The Liar Princess and the Blind Prince – Recensione

Sviluppatore: Nippon Ichi Software Publisher: NIS America Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Tutte le fiabe cominciano così: c’era una volta… momento momento, non fate confusione, non siete stati reindirizzati su qualche strano sito, vi trovate ancora su PlayStationBit e state leggendo la recensione di The Liar Princess and the Blind Prince. Nippon Ichi Software ci ha abituato a giochi di ruolo, come Disgaea 1 Complete, di ottima fattura, soprattutto sul versante narrativo, ma sappiamo bene che adagiarsi sugli allori non è consentito in un mercato colmo di competitor; come cambiare le carte in tavola? Ogni anno la software house giapponese organizza uno speciale evento interno in cui tutti i dipendenti escogitano delle idee per lo sviluppo di nuovi videogiochi.

Quella ritenuta migliore prende vita; titoli come htoL#NiQ: The Firefly Diary e Yomawari: Midnight Sanctuary sono nati proprio grazie a questo geniale progetto. Anche il concetto alla base di The Liar Princess and the Blind Prince proviene da lì, più precisamente da un’idea realizzata da una web designer. Questo titolo, pubblicato prima in Giappone e successivamente in Occidente su PlayStation 4 e Switch, è un platform adventure 2D dalle meccaniche tanto semplici quanto accattivanti e poetiche. Ricordate quei bei momenti nel letto, prima di andare a dormire, quando i nostri genitori o i nostri nonni ci raccontavano una fiaba? Grazie a Nippon Ichi Software potrete rivivere quei meravigliosi istanti. Che la fiaba abbia inizio.

Il bello e la bestia

C’era una volta un regno molto, molto lontano circondato da un’oscura foresta popolata da terribili mostri e da streghe malvagie; anche con la luce del sole la foresta era buia come la notte. Gli esseri umani raramente si avventuravano al suo interno. Al calare della notte, però, nella foresta si udiva una soave sinfonia, una dolce melodia proveniente da un grosso lupo dotato di una voce splendida. La bestia spaventosa era solita cantare sopra una rupe ma una sera, al termine della sua esibizione, un grande applauso spezzò il silenzio; un ammiratore segreto svelò la sua presenza.

Il lupo, nascosto nell’ombra, si affacciò dalla rupe per scoprire un giovane ragazzo ben vestito, il principe del regno aveva attraversato le asperità della notte solo per poterlo ascoltare. In altre circostanze il lupo avrebbe deciso di divorare l’umano, ma per la prima volta nella sua vita si era sentito apprezzato e decise così di risparmiargli la vita. Tutto questo andò avanti per qualche tempo, fino a quando il principe decise di trovare il coraggio di scalare la rupe per conoscere l’identità che si celava dietro quell’armoniosa voce. “Se dovesse scoprire la mia vera natura, mi odierebbe e smetterebbe di venirmi a trovare” pensò il lupo, e così, prima che il principe riuscisse a vederlo, allungò i suoi enormi arti per coprirgli il volto.

Tuttavia, nella foga della situazione, gli artigli del mostro finirono per accecare il ragazzo che finì per svenire e cadere giù dal dirupo. I soldati del regno, sentendo le urla del principe, accorsero per prestare soccorso e iniziarono a scoccare delle frecce contro il lupo, che dovette così ritirarsi nelle profondità della foresta. Dopo molto tempo si venne a sapere che i genitori del ragazzo, vergognandosi della sua cecità, lo rinchiusero in una cella del castello; il lupo, afflitto dai sensi di colpa, decise di infiltrarsi al suo interno per liberarlo. Una volta arrivato davanti alla cella il lupo vide il principe in uno stato pietoso, il suo cuore si gelò. Non sapendo come approcciarsi a un umano, il lupo mentì: “Sono la principessa di un regno vicino, sono qui per portarti da una persona in grado di curarti”.

Il ragazzo, pur non vedendo, riconobbe immediatamente quella voce e si fidò di quelle parole; il lupo, però, non era in grado di toccare il principe senza ferirlo nuovamente. “Tornerò presto” promise, e si diresse nelle profondità della foresta, verso la dimora di una vecchia strega in grado di esaudire ogni sogno al costo di un piccolo prezzo. Il lupo, rinunciando alle sue doti canore, desiderò di