Strange Brigade – Recensione

Sviluppatore: Rebellion Publisher: Rebellion Piattaforma: PS4 Genere: Azione/Avventura Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 16 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Dai ragazzi di Rebellion (chi ha detto Sniper Elite?) arriva Strange Brigade, uno sparatutto in terza persona dalla forte connotazione cooperativa che unisce esplorazione ed enigmi ambientali, condito da un’atmosfera in pieno stile anni ’30. In Strange Brigade è fondamentale avere una squadra ben organizzata e disposta a collaborare per riuscire a superare tutti gli ostacoli, che siano semplici nemici da abbattere a suon di proiettili o passaggi segreti da aprire trovando la giusta combinazione. Pronti a partire?

“Io non credo nella magia, sono soltanto un mucchio di stupide superstizioni”

La Strange Brigade è una squadra composta da quattro navigati avventurieri: l’archeologo Archimedes de Quincy, l’esperto di armi Frank Fairburne (ispirato al protagonista di Sniper Elite, Karl), la ex pugile dalle cattive maniere Gracie Braithwaite e Nalangu Rushida, cacciatrice di demoni kenyana (senza contare gli altri personaggi che verranno introdotti attraverso DLC futuri, come Winston Bey, già scaricabile gratuitamente per un periodo limitato). La brigata viene mandata in Egitto per indagare sulla scomparsa della signorina Brownridge, che a sua volta era stata inviata sul posto per evitare che l’archeologo Harbin aprisse la tomba della famigerata strega regina Seteki.

Purtroppo però, i nostri eroi arrivano in ritardo, quando ormai Seteki è stata già risvegliata, riportando con sé dall’oltretomba un esercito di mummie, zombie e mostri assetati di sangue. La storia non è particolarmente articolata o ricca di colpi di scena, ma non è nemmeno un mero contorno alle fasi giocate. All’inizio, durante e alla fine delle nove missioni che compongono la campagna, la trama viene portata avanti attraverso delle piacevoli cutscene. Sia per gli effetti, in stile pellicola anni ’30, sia per la leggerezza dei toni, anche grazie alle simpatiche e volutamente esagerate esclamazioni del narratore esterno, la trama risulta davvero molto godibile e divertente, che la giochiate da soli o in cooperativa online. In ogni livello inoltre, sono sparsi diversi appunti che approfondiscono la storia dei personaggi, delle ambientazioni o della missione che stiamo svolgendo.

I protagonisti invece, non hanno troppo spazio per esprimersi all’interno dell’avventura e, pur essendo caratterizzati molto bene, sia a livello estetico che come background personale, risultano poco significativi nell’economia della trama. In ogni caso, ci sentiamo di promuovere pienamente l’aspetto narrativo che riesce, in maniera eccellente, a svolgere la sua funzione, arricchendo un gameplay già molto vario e catturando l’attenzione dei giocatori dall’inizio alla fine.

Non solo sparatutto

In Strange Brigade alle meccaniche da sparatutto in terza persona (ereditate dal già citato Sniper Elite) sono state affiancate fasi di esplorazione e risoluzione di enigmi ambientali. Ogni livello della Campagna è infatti formato da grandi aree completamente esplorabili, piene di trappole, rompicapo, opzionali e obbligatori, collezionabili e, ovviamente, orde di nemici assetati di sangue. Ogni missione è divisa in più fasi, con nemici sempre più forti e con poteri peculiari, fino ad arrivare al boss di metà missione e al vero e proprio boss finale. L’avventura è perfettamente bilanciata e, alternando sparatorie e fasi di ricerca di passaggi segreti o di interruttori per proseguire, riesce a ridurre sensibilmente la ripetitività delle fasi di shooting.

Pur non essendo particolarmente complessi, gli enigmi sono ben strutturati e risultano molto divertenti da risolvere, sia da soli che in cooperativa. Stesso discorso per l’esplorazione; pur non trovandoci di fronte a mappe da open world, c’è comunque tanto spazio a disposizione e diverse stanze e passaggi segreti da trovare aguzzando la vista. Grazie a questi elementi la Campagna, la cui longevità si attesta sulle dieci ore, guadagna davvero tanto in termini di rigiocabilità.

