un numero limitato di colpi, terminati i quali sarà letteralmente in balia dei nemici. La ricarica sarà consentita solo rimanendo immobili ed esponendo la nostra creatura a ulteriori pericoli, dunque sarà necessario imparare a sputare in maniera precisa evitando gli sprechi.

Gli espettorati potranno anche essere raccolti al volo oppure dal suolo e si genereranno distruggendo i nemici o degli appositi cubi di polistirolo. Ogni mossa andrà quindi studiata al meglio per ottimizzare movimenti e colpi lanciati, per innescare magari devastanti effetti a catena. Alla carenza di colpi si unisce poi la capacità dei nemici di sdoppiarsi; proprio come nel classico Pang, infatti, ogni sfera colpita si dividerà in due più piccole, in grado comunque di eliminarci in un solo colpo, dunque saranno necessarie concentrazione e prontezza di riflessi per uscire vincitori.

Qual è il tuo preferito?

Lo scopo principale di Spitlings è completare una serie di schemi di difficoltà crescente per liberare i propri compagni; ogni blocco di tre o quattro missioni, nella quale fare piazza pulita di palle rimbalzanti, porterà all’ottenimento di un nuovo alleato che si aggiungerà a un ampio parco di creature cubiche che riportano alla mente i famosi Funko Pop. Ogni giocatore potrà trovare il suo preferito tra balene, mostri e perfino oggetti reali come telefoni e tazze di caffè. La cura riposta da Massive Miniteam nel creare personaggi che sarebbero perfetti per una raccolta di figurine o di miniature è encomiabile, tanto che non ci stupiremmo nel trovarli presto in vendita in qualche negozio. Azzeccata anche la scelta d’inserire per ogni creatura un tema per modificare i livelli, cambiandone le tonalità e lo stile senza però modificarne il contenuto, e di creare suoni ed effetti personalizzati per ognuno di essi, per renderli immediatamente riconoscibili.

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Sputa e spazza

La campagna di Spitlings è relativamente breve, dato che, considerato anche i livelli speciali, sarà possibile terminarla in una decina di ore. Il vero divertimento, però, oltre che nella raccolta delle creature e nelle sfide a tempo per sbloccare livelli extra, sta nella possibilità di giocare in intense partite contro altri giocatori in sfide all’ultimo sputo, dove sopravviverà solo il più abile e preciso degli Spitlings.

La modalità Party, unita alla possibilità di giocare la campagna in multiplayer, sono infatti le vere armi a disposizione di Spitlings, che potrebbe animare per mesi le vostre serate e scatenare una vera e propria catena di partite. La grafica pulita, semplice e in grado di richiamare lo stile dei fumetti viene supportata da un comparto audio davvero azzeccato fatto da pezzi trance dal sapore arcade e soprattutto da una grande fluidità di gioco, completando il quadro di un titolo che si farà apprezzare tanto dagli amanti dei puzzle game quanto da chi vive di pane e platform.

Trofeisticamente parlando: inumidisci il mondo

La lista di Spitlings vanta ventinove trofei, la maggior parte dei quali legata alla ripetizione di specifiche azioni nel gioco. Alcune coppe, comunque, richiederanno di recuperare un gruppo di amici e giocare in multiplayer oppure di mostrare abilità e spirito d’iniziativa, per un Platino che sarà impegnativo il giusto e che potrete sbloccare in men che non si dica sfruttando la nostra immancabile guida ai trofei.

VERDETTO

Se state cercando il giusto mix tra un puzzle game e un platform, allora vi suggeriamo di dare una possibilità al divertente Spitlings. Il titolo di HandyGames e Massive Miniteam, nonostante la sua semplicità, riesce a intrattenere senza fatica per svariate ore ed è arricchito dalla presenza di una serie di creature dal design azzeccatissimo. Il gameplay avvincente e la possibilità di sfidare i propri amici oppure di collaborare con loro per terminare i livelli più difficili rendono Spitlings un titolo da avere. In fondo lo slogan non era così sbagliato, noi abbiamo iniziato a sputare e non vogliamo più fermarci.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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