Super Night Riders – Recensione

Sviluppatore: Neko.works Publisher: Neko.works Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 7,99 € Italiano:

Nei favolosi anni Ottanta la parola videogiochi faceva riferimento perlopiù ai classici cabinati, alimentati a gettoni e affollati di giovani che volevano sfidarsi a Pac-Man, Metal Slug e Out Run, che ai tempi colpì per livello di dettaglio e fluidità e che vede un suo possibile erede in Super Night Riders.

Cuore spezzato

Per chi non lo conoscesse, Out Run è un simulatore di guida arcade pubblicato nel 1986, in cui i giocatori venivano messi al volante di una splendida Ferrari Testarossa Spider (modello che peraltro fu prodotto in un unico pezzo per il compianto Gianni Agnelli) con la richiesta di percorrere strade che potevano andare da tre a sei corsie entro un tempo limite, in un totale di cinque diversi stage. Una delle numerose innovazioni del gioco fu la varietà dello scenario, generato in maniera semi-casuale per dare la sensazione di percorrere davvero delle strade peraltro popolate da svariate automobili pronte a fare da tappo e far scendere a zero il cronometro, il nemico del gioco.

Questa premessa è necessaria per introdurvi a Super Night Riders, titolo sviluppato da neko.works che punta a essere un tributo a Out Run, mettendoci nei panni di Alice, una bella e talentuosa motociclista – o motocicletta, se seguite la traduzione italiana sullo store – denominata Red Rider e dedita alle corse. Perché corra o da quanto corra non è dato saperlo, dato che non ci saranno filmati introduttivi o accenni di trama a introdurre il giocatore in uno dei menu più tristi e scarni che si possano trovare su PlayStation 4 e da cui sarà possibile accedere alle due modalità di gioco principali, a una pagina riassuntiva dei trofei e a una leaderboard per controllare i punteggi dei giocatori di tutto il mondo.

Scegli Classico o Alternativo?

Inconsapevoli di cosa ci aspetta decidiamo di scegliere tra una delle due possibilità per lanciarci in pista, ossia Courses e Race. Scegliamo la seconda, immaginando che si possa trattare di una sorta di corsa a giri in cui dovremo agguantare la prima posizione, scoprendo però l’amara verità. Proprio come Out Run, anche Super Night Rider è un gioco a checkpoint in cui il giocatore dovrà tentare di raggiungere i cancelli per ricaricare il proprio timer prima che lo stesso arrivi a zero, però a differenza del titolo SEGA i fondali, lunghi probabilmente qualche metro virtuale, sono stati bellamente copiati e incollati a ripetizione per creare le sei diverse ambientazioni di gioco. Una legenda a inizio partita ci svelerà i semplici comandi di gioco: la levetta sinistra sarà dedicata alle sterzate e i grilletti ad acceleratore e all’inutile se non addirittura dannoso freno, che potremo premere per schivare piloti rivali o per evitare di sbandare a bordo strada, determinando però probabilmente la nostra sconfitta.

La semplice meccanica di gioco sarà sempre uguale,  con un totale di sei giri da completare durante i quali si alterneranno le varie fasi della giornata, passando dal mattino alla notte per tornare poi nuovamente al mattino. A livello grafico la variazione starà tutta nel colore del fondale e nelle eventuali luci di posizione degli altri motociclisti su pista, ostacoli piazzati per farci perdere tempo prezioso. Parlando di grafica è bene anche indicare due diversi livelli, ossia quello classico che ricalcherà lo stile retrò dei cabinati e quello super, che lascia in bocca il sapore di essere tornati a giocare sulla nostra cara PS1.

Corso di corsa

Delusi e amareggiati da una modalità che di gara ha ben poco, proviamo a lanciarci in quelli che vengono chiamati Courses, scoprendo così l’amara sorpresa: la modalità altro non è che un copia e incolla delle gare, con la differenza che i livelli si alterneranno durante il giorno. La gara iniziata di giorno in città passerà nel deserto al tramonto e nella foresta di notte e così via per un totale di sei diverse (si fa per dire) possibilità e una terribile sfida finale con trentasei tratti di strada da percorrere tutti assieme. In tutta questa infinita tristezza ci siamo infatti dimenticati di accennare a un piccolo particolare: oltre ad avere un sistema di controllo per cui più che una moto sembra di guidare un bidet con le rotelle, ogni minimo errore o uscita di pista, per non parlare degli scontri con gli altri motociclisti, causerà una perdita di tempo irrecuperabile che porterà quasi a un game over prematuro.

In più, la già accennata beffa nella beffa: un motociclista in avvicinamento alla curva, pensate di frenare? Sbagliato, se lo farete perderete così tanto tempo da non riuscire a raggiungere il checkpoint, dunque l’unica vostra possibilità sarà andare a gas spalancato sperando di non cozzare con nessuno degli avversari presenti in pista. Se tutto ciò non fosse sufficiente a deprimervi, sappiate che gli avversari non saranno posizionati casualmente né si muoveranno mai. Se ripeterete la stessa pista per dieci volte, troverete i rivali sempre posizionati nelle stesse posizioni.

Si salvi chi può

Abbiamo cercato in tutti i modi di trovare qualche pregio all’interno di Super Night Riders, ma non ci siamo riusciti. Giocare livelli come quello cittadino in notturna oppure l’intero Stage 6, con un effetto petali di ciliegio in costante caduta, sono un vero attentato alle retine, senza contare che lo scorrimento seppur fluido dei fondali stancherà terribilmente gli occhi a causa anche della scelta di introdurre il tramonto, lasciando le moto senza luci e dunque difficilissime da distinguere.

L’unica nota piacevole del gioco è la colonna sonora trance in grado di stare al ritmo della corsa e di rimanere in testa per qualche ora grazie a sonorità azzeccate, anche se alla lunga si potrà notare come tutte le tracce si somigliano tra loro per stile e melodia. In ogni caso è davvero troppo poco per riuscire a risollevare le sorti di un gioco che, quanto meno, durerà un paio d’ore in totali, se sarete così diligenti da sbloccare tutti i trofei del gioco, forse unica vera attrattiva per riuscire a resistere più di una decina di minuti in sella con Alice.

Trofeisticamente parlando: ragazza platinata

Pur trattandosi di un giochino super basilare, Super Night Riders offre un elenco trofei dotato tra le altre cose anche di un Platino. Un paio d’ore dovrebbero essere sufficienti per sbloccare tutte le coppe, come vi sveliamo nella nostra dettagliatissima guida, dato che la maggior parte richiederanno di completare sfide o gare. Terminare tutte i Courses da 1 a 6 contemporaneamente però potrebbe costarvi qualche diottria, sappiatelo.

VERDETTO

Senza troppo girarci attorno, Super Night Riders è uno dei peggiori titoli di corse sbarcati su PlayStation 4, con due sole modalità di gioco peraltro identiche tra loro e una grafica che in entrambe le sue versioni è semplicemente imbarazzante. Se a questo aggiungiamo che all'interno del gioco, la cui longevità non supererà le 3 ore (sempre che non vi arrenderete prima alla noia), non ci saranno bonus oppure oggetti da sbloccare e che l'unica possibilità lasciata ai giocatori sarà quella di ripetere più e più volte le terribili piste spacca-retine ideate dal team di Neko.works, allora avete il quadro di un titolo che non ha davvero nessun aspetto positivo se non una colonna sonora tutto sommato accettabile. Se serbate un bel ricordo del caro, vecchio Out Run vi suggeriamo di non rovinarlo con questo terribile racing game la cui unica vera attrattiva potrebbero essere i trofei (forse).

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.