Anche le fasi di sparatutto comunque hanno diverse chicche da offrire ai giocatori; una di queste è sicuramente la presenza delle trappole, che ci permetteranno di eliminare decine di nemici (con spuntoni che sbucano dal terreno, lame rotanti o lanciafiamme) in una sola volta, ma dal numero di utilizzi limitati. C’è poi da parlare delle armi, che si dividono in arma primaria, secondaria, arma da lancio e potere speciale: nelle armi primarie troviamo fucili, mitra, doppiette e così via, acquistabili con il denaro ottenuto durante l’esplorazione. Stesso discorso per le armi secondarie, come pistole e mitragliette, e armi da lancio, con dinamite, granate e molotov; i poteri invece, sono diversi per ogni personaggio e, una volta accumulata abbastanza energia (ottenibile accumulando uccisioni), ci permetteranno di sferrare micidiali attacchi in grado di eliminare più mostri in un colpo solo.

Esplorando le ambientazioni, potremo imbatterci in alcune rune capaci di donare abilità peculiari alle nostre armi, come congelare o incendiare i nemici, potenziare l’effetto dei colpi alla testa, migliorare il rinculo e così via. Parlando del feeling con le armi abbiamo ritrovato in Strange Brigade proprio quello che ci aspettavamo; più che un sistema estremamente concentrato sul realismo, lo sparatutto di Rebellion offre divertimento immediato, accessibile a tutti i giocatori ma che, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, riesce anche proporre sfide non banali.

L’unione fa la forza

Come abbiamo già sottolineato in apertura, la cooperazione è un elemento fondamentale in Strange Brigade. Il gioco infatti, riesce a dare il meglio di sé quando giocato con amici online (da segnalare, purtroppo, l’assenza del multigiocatore offline a schermo condiviso), sia nella modalità Campagna, che in Orda e Sfida a Punti. In modalità Orda, dovremo resistere a quindici orde di nemici (in maniera analoga a quanto visto in Call of Duty Zombies), sbloccando, con i crediti ottenuti uccidendo nemici, nuovi percorsi e nuove armi. La modalità Sfida a Punti invece, propone dei livelli molto simili a quelli della Campagna, in cui dovremo accumulare punti facendo salire il più possibile il contatore di combo, oltre a tenere conto di altre sfide che, se portate a termine, aumenteranno ulteriormente il nostro punteggio.

Se quindi state cercando un titolo da giocare in compagnia, magari con un gruppo già collaudato di amici, vi consigliamo di prendere seriamente in considerazione l’acquisto. Discorso diverso invece, per quanto riguarda il giocatore singolo. Giocando da soli è sicuramente più facile seguire con attenzione la storia ed esplorare al meglio ogni ambientazione, ma ne consegue un calo di ritmo abbastanza evidente, anche perché la quantità di nemici è inferiore rispetto a quando si gioca in cooperativa. Il problema è facilmente ovviabile, visto che i server fanno il loro dovere in maniera egregia a livello di stabilità e sono anche già abbastanza popolati. Se avevate in mente di prendere questo titolo per giocarlo offline, dovete quindi considerare tutti questi elementi, che di certo non giocano a favore della produzione.

Esploratori di piramidi

Sul comparto grafico del titolo Rebellion non ci sono particolari appunti da fare, se non per quanto riguarda qualche animazione un po’ troppo legnosa. Per il resto l’avventura è piacevole sia sotto il profilo tecnico, grazie a una buona realizzazione generale e un framerate solidissimo, che dal punto di vista stilistico, con una perfetta riproduzione delle atmosfere cinematografiche anni ’30. Il già citato narratore è il tocco di classe che caratterizza la produzione e sarà capace di strapparvi più di un sorriso durante l’avventura. Positivo quindi il giudizio anche a proposito del comparto sonoro. Da segnalare infine, la completa localizzazione dei testi in italiano, cosa non proprio scontata negli ultimi tempi.

Trofeisticamente parlando: un’avventura spensierata

Strange Brigade conta in totale quarantadue trofei, Platino compreso. Raggiungere il massimo riconoscimento sarà tutt’altro che difficile; i trofei sono tutti abbastanza fattibili, legati alla storia, ai collezionabili e a particolari tipi di uccisione, senza contare le tre coppe legate alla modalità Orda e quelle ottenibili giocando in cooperativa. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo all’elenco trofei del gioco, disponibile sul nostro forum.

VERDETTO

Strange Brigade ci ha piacevolmente stupito; non che Rebellion avesse proposto titoli di bassa qualità in passato, ma di sicuro non ci aspettavamo un titolo così divertente. Pur non essendo un tripla A e non offrendo contenuti mai visti prima, il gioco riesce sempre a coinvolgere e divertire, un po' per il gameplay vario e dall'ottimo ritmo, un po' per la peculiarità dell'ambientazione anni '30. Alla base di Strange Brigade c'è però la cooperazione (possibile solo online), se quindi siete intenzionati a giocare questo titolo da soli, allora considerate un voto in meno rispetto a quello assegnato.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.