Street Fighter V – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Capcom Developer: Capcom
Piattaforma: PS4 Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-2 (Online: 1-2) PEGI: 12 Prezzo: 69,99€

Street Fighter è tornato con il quinto capitolo, finalmente un nuovo titolo numerato dopo circa 7 anni dall’uscita di Street Fighter IV. Dopo aver messo mano per ben quattro volte alla versione beta e dopo aver provato vari stress test, CAPCOM riporta il titolo su console in esclusiva PlayStation 4 con nuove meccaniche, nuovi personaggi e un sistema di gioco dalle basi solidissime. Il Re dei picchiaduro saprà restare sul trono o verrà spodestato?

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La strada è nel cuore della lotta

Purtroppo non tutto è oro ciò che luccica, infatti diciamo fin da subito che Street Fighter V arriva nei negozi con delle enormi mancanze, molto di quello che doveva essere presente nel gioco fin dall’uscita, sarà inserito in modo del tutto gratuito nel mese di marzo, ma scopriamo un po’ alla volta cosa contiene il titolo al suo arrivo nei negozi.
Appena entrati nel menù principale vediamo la mancanza della classica modalità Arcade, sostituita da una semplicissima “Storia” che aiuterà i giocatori a capire chi siano i 16 lottatori presenti nel roster, infatti per ogni personaggio ci saranno da un minimo di 2, fino ad un massimo di 4 incontri con un solo round per ogni storia, alternati da filmati in stile fumetto che racconteranno le loro brevi vicende. In realtà questa modalità fa solo da riempimento, perché Capcom ha già annunciato che la vera Storia arriverà nel periodo estivo (questo perché si vuole attendere l’uscita dei 6 personaggi aggiuntivi), portando con sé una campagna sullo stile dei giochi NetherRealm con filmati, dialoghi e molto probabilmente la voglia di distruggere il mondo da parte di Lord Bison.

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Tra le altre modalità presenti nel menù principale troviamo il Versus ed è per questa modalità che Capcom ha deciso di rilasciare sin da ora Street Fighter V, anche se in modo abbastanza incompleto. La modalità Versus per il mondo competitivo è il cuore di tutto gioco, infatti è questa che si usa nei vari tornei e dato che il Capcom Pro Tour è alle porte era necessario far uscire il titolo ora.
Si passa poi alla Sopravvivenza, modalità presente nella versione base di Street Fighter IV, ma poi subito eliminata con l’arrivo del primo DLC. In questa sezione troviamo quattro livelli di difficoltà (Facile, Normale, Difficile ed Inferno) e in ognuno di essi ci saranno a disposizione i nostri 16 combattenti – con ognuno di loro potremo affrontare la scalata che per ogni difficoltà prevede rispettivamente 10, 30, 50 e 100 incontri. Il completamento della sopravvivenza permetterà di sbloccare le varie colorazioni per ogni personaggio, mentre la difficoltà Inferno renderà disponibili vari titoli da esibire nella modalità online.

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E proprio la modalità online è il fiore all’occhiello di questo nuovo Street Fighter V, infatti Capcom ha sfruttato i vari beta test per sistemare la connessione fra i vari giocatori, visto che sul IV era più che disastrosa, creando un sistema online totalmente interno al gioco, non basandosi sugli ID PSN, ma creando nuovi ID appositamente per il gioco e tramite questi sarà possibile creare, invitare e giocare con chiunque possieda la copia del gioco sia in versione PlayStation 4 sia in versione PC, infatti tramite una lista di preferiti sarà possibile aggiungere i vari amici o persone incontrate e invitarli in partite create ad-hoc, vedere le loro statistiche, i replay e sapere quale modalità stanno giocando in quel preciso momento. Nella modalità online troviamo tre sezioni: Partita Classificata, Partita Amichevole e Lounge di combattimento; andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci rendono disponibile, nel prossimo paragrafo.

Mazzate online

In partita Classificata sarà possibile scalare la classifica di giocatori passando per varie leghe che si dividono in Rookie, Bronzo, Argento, Oro e Platino, ogni vittoria ci darà punti, al contrario ogni sconfitta li sottrarrà quindi solo vincendo si attraverseranno le varie leghe, anche se ovviamente un giocatore di livello Rookie non potrà incontrarne uno in lega Argento perché si creerebbe chiaramente uno squilibrio. Vincendo le partite si guadagneranno anche Fight Money, la moneta di gioco che permetterà di acquistare oggetti dal negozio, ma ne parleremo in seguito.

