Correva l’anno 2015 quando i ragazzi di Ronimo Games, un piccolo studio di sviluppo fondato da ex-studenti della Utrecht School of the Arts, rilasciavano su Wii U il secondo capitolo di Swords & Soldiers. L’interessante side-scrolling in 2D non abbandonò però mai i confini della console Nintendo, lasciando soprattutto i possessori di PlayStation delusi e rammaricati. Questo strategico in tempo reale proponeva una formula piuttosto originale, sostituendo i lunghi e tediosi scontri tipici del genere con battaglie veloci e dinamiche.
A distanza di tre anni, Swords & Soldiers 2 è però alla fine approdato sull’ammiraglia Sony con la versione Shawarmageddon. Rispetto al titolo originale, questa edizione va a colmare una delle principali lacune che erano emerse in passato: la mancanza del comparto online. Grazie a ciò, l’offerta proposta riesce così a essere più sostanziosa, andando a proporre un’interessante alternativa alla campagna principale. Accanto a tutto ciò trova anche posto una modalità split screen, utile per affrontare un amico in avvincenti combattimenti in locale. Insomma, questo interessante strategico sembra avere molte frecce al proprio arco. Sarà veramente così?
A spasso con i vichinghi
A differenza del primo capitolo, in Swords & Soldiers 2: Shawarmageddon prenderemo possesso di un unico esercito guidato dal carismatico Redbeard. L’obiettivo sarà semplice: utilizzare il vostro esercito per recuperare la sacra pecora dalle grinfie nemiche! Andando avanti con la campagna principale assisteremo alla crescita della nostra armata che si arricchirà di demoni, persiani e di altri tipi di unità ispirate ai mondi più fantasy. Durante il completamento dei circa trenta livelli disponibili, lo stile cartoonesco e la freschezza delle linee di dialogo contribuiranno a rendere l’esperienza rilassante e divertente, elevando così l’aspetto artistico a livelli ben superiori alla media. I modelli disegnati a mano in alta definizione saranno solo la ciliegina sulla torta.
Ma come funziona esattamente Swords & Soldiers 2? Nulla di più semplice. Agli estremi del lineare campo di battaglia troveranno posto le roccaforti delle due fazioni in gioco. Tramite la raccolta di risorse (oro e mana) i giocatori potranno evocare unità, costruire edifici e lanciare potenti incantesimi. L’obiettivo sarà quindi quello di utilizzare la vostra armata per distruggere la base nemica. Per rendere più facile il raggiungimento della vittoria, i ragazzi di Ronimo Games hanno deciso di aggiungere la possibilità di creare dei “campioni” dall’immenso potere distruttivo. Queste unità speciali, molte delle quali figlie di diverse mitologie antiche, saranno dotate di particolari abilità capaci da sole di ribaltare completamente l’esito di uno scontro. Conoscere le vostre unità e le loro debolezze sarà il principale ago della bilancia tra vittoria e sconfitta.
Gran parte della storyline principale, completabile in non più di una decina di ore, finirà però per causare diversi grattacapi, principalmente per colpa di alcune impennate sul fronte della difficoltà. Accanto ad alcune missioni che si completeranno letteralmente da sole, vi imbatterete in alcuni scenari aperti in cui avrete totale libertà d’azione. In questi sarà necessario fare affidamento sulle proprie capacità dato che il più piccolo errore potrà farvi perdere terreno. Oltre agli obiettivi relativi al singolo scontro, sarà possibile completare anche una serie di incarichi ben più complessi concernenti il tempo impiegato, il mancato utilizzo di incantesimi o la raccolta di risorse. Se deciderete quindi di concentrarvi sulle missioni aggiuntive, preparatevi a giocare e rigiocare i vari scenari diverse decine di volte. Ottenere tutte le medaglie non sarà affatto una cosa semplice.
