Sword Art Online: Alicization Lycoris – Recensione

Sviluppatore: Aquria Publisher: Bandai Namco Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 12 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Chi di noi non ha mai sognato di trovarsi immerso all’interno di un videogioco? Questa deve essere stata la scintilla che ha fatto scattare la creatività del maestro Reki Kawahara durante la stesura del primo capitolo di Sword Art Online. Storie avvincenti, personaggi carismatici e trasposizioni videoludiche più o meno riuscite hanno permesso a questo marchio di fare breccia nel cuore dei fan di tutto il mondo i quali, a distanza di tempo, si esaltano ancora per le avventure di Kirito. Con la nuova serie Alicization rilasciata appena una manciata di anni fa, era quindi logico attendere la risposta dei ragazzi di Aquria che, come avviene ormai dal lontano 2013, non è tardata ad arrivare.

Dopo uno sviluppo piuttosto travagliato, soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19, Sword Art Online: Alicization Lycoris è sbarcato sugli scaffali con il pesante compito di rivoluzionare una serie fin troppo legata alle sue meccaniche da JRPG di vecchia scuola. Cercando di rinnovare il proprio combat system action e riproponendo molte dinamiche tipiche dei dating sim più blasonati, il nuovo capitolo ha però finito per mostrare il fianco sotto l’aspetto tecnico. Proprio per questo abbiamo voluto aspettare il primo grande aggiornamento (rilasciato una settimana dopo il lancio) per poter dare una valutazione più obiettiva sul lavoro svolto da Aquria. Mettetevi comodi e preparatevi a entrare in un nuovo mondo virtuale… l’Underworld.

Sword Art Online Alicization Lycoris

Storia originale o fedele alla serie?

Se siete assidui frequentatori dei videogiochi dedicati allo spadaccino nero e alla sua combriccola di eroi, saprete senz’altro che le vicende narrate si sono sempre distanziate dalla controparte fumettistica, proponendo storie originali o semplicemente arricchite da qualche aggiunta inedita. Questa volta la strada intrapresa dagli sviluppatori per Sword Art Online: Alicization Lycoris è stata diversa. Durante il primo capitolo, che fungerà da vero e proprio tutorial, rivivremo fedelmente le avventure raccontate dall’opera di Kawahara partendo dall’abbattimento dell’albero demoniaco da parte di Eugeo, fino ad arrivare alla dipartita dell’Amministratrice. Gli eventi nel mondo reale non verranno presi in considerazione, ma quelli all’interno dell’Underworld, il nuovo misterioso VRMMO, verranno raccontati in maniera fedele ma soprattutto mantenendo la qualità narrativa tipica della serie. Durante le fasi finali del combattimento con Quinella, il destino di un personaggio in particolare subirà però un brusco cambiamento, permettendo così alla narrazione di imboccare una nuova strada per raccontare vicende inedite.

Dal secondo capitolo in poi infatti Kirito e i suoi amici si troveranno a dover porre rimedio ai disastri compiuti dall’Amministratrice. Tra nuove minacce e pericolose profezie, il nostro gruppo dovrà affrontare anche numerosi contrasti interni dettati dalla rigidità dell’Indice dei Tabù, una serie di regole ferree a cui i personaggi del mondo di gioco devono sottostare. Dovremo quindi decidere se sostenere la giovane Alice Zuberg, dal forte spirito eroico e disciplinato, oppure la letale Medina.

Sword Art Online Alicization Lycoris

La rampolla della casa Orthinanos è dotata di un particolare potere capace di ammaliare gli Sperduti di Vector (facendone dei veri e propri soldatini) ed è disposta a qualunque cosa pur di riabilitare il nome della sua famiglia. Saranno molti quindi i momenti in cui questi due schieramenti verranno a collidere e toccherà a noi, tramite un semplice sistema a scelta multipla, decidere da che parte schierarci. In fin dei conti sono proprio i personaggi, e il loro design, la componente narrativa che più ci ha convinto.

La continua oscillazione tra l’opera originale e la nuova trama non ci ha però soddisfatto appieno, soprattutto a causa dei repentini cambi di ritmo e di una qualità narrativa fin troppo altalenante. La narrazione del prologo si è dimostrata infatti, per ovvie ragioni, nettamente superiore rispetto ai capitoli finali i quali, nonostante alcuni interessanti colpi di scena, non hanno saputo migliorare il sentimento di piattezza percepito per gran parte della sessantina di ore necessarie a completare la campagna principale. Anche le varie scenette caratteristiche della componente “social” del titolo, riviste nella loro meccanica, ci sono parse molto sottotono rispetto al passato. Deludenti anche le numerose, e noiosissime, attività secondarie. Tra missioni di caccia, di raccolta e fetch quest varie, nessuna secondaria aggiungerà qualche interessante retroscena al quadro complessivo e, se non fosse per un banale discorso di livellamento, meriterebbero pure di essere ignorate.

Un combat system complesso al punto giusto

Se la componente narrativa non ha saputo mostrare le unghie, il combat system messo in piedi dai ragazzi di Aquria è probabilmente la parte meglio riuscita all’interno di Sword Art Online: Alicization Lycoris. Al di là dell’enorme mole di abilità, classi e personalizzazioni, i combattimenti sono stati resi ancora più complessi e tecnici rispetto al passato, abbandonando soprattutto quell’idea di button smashing che i vecchi sistemi potevano suggerire ai giocatori più in erba. Oltre alla possibilità di cambiare personaggio liberamente durante la battaglia, in Alicization Lycoris è possibile attivare una sorta di visuale tattica e selezionare una delle strategie (i Record) assegnate ai singoli personaggi per guidarli mossa dopo mossa. Questo nuovo capitolo cerca così di avvicinarsi il più possibile a una componente ruolistica che renderà felici tutti gli amanti del genere. La facilità con cui si possono incatenare le varie abilità, penalizzate purtroppo da un comparto tecnico imbarazzante, rende inoltre il sistema di combattimento perfettamente adatto a chi cerca un’esperienza rilassante e spettacolare al punto giusto.

Sword Art Online Alicization Lycoris

Tramite il menù principale, potremo accedere a un vasto sistema di personalizzazione e di crescita del personaggio; utile per plasmare la squadra a seconda del proprio stile di gioco. Raggiungendo particolari obiettivi, o brandendo determinate armi, avremo accesso a nuovi rami di abilità attive e passive, sbloccabili utilizzando gli omonimi punti ottenibili grazie al semplice level up o dal completamento di particolari incarichi. La componente più interessante riguarda però i Record. Questa meccanica che ricorda vagamente i blueprint presenti nell’Unreal Engine permette di programmare dettagliatamente il comportamento dei personaggi a seconda della situazione. Come se non bastasse, queste tattiche selezionabili con L1 evolveranno autonomamente in base all’utilizzo che ne faremo.

La profonda personalizzazione delle tattiche di combattimento viene sostenuta anche da un sistema di creazione del personaggio ricco di possibilità e stravaganze. Creare il nostro personale avatar, che non andrà a sostituire (purtroppo) Kirito durante i filmati, garantisce inoltre alcuni vantaggi sotto l’aspetto del multiplayer. Una volta terminato il prologo e sbloccata la componente online, avremo la possibilità di formare squadre con i nostri amici e lanciarci nel completamento delle missioni più complesse, in primis i raid. Utilizzare un avatar originale inoltre permetterà di guadagnare risorse anche a console spenta. Il nostro alter ego infatti potrà essere reclutato da altri giocatori e, se completerà delle missioni, riceverà parte del bottino e dei punti esperienza. Purtroppo però l’intero sistema ci è parso ancora piuttosto grezzo e non ci ha permesso di prendere parte a numerose sessioni. Date quindi le poche ore di provato, non ci sbilanceremo troppo nella valutazione di questo aspetto.

Sword Art Online Alicization Lycoris

Che siate online oppure offline, capirete anche voi ben presto che in Sword Art Online: Alicization Lycoris avrete bisogno di un party completo. Gli sviluppatori infatti non sono stati capaci di bilanciare a dovere gli scontri e perciò abbiamo dovuto sempre contare su altri tre personaggi giocanti. Affrontare l’Underworld in solitaria non sarà del tutto impossibile, ma l’eccessiva lunghezza degli scontri scoraggerebbe anche il giocatore più determinato. Di difficile valutazione anche il sistema di duello messo in piedi per rendere gli scontri il più cinematografici possibile. Durante questi 1v1, sfruttando una visuale leggermente spostata, bisognerà incatenare una serie pressoché perfetta di parate e schivate; solo così riusciremo a rompere la guardia nemica e infliggere danno. Purtroppo però si potrà “rompere il gioco” utilizzando nel momento giusto (non ve lo diciamo apposta) le arti finali. In questo modo riuscirete a infliggere un quantitativo enorme di danni anche ai nemici più ostici, boss inclusi.

Un comparto tecnico imbarazzante

Abbiamo volutamente aspettato a buttare giù la recensione di Alicization Lycoris. I primi giorni successivi il rilascio infatti il gioco era praticamente ingiocabile, con continui cali di frame e freeze vari. Fortunatamente, la nostra pazienza è stata ripagata e dopo poco meno di una settimana era già disponibile una corposa patch correttiva che, in teoria, avrebbe dovuto limitare i problemi riscontrati nei primi giorni post-lancio. Dobbiamo ammettere che la situazione è leggermente migliorata, ma non al punto da promuovere a pieni voti un comparto tecnico imbarazzante sotto diversi punti di vista. Le premesse d’altronde non erano delle migliori se consideriamo i continui rinvii, non ultimo quello dovuto all’emergenza sanitaria. Il titolo targato Aquria fatica però ancora a mantenere un frame rate stabile anche nelle fasi meno concitate, non nasconde un eccessivo stuttering dei personaggi e non ha vergogna nel mostrare scarse risoluzioni nei dettagli e compenetrazioni poligonali varie.

Il passo avanti dal punto di vista tecnico rispetto all’ottimo Fatal Bullet è evidentissimo, grazie alle sue aree più vaste, vive e ricche di dettagli. Purtroppo quello che sulla carta doveva essere il videogioco migliore su Sword Art Online: Alicization Lycoris si è poi rivelato quello più ingiocabile e problematico, difetti che una storyline mediocre non può certamente tamponare. Alcune scelte insensate poi, come la possibilità di giocare il tutto in prima persona, non fanno altro che affondare una produzione che, sulla carta, aveva tutte le possibilità di far bene. Probabilmente l’eccessiva fretta nell’uscire ha impedito agli sviluppatori di limare tutte le magagne, finendo per rilasciare sul mercato un titolo che non si differenzia molto da una versione beta (per non dire alpha).

Sword Art Online Alicization Lycoris

In tutto questo torpore, un briciolo di luce ce la regalano però i colorati filmati di gioco, l’ottimo comparto audio e la soundtrack proposta. Le scene più importanti vengono riprodotte usando clip animate direttamente dai produttori della serie, riuscendo così a riproporre su console casalinga le emozioni che solo l’opera originale riesce a dare. Alicization Lycoris presenta come al solito un ottimo doppiaggio giapponese coadiuvato da una buona localizzazione in lingua italiana; tutto quello che serve per godersi l’altalenante comparto narrativo e per rendersi conto dell’enorme possibilità sprecata. Siamo sicuri che i ragazzi di Aquria cercheranno di mettere una pezza con gli aggiornamenti futuri, ma non sarà però troppo tardi?

Trofeisticamente parlando: il solito Sword Art Online

Da un punto di vista trofeistico, Sword Art Online: Alicization Lycoris offre su per giù gli stessi obiettivi proposti nei capitoli precedenti. Come emerge dall’elenco già disponibile sul nostro forum, oltre alle due run, bisognerà portare al massimo l’affinità con tutti i personaggi giocabili. Per comodità vi consigliamo quindi di dividerli e concentrarvi su una metà durante il primo walkthrough e terminare i rimanenti trofei con il secondo. Le oltre sessanta ore necessarie per completare la campagna non aiutano di certo a rendere il tutto più rapido e indolore, ma se siete amanti della serie (malgrado gli enormi difetti) siamo sicuri che riuscirete pure a divertirvi.

VERDETTO

Sword Art Online: Alicization Lycoris rappresenta il primo vero passo falso fatto dai ragazzi di Aquaria. Dopo titoli che tra alti e bassi riuscivano comunque a fare il loro lavoro, questo studio nipponico ha rilasciato sul mercato un prodotto acerbo sotto quasi ogni punto di vista. Tra scelte narrative poco convincenti e problemi tecnici al limite del ridicolo, l’ultima incarnazione di Kirito su console riesce a raggiungere la sufficienza solo grazie a un combat system complesso al punto giusto e ricco di possibilità. La serie si meritava ben altro trattamento, ma per il momento non ci rimane altro che sperare che i futuri aggiornamenti mettano una pezza a tutte queste problematiche.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!