Tetris Effect – Recensione

Sviluppatore: Monstars Inc., Resonair Publisher: Enhance Piattaforma: PS4 Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 € Italiano:

E’ difficile, al giorno d’oggi, essere sempre al centro del panorama videoludico, in un mondo estremamente selettivo e sempre alla ricerca della perfezione. Da una parte viene l’importanza di essere tecnologicamente all’avanguardia, dall’altra è avere salde fondamenta su cui poter erigere una propria personalità. In pochi sono riusciti a farsi spazio in questo teatro infernale e a rimanere al centro dell’attenzione per anni o addirittura generazioni. Il protagonista del momento è Tetris, uno dei pilastri portanti della cultura videoludica internazionale, che sembra essere tornato pimpante e più in forma che mai su PlayStation 4 con il nome di Tetris Effect. Questa nuova veste inedita, sfornata dalla mente del creatore di Rez, Tetsuya Mizuguchi, e pubblicata dall’azienda americana Enhance, è una delizia per gli occhi e per la mente.

Viaggio back-to-back

La storia di Tetris è un classico da raccontare e da tramandare da generazione in generazione. Creato nel 1984 dal programmatore russo Aleksej Leonidovič Pažitnov, questo curioso gioco ha fatto breccia nel cuore di tutti i giocatori, dapprima nell’allora Unione Sovietica fino a raggiungere ogni angolo della Terra. La modalità di gioco consiste nel sistemare le diverse forme di tetramini, figura con quattro quadrati interconnessi tra loro, ruotandoli in maniera più consona possibile in modo da incolonnarli e creare una linea orizzontale all’interno di un quadro delimitato in larghezza e in altezza.

Una volta che una o più linee vengono generate, esse verranno eliminate, scomparendo dal quadro e dalla nostra vista. Tetris, con la sua logica e il suo ragionamento, ha definito un nuovo modo di pensare, concentrarsi e risolvere problemi, portando a identificare una patologia fisiologica con il suo nome: l’effetto Tetris. A distanza di trentaquattro anni, Tetris Effect non è più solo una malattia, ma anche il titolo del nuovo capitolo disponibile per PlayStation 4 e mette a disposizione due grandi modalità: Journey e Effect, da cui ne viene tratto il nome.

La modalità Journey è un viaggio snodato attraverso ventisette livelli unici, raggruppati in sette diverse aree. Si tratta di un percorso a tappe itinerante dove visiteremo vari mondi con caratteristiche esclusive, in grado di mostrare tutte le possibili sfaccettature in una coinvolgente combinazione di design e suoni mai visti prima. La possiamo considerare una sorta di modalità storia, anche se non esiste una trama, in cui prenderemo coscienza delle caratteristiche e dei comandi di gioco, in un progressivo aumento della difficoltà e della velocità di caduta dei tetramini.

La seconda modalità, Effect, è una raccolta di generi divisa per tipologie di gioco: Classico, Relax, Focus e Amante del rischio. Ognuna di queste categorie comporta uno stile di gioco differente, come è facilmente intuibile dai vari titoli, in cui potremo sfidare i nostri vecchi record e scalare le classifiche mondiali. La categoria Classico raccoglie tutte le esperienze ampiamente viste nel corso dei vari anni, tra cui la più famosa modalità Maratona, che consiste nel fare quanti più punti possibile eliminando centocinquanta linee, e Sprint, in cui bisogna eliminare quaranta linee nel minor tempo possibile. La categoria Relax mette a disposizione esperienze senza rischio di game over, di cui fanno parte la Maratona relax, la Partita veloce e le playlist a tema a seconda del design dei mondi disponibili.

La categoria Focus è centrata su particolari tipi di sfide mirate, come All clear, che consiste nell’eliminare completamente il quadro, Combo, dove è necessario effettuare più eliminazioni di seguito possibile, e Bersaglio, in cui dovremo eliminare specifici blocchi selezionati. Per ultimo, la modalità Amante del rischio offre sfide particolari e casuali, dove potremo affrontare le sfide Purificazione, simile alla già indicata bersaglio, Countdown, dove sarà possibile eliminare le linee solo con i pezzi lunghi, e il più enigmatico Mistero, dove effetti completamente casuali proveranno a ostacolarci. Tirando le somme, non manca proprio nulla a Tetris Effect per farci divertire, in qualunque modo noi vorremo giocare.

