Steven Universe: Salva la luce – Recensione

Sviluppatore: Grumpyface Studios Publisher: Cartoon Network Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 24,99 € Italiano:

Di Steven Universe saprete già tutto se siete poco più che adolescenti o se siete genitori di ragazzini che rientrano in quella fascia di età. Potreste conoscere il protagonista della serie Cartoon Network anche nel caso abbiate giocato il precedente videogioco a lui dedicato, quello Steven Universe: Attacco alla luce che è uscito per dispositivi mobili e che fa da prequel a Steven Universe: Salva la luce, che ci apprestiamo a recensire. Se invece non avete idea di chi diavolo stiamo parlando, poco male: potreste comunque scoprire un simpatico e leggerissimo gioco di ruolo con il quale passare alcune ore spensierate.

steven universe

E’ un problema di prisma

Il precedente capitolo, giusto per chi vuole trovare un minimo di continuità a livello di trama, ruotava intorno a un’avventura inedita di Steven e delle Crystal Gems. Queste sono un gruppo di guardiane interplanetarie che vegliano sulla Terra e che in passato avevano fatto ritorno da una missione con un particolare prisma di luce. L’oggetto poteva rappresentare un pericolo, a detta delle Gemme, ma Steven era stato troppo avventato e aveva causato il rilascio di sette luci. Il gioco ruotava proprio intorno al loro recupero.

Passando a Steven Universe: Salva la luce, il nostro protagonista è a casa assieme a una creatura di luce generata dal prisma che ha le sue stesse sembianze. Ma il misterioso oggetto inizia a spostarsi verso la vicina città, come attratto da un’irresistibile forza, e arriva a un’astronave gigantesca che distrugge l’autolavaggio del padre di Steven e che ospita una nuova Gemma misteriosa e sconosciuta. Questa è chiaramente un personaggio malvagio, che sfrutta il prisma per popolare il mondo di nemici luminosi e costringe Steven e i suoi compagni a rimettersi in marcia per eliminarli tutti.

Un RPG a turni molto dinamico

Steven Universe: Salva la luce riprende le meccaniche di gioco del predecessore, presentando una riuscita combinazione di un gioco d’azione standard e di un gioco di ruolo con combattimento a turni. Controlliamo Steven e il suo party crescente muovendoci in diverse mappe di media estensione, con piena libertà di spostamento e una gestione della visuale dinamica che cambia angolazione in base alle aree. Nelle fasi di esplorazione possiamo passare da un personaggio all’altro con estrema semplicità, in modo da sfruttare questa o quella abilità per raggiungere determinati luoghi.

steven universe

Lungo la nostra strada, tracciata dalle missioni che riceviamo dai PNG, troveremo creature di luce di cui sbarazzarci. Possiamo decidere di evitare lo scontro semplicemente scansando i nemici, ma in molti casi gli oggetti necessari alla progressione si ottengono proprio come ricompense di combattimento. E poi, che gusto ci sarebbe a giocare se scappassimo sempre? Possiamo pertanto attaccare per primi i nemici dando il via alla fase di combattimento vero e proprio con un minimo vantaggio.

Occhio alle stelle!

Le battaglie si svolgono secondo i classici canoni del combattimento a turni. Steven e il suo gruppo di compagni possono fare affidamento su un certo numero di punti Stella, che sono la valuta necessaria a eseguire ogni tipo di azione, sia offensiva che difensiva. Selezionando uno dei personaggi potremo vederne le mosse disponibili e il relativo costo che verrà detratto dal totale dei punti Stella. Questa meccanica permette di introdurre una piccola differenza rispetto ai soliti giochi a turni: non c’è un limite al numero di mosse che possiamo eseguire prima che tocchi al nemico, ma possiamo continuare finché abbiamo punti a disposizione. Quando questi si esauriscono, dobbiamo attendere che si ricarichino, un tempo di qualche secondo nel quale potremmo però dover fronteggiare la controffensiva nemica.

Le creature di luce attaccano i nostri protagonisti con lo stesso sistema: non hanno un turno predefinito, ma in qualunque momento possono sferrare la loro mossa. Quando questo accade, i nostri comandi di attacco si bloccano momentaneamente, dandoci la possibilità di difenderci prima di ricominciare a darle di santa ragione a nostra volta. Sia in attacco che in difesa, portare a termine una mossa prevede una nostra interazione successiva alla sua selezione. Che stiamo offendendo o che ci stiamo proteggendo, infatti, vedremo una stella comparire sotto al personaggio e dovremo premere il tasto X con tempismo perché il tutto risulti efficace. La finestra di interazione è piuttosto ristretta e prevede anche un momento preciso in cui il colpo è perfetto e infligge il massimo dei danni.

Oggetti, esperienza e relazioni

Per il resto, le meccaniche di base del genere RPG a turni ci sono tutte. I personaggi hanno livelli esperienza che possono scalare acquistando punti con ogni battaglia. Aumentare di livello consente di acquisire nuove abilità e nuovi punti da destinare a una di quattro categorie per migliorare il personaggio stesso. E’ inoltre possibile assegnare a ognuno un badge, ottenibile esplorando il mondo o come ricompensa da alcuni nemici, che funziona come abilità passiva.