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Se non volete subire la pressione della classifica, dei punti e quant’altro le partite amichevoli sono praticamente identiche a quelle classificate con la sola differenza che vittoria e/o sconfitta non daranno/toglieranno nulla a nessuno dei due lottatori, permettendovi di giocare in totale tranquillità.
Arriviamo poi alla Lounge di combattimento che sostituisce la Battaglia Infinita di Street Fighter IV, in questa modalità sarà possibile creare stanze e giocare in compagnia di amici oppure aspettare che qualche sconosciuto entri. Al momento le stanze sono solo per 2 persone, ma Capcom ha già annunciato che nel mese di marzo, con il primo aggiornamento, arriveranno stanze da 8 giocatori insieme alla modalità spettatore, rendendo il tutto sicuramente più interessante e divertente.

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Purtroppo qui finisce quello che Street Fighter V ha da offrire dal Day1 e non è tutto rosa e fiori. La modalità online per quanto in match funzioni, impiega un’eternità a trovare una partita, la Lounge di Combattimento ha infiniti problemi di connessione e per di più Capcom ha deciso di non punire i ragequit, rendendo così ancora più frustrante ogni match infatti capiterà spesso di incontrare lottatori che pur di non perdere punti, lasciano cadere la connessione facendovi uscire dal match. Fortunatamente gli sviluppatori sono al lavoro per sistemare i vari problemi, dato che il gioco per come è concepito al di fuori dei tornei, si basa quasi esclusivamente sulla modalità online.

Qui manca qualcosa

Arriviamo così a parlare della mancanze del titolo, nel menù principale vediamo la voce “Sfide”, ma è purtroppo oscurata perché queste arriveranno nel mese di marzo portando ben 4 modalità e circa 7000 (settemila!) sfide da completare. Altra opzione oscurata è il negozio che arriverà sempre nel mese di marzo. In questa sezione sarà possibile acquistare tutto ciò che prevede il gioco, sia tramite Fight Money (moneta in game), sia tramite Zenny (moneta reale). I Fight Money si guadagnano completando le due modalità offline, vincendo gli incontri online in partite classificate o salendo di livello. La parte interessante del negozio è che tutti i DLC saranno acquistabili in modo del tutto gratuito sfruttando la moneta in game, oppure se non avete voglia di grindare vi basterà pagare, tramite denaro reale, per sbloccare tutto il necessario.

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È già stato annunciato il prezzo dei singoli personaggi DLC che costeranno 6€ oppure 100.000 Fight Money, completando solo la storia avrete già la somma necessaria per acquistare il primo lottatore.

V per…

Ma perché nonostante le poche modalità e i problemi dell’online Street Fighter V ha venduto comunque tantissimo e rimane sempre seguito? Beh, un picchiaduro può avere tutte le feature di questo mondo, ma quello che rende la saga di Street Fighter eccellente è il gameplay e infatti quello del quinto capitolo è sempre ai massimi livelli. Yoshinori Ono fin dall’annuncio del V, ha sempre specificato che questo capitolo sarà accessibile a tutti, cosa che sfortunatamente non era il IV, le basi sono sempre le medesime, ma ora eseguire una combo risulta nettamente più semplice rispetto al capitolo precedente e sarà anche più difficile sbagliarla viste le ampie finestre che ora si hanno a disposizione, inoltre hanno reso molto più fruibile il gioco con il pad, sicuramente avere un Arcade Stick migliorerà di molto l’esperienza, ma ora anche con il semplice utilizzo del DualShock 4 sarà possibile giocare senza problemi. Altro punto a favore sono le nuove meccaniche di gioco, gli sviluppatori hanno sempre voluto mettere i puntini sulle “i” dicendo che questo non è Street Fighter 5 ma V, e per questo in gioco hanno creato il sistema V – V-Trigger, V-Skill, V-Reversal -.