Visione d’insieme

Il gameplay di Tetris Effect è rimasto fedele e sostanzialmente invariato rispetto al suo antichissimo antenato. L’aggiunta inedita presente a partire da questo capitolo è la Zone Mode. Questa nuova, sconvolgente meccanica permette di bloccare il tempo di gioco per rifiatare nei momenti di crisi e aggiunge la clamorosa possibilità di creare dei tetris con più di quattro righe alla volta, fino a un massimo di venti righe. Un rimodernamento adatto a chi ha voglia di provare nuove sfide e provare davvero a infilare tetramini a forma “I” a ripetizione uno dietro l’altro fino al completamento di potenzialmente tutto il quadro e far apparire l’agognata scritta “PERFECTRIS”, dedicata a chi copre 18-19 linee, o puntare direttamente all’impossibile “ULTIMATRIS”, per coloro che riescono nell’impresa di eliminare tutte e venti le righe in una volta sola.

Incastro perfetto

Tetris Effect è geniale su tutti i punti di vista e in prima posizione c’è sicuramente da premiare la cura grafica, minuziosa e ricercata, con un suono perfetto, spaziando dalle musiche martellanti fino ad arrivare ai pazzeschi effetti sonori sincronizzati con il movimento. Nel suo complesso, il design tecnico è assolutamente di gran lunga sopra ogni media.

Focalizziamoci dapprima sulla grafica; un Tetris così non si era mai visto. Mai. Colori accesissimi, effetti grafici potenti e pulsanti, dettagli precisi e fulminanti. Ogni pezzo è a suo posto e questo ne fa un vanto. Non c’è nulla fuori posto. Se dobbiamo trovare una nota negativa, seppur piccola, possiamo fare riferimento alla troppa pressione visiva per quanto riguarda alcuni livelli di gioco; la presenza di questi effetti decisamente aggressivi potrebbe dare una lieve sensazione di nausea dopo aver passato alcuni minuti davanti allo schermo.

Il sonoro, come abbiamo detto, è anch’esso più che perfetto. Musiche sempre nuove, che cambiano da livello a livello, e ti fanno ballare ogni volta che si preme un tasto, che sia direzionale o che sia un bottone per far girare i tetramini. Il fattore ancora più appagante, sempre riguardo le musiche, è che non sono mai ripetitive. Non è sempre lo stesso noioso motivetto che gira minuto dopo minuto, come il classico e mai banale Korobeiniki, ma si tratta di una lenta scoperta man mano che si eliminano le linee. A poco a poco, si sente sempre una melodia in più, fino ad arrivare al tema musicale nella sua forma finale. E nel momento in cui ci si comincia ad abituare alla canzone, questa cambia improvvisamente, cominciando da capo con una traccia completamente differente. Trucco effettivamente realizzato in maniera ottimale per tenere sempre attivo e pronto il giocatore.

L’asso della manica di questo maestoso gioco è la compatibilità con PlayStation VR, una novità in tutto e per tutto. Giocare con il visore è una grandissima emozione; avere lì di fronte i tetramini con tutta la scenografia attorno è una miscela di sensazioni che solo chi indossa il visore può provare. Sostanzialmente indescrivibile e degnamente realizzato in ogni singolo dettaglio, come tutto il resto.

Trofeisticamente parlando: maestro di Tetris

Il Tetris riscopre, dopo anni dalla sua ultima apparizione su piattaforme PlayStation, una lista trofei degna di questo nome. E questa volta ha anche un Platino. Impossibile, almeno per i normodotati. La lista trofei di Tetris Effect propone quarantatré scintillanti coppe, divise in ventisei bronzi, tredici argenti e tre ori, più il già nominato Platino. Gli obiettivi sono pesati in modo quasi perfettamente bilanciato per ogni tipologia di giocatore. Ce n’è per tutti i gusti, infatti troviamo quelli semplici, accessibili per tutti e facili da raggiungere; quelli difficili, per i giocatori più incalliti; quelli lunghi, in cui è necessario spendere parecchie ore di gioco per ottenerli; quelli in cui è necessario un elevato fattore C, dove l’ottenimento è solo questione di fortuna; infine, quelli dedicati solo ai più esperti, dove bisogna essere un tetrinomane provetto per riuscire nell’impresa e ottenere il più brillante dei trofei.

VERDETTO

Tetris risorge dalle sue ceneri sempre, anche a distanza di molti anni. La nuova veste grafica gli dona un nuovo splendore, portandolo ai vertici di una categoria non più di moda come i puzzle game. Il design, sotto la direzione di Tetsuya Mizuguchi, sfoggia bagliori da qualsiasi spiraglio e si intravedono solo lati positivi nella sua completezza. Ottima realizzazione vanta anche la compatibilità con la realtà virtuale, inserendo un capostipite della storia dei videogiochi in un universo di tecnologie non ancora esplorate.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.