Stranded Sails: Explorers of the Cursed Islands – Recensione

Quanti di noi sono rimasti affascinati dalle leggende piratesche, tra tesori nascosti e il brivido dell’avventura derivato da quei viaggi in terre inesplorate e pericolose? Come sappiamo, più volte nella storia del mondo videoludico il tema è stato riproposto: dalla leggendaria saga di Monkey Island ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, i pirati e il loro mondo sono riusciti a invadere anche le nostre amate console. Anche Stranded Sails: Explorers of the Cursed Island non è da meno; il titolo, pensato principalmente per un pubblico di minori, prodotto da Lemonbomb Entertainment e pubblicato da Merge Games, porta i giocatori a vivere un’esperienza piratesca con una serie di particolari scelte dal punto di vista della narrazione e del gameplay.

Stranded Sails: Explorers Of The Cursed Island

L’inizio dell’avventura

Stranded Sails è un’avventura open world che incomincia con il nostro personaggio, il cui sesso e il nome verranno scelti dal giocatore, all’interno di una casa abbastanza tranquilla in un giorno speciale per il protagonista. Finalmente accompagnerà il padre, capitano di una nave, in un viaggio verso l’ignoto. Scopriamo quasi subito che ci è stato commissionato dal “capitano della nave” un compito specifico, ossia quello di raccogliere il nostro zaino contenente alcune provviste e recarci al molo per l’imminente partenza.

Subito dopo essere usciti dall’abitazione, ci viene spiegato come attraversare la città portuale e raggiungere finalmente l’imbarcazione, dove troveremo nostro padre ad aspettarci. Qualche scambio di informazioni e si parte. La nave ha bisogno di manutenzione per navigare a pieno regime: issare le vele, controllare il timone e conoscere tutto l’equipaggio. Il viaggio iniziato sotto i migliori auspici, in realtà ben presto si trasformerà in un disastro; la nave si incaglierà in un isola sperduta. Compito del protagonista sarà quello di riunire la ciurma per cercare un modo per ritornare a casa… oppure quello di creare una nuova casa, in un arcipelago popolato da strane creature ed eventi particolari.

Stranded Sails: Explorers Of The Cursed Island

L’importanza delle relazioni

Per sopravvivere in un ambiente così particolare come quello di Stranded Sails: Explorers of the Cursed Islands è necessario creare relazioni con la ciurma; questa è una delle dinamiche più importanti. Il protagonista si ritroverà a riunire tutto l’equipaggio e a creare un insediamento. L’equipaggio segue una sua routine nel gioco come costruire, raccogliere o mangiare. Non potrete agire direttamente sulle loro azioni, bensì influenzarle in base alle missioni richieste o alla felicità del singolo. Sono disponibili alcune “interazioni” social di comunicazione con il resto dei personaggi nel mondo, che a loro volta risponderanno di riflesso con un semplice saluto.

Con lo svolgimento delle varie missioni, il giocatore apprenderà dall’equipaggio varie tecniche di costruzione di utensili, oggetti e rifugi sempre più complessi. Oltre alle costruzioni, il novello avventuriero imparerà a cucinare dal cuoco della nave utilizzando le piante o gli animali presenti sull’isola. Un aspetto prettamente gestionale riguarda la cura delle colture piantate dal protagonista; esse infatti dovranno essere controllate a dovere, pena la perdita delle derrate alimentari, necessarie sia per il sostentamento del villaggio, sia per la sopravvivenza del ragazzo.

Mattia Casati
Laureato in Scienze Storiche, mi divido tra varie passioni tra cui la Storia (sono affascinato dal Medioevo), Videogame (in particolare simulatori), Cinema (sono un fiero fan di Star Wars), Lettura (leggo qualsiasi genere a parte l'horror), Aeronautica (sono appassionato di aerei) e Sport (sono tifosissimo dell'Inter). Sono felice di essere parte dello staff di PlayStationBit e di collaborare con altri appassionati di videogiochi.