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Questo sistema diversifica vistosamente ogni lottatore ed è quello che Capcom ha voluto fare sin dall’inizio, non creando più copie di lottatori sempre uguali e con lo stesso stile di lotta (basti vedere l’enorme differenza che c’è ora tra Ryu e Ken), ma ora ogni personaggio ha la sua personalissima V-Skill, utilizzabile in qualsiasi momento e senza limiti e la sua V-Trigger, utilizzabile solo al caricamento massimo della barra V, creando così personaggi unici e tutti con un gameplay diverso, per fare un esempio attivando il V-Skill di F.A.N.G. si lancerà una bolla che avvelena l’avversario, mentre con Ryu si ha la possibilità di eseguire una parry come in Street Fighter 3. Il V-Reversal, praticamente uno spezza combo, sembra al momento poco utilizzato, essendo una meccanica totalmente nuova, meccanica però molto utile che permette di uscire dalla pressione se si è stretti all’angolo, tramite l’utilizzo di una singola barra V.
Sparisce definitivamente anche la barra Ultra e si ritorna ad avere solo una barra per le mosse EX e la Critical Arts, che anche se il suo riempimento è abbastanza veloce, dovrete prendere delle scelte ponderate sul suo utilizzo. Al momento si ha una sola Critical Art per ogni personaggio, ma nulla vieta a Capcom di aggiungerne altre e mettere una scelta prima dell’inizio del match, così come anche per Trigger e Skill.
Una piccola nota a favore va fatta agli sviluppatori che hanno aggiunto, con una patch al Day1, il driver di ZeroLab (sviluppatori dell’ottimo Skullgirl) che permette l’utilizzo di stick e pad PlayStation 3 su console current-gen, tenendo però obbligatoriamente acceso il controller DualShock 4.

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Sotto l’aspetto grafico si è fatto un passo avanti enorme rispetto al precedente capitolo, ci sono da segnalare però alcuni errori grossolani come la compenetrazione poligonale, spesso veramente brutta da vedere, come i capelli di Necalli che attraversano il corpo, la catena di Birdie che entra nel petto o i capelli di Laura che sono praticamente interni alla spalla. Le ombre soffrono di un effetto dithering a primo impatto davvero fastidioso (cosa che nella versione PC non accade), un aliasing settato quasi al minimo e una qualità delle texture generale dei fondali mediocre.
Per dovere di cronaca segnaliamo anche che l’effetto ballonzolante dei seni delle ragazze visto nelle versioni beta nella parte del “Giocatore 2” è stato patchato tranne che per la bella Chun-Li, inoltre lo schiaffo sul sedere nella Critical Arts di R.Mika è comunque censurato, così come anche l’entrata di Cammy.
Infine siamo convinti che con il passare del tempo e si spera per la fine dell’anno, il gioco cambierà radicalmente portando con sè interessanti novità, con la speranza che CAPCOM mantenga le sue promesse tramite i vari aggiornamenti.

Trofeicamente parlando…

Street Fighter V porta con sé 45 trofei platino compreso, saranno sicuramente molto più semplici rispetto al predecessore, ma quelli della modalità online dovrete farli da soli, perché la maggior parte richiedono di giocare in partite classificate, raggiungendo le 300 vittorie (fortunatamente non di fila). Molti si sbloccano solo giocando senza fare pazzie, anche perché essendo un picchiaduro non si richiede chissà cosa. Piccola puntualizzazione i trofei non prevedono le modalità che verranno aggiunte in seguito, quindi volendo potete tranquillamente farne a meno, così come anche l’acquisto di nuovi personaggi.

VERDETTO

Al momento ci sentiamo di consigliare Street Fighter V ai soli fan del titolo, perché allo stato attuale ha veramente poco da offrire e il reparto online è sicuramente da sistemare. Se non avete un amico con cui giocare offline, se non partecipate a tornei o eventi e se non avete il PlayStation Plus, l’unica modalità che vi permetterà di passare qualche ora di divertimento è la sopravvivenza. Il voto al momento si basa sulla fiducia data a CAPCOM sui futuri aggiornamenti, a loro detta gratuiti e sull'ottimo gameplay su cui si basa il gioco, ma non vi nascondiamo una certa delusione...

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.