Un’altra caratteristica che ravviva gli scontri è legata alle relazioni. La collaborazione permette di aumentare il rapporto tra coppie di personaggi. Steven può farlo, ad esempio, usando la sua capacità di far recuperare salute; oppure, dopo una parata perfetta, è possibile complimentarsi con chi l’ha eseguita usando un altro membro del gruppo, rafforzando ulteriormente l’amicizia. Massimizzare la barra della relazione fa comparire tra le mosse dei due protagonisti coinvolti una nuova opzione per fonderli in un unico personaggio potenziato che, a fronte di una spesa in punti stella superiore al normale, può infliggere un danno molto elevato.

Per finire, possiamo fare affidamento sul borsello di Steven e su un nutrito elenco di oggetti da raccogliere in giro, da guadagnare dai nemici o da acquistare nei negozi. Parliamo di merendine, biscotti o capi di vestiario che potenziano determinate caratteristiche, o che permettono di curare uno o più personaggi quando le cose si mettono male, o ancora che riforniscono i punti Stella prima del loro naturale riempimento. Trovarsi in battaglia, insomma, garantisce un livello di varietà e possibilità tale da non far rimpiangere un gameplay più dinamico anche a chi non apprezza i giochi a turni.

steven universe

Un gioco leggero e divertente

Dal punto di vista dell’offerta videoludica, Steven Universe: Salva la luce include una buona quantità di luoghi da esplorare e tra cui spostarsi. I completisti possono intrattenersi nella ricerca di tutti gli oggetti nascosti e speciali in ogni area, oppure dedicarsi ad alcune missioni secondarie che ampliano i contenuti proposti dalla trama principale. Quest’ultima, per chi se lo chiedesse, può impegnare una decina di ore o poco più e non mette quasi mai in difficoltà. A dire il vero, a volte ruba più tempo capire quale strada seguire per raggiungere un obiettivo (non avere una mappa, in questo senso, è piuttosto fastidioso) che liberarsi di gruppi di nemici.

I nemici, per l’appunto, sono uno dei punti deboli del titolo. Anche se l’impegno per differenziarli c’è stato, non è sufficiente a far percepire un senso di sfida adeguato. Scegliere una mossa piuttosto che un’altra, un personaggio invece di un altro, è quasi sempre legato al nostro gusto personale e solo in pochi casi a un’effettiva decisione strategica legata alle caratteristiche della creatura da sconfiggere. I boss non si discostano molto dallo schema generale, anche se abbatterli richiederà di vedersela con una barra dell’energia molto superiore e con alcune dinamiche di attacco e difesa più complesse.

steven universe

Nel complesso, Steven Universe: Salva la luce regala un’esperienza colorata e leggera che farà felici i fan del cartone animato e che potrebbe attirare anche qualche giocatore che non lo conosce, se solo avesse un prezzo un po’ più accessibile. Con un prezzo paragonabile a quello scontato di molti giochi tripla A molto più appetibili, l’impressione è che l’obiettivo sia solo cavalcare il cieco attaccamento al personaggio dei suoi fan, senza spingere troppo su altre fasce di pubblico. Peccato, perché in fin dei conti il titolo è molto gradevole, un perfetto passatempo che non si prende troppo sul serio ma che, nel suo piccolo, implementa alcune meccaniche più che interessanti.

Dal punto di vista della grafica, il gioco presenta uno stile cartoonesco, coloratissimo e davvero piacevole per gli occhi. Muoversi nel mondo variopinto e fantasioso di Steven Universe lascia sensazioni positive legate a ciò che vediamo a livello estetico, oltre che ai combattimenti all’acqua di rose. Nessun doppiaggio audio, ma una serie di dialoghi testuali, anche in italiano, con alcune risposte a scelta multipla che influiscono poco sulla storia ma che aumentano il senso di libertà percepito e sono spunto per siparietti umoristici.

Trofeisticamente parlando: il Platino è dei perfetti

Il set di trofei di Steven Universe è numericamente poco importante, ma include coppe preziose e prevede un attraente Platino. Nessun trofeo è mancabile e quelli legati al combattimento o alle uccisioni possono essere farmati senza problemi grazie al respawn continuo dei nemici. La parte più difficile sarà forse eseguire dieci attacchi e dieci parate perfette in successione, un’impresa che, pad alla mano, non è scontata come si potrebbe pensare.

VERDETTO

Steven Universe: Salva la luce è un leggero e divertente gioco di ruolo con combattimento a turni basato sulla serie animata di Cartoon Network. Pur rispettando i canoni del genere di appartenenza, il titolo cerca di aggiungere dinamismo soprattutto in fase di combattimento con un sistema che combina i turni e il tempo reale e che prevede anche una seconda interazione basata sulla pressione dei tasti con tempismo e precisione. Coloratissimo e mai davvero difficile, il gioco è una buona esca per i fan del cartone animato, ma solo un prezzo inferiore potrebbe renderlo appetibile anche ad altri utenti.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.