Velocità e dinamismo
Rispetto ad altri esponenti del genere, in Swords & Soldiers 2: Shawarmageddon gli sviluppatori hanno voluto puntare su scontri più veloci e dinamici. Dimenticatevi quindi le lunghe sessioni solo per avanzare di poche decine di metri, perché qui tutto si risolverà in pochissimo tempo. La velocità d’azione verrà ottimamente supportata dall’eccellente sistema di controllo che permetterà, in maniera rapida e intuitiva, di avere il totale controllo sul campo di battaglia e sulle risorse. Utilizzando il trigger sinistro infatti si potrà accedere velocemente al menù dedicato alle diverse unità che, una volta “studiate” nella roccaforte, potranno essere evocate sul campo di battaglia. Create le nostre truppe, queste procederanno diritte verso la base nemica andando a fronteggiare tutte le minacce che si troveranno di fronte.
Il trigger sinistro invece darà accesso ai vari incantesimi che, al posto dell’oro, necessiteranno del mana per essere lanciati. Scordatevi però di affidarvi esclusivamente ai poteri divini poiché il loro elevato costo ne limiterà di molto l’utilizzo. Sporadicamente sul campo di battaglia saranno disponibili degli anacronistici accumuli di risorse che dovranno essere velocemente raccolti da alcune nostre unità. Questi garantiranno, a seconda della tipologia, un cospicuo quantitativo di oro, di mana e, in alcuni casi, di unità armate. Sarà possibile anche fare affidamento su alcune tipologie di edifici che, una volta costruiti e presidiati, potranno fornire particolari bonus alla nostra causa. Come avete avuto modo di vedere, quindi, le possibilità offerte non saranno infinite e ciò vi costringerà a padroneggiarle con accuratezza cercando di curare con attenzione sia la fase di accumulo delle risorse, sia quella dedicata alla creazione delle unità.
Come abbiamo accennato nell’introduzione della recensione, l’edizione Shawarmageddon aggiunge un’interessante componente multiplayer online a questo secondo capitolo. Durante la nostra prova abbiamo potuto constatare che i server funzionano a dovere garantendo una più che sufficiente stabilità alle singole partite. Purtroppo però rimaniamo abbastanza dubbiosi sulla velocità del matchmaking che, per quanto alcune volte sia stato pressoché immediato, dipende fin troppo dal numero di utenti connessi. Una nota di merito tutt’altro che scontata va riconosciuta infine al multiplayer locale, che consente a due amici di competere tra di loro sulla stessa console. L’unica condizione? Avere un secondo controller!
Se dal punto di vista del gameplay il titolo riesce a convincere, è solo con l’analisi del suo aspetto artistico che si è in grado veramente di comprendere la qualità della produzione. I modelli cartooneschi, l’effettistica minimale ma d’effetto e la stabilità generale contribuiscono a elevare questo titolo a vera e propria opera d’arte. Un’opera d’arte che però riesce a essere divertente e spensierata grazie all’ottima gestione dei dialoghi che, malgrado l’utilizzo di un inglese non proprio immediato, riesce comunque a coinvolgere a dovere anche il giocatore più apatico. Come ultima cosa, ma non meno importante, dobbiamo elogiare l’ottima soundtrack originale proposta, capace da sola di legare il tutto perfettamente, contribuendo così a migliorarne notevolmente l’impatto generale e artistico. Considerando infine che non ci troviamo di fronte a un gioco tripla A e valutando il prezzo aggressivo a cui viene proposto, fossimo in voi daremmo ben più di qualche possibilità a questo titolo. Merita veramente!
Trofeisticamente parlando: il vichingo, la capra e il kebabbaro
Se deciderete di intraprendere la caccia al 100%, perché purtroppo il Platino non è presente, preparatevi a una relazione di amore e odio con Swords & Soldiers 2: Shawarmageddon. La maggior parte degli obiettivi, infatti, come potete notare anche voi dall’elenco già disponibile sul nostro forum, sarà tutt’altro che impossibile. Il problema principale è costituito solamente da quello dedicato alla raccolta di tutte le medaglie nella campagna principale. Alcune di queste richiederanno un livello di abilità piuttosto alto, oltre che la conoscenza totale della strategia nemica e del territorio. Se, malgrado le premesse, deciderete comunque di intraprendere la sfida, preparatevi a ore e ore di try and repeat. La vostra pazienza sarà messa a dura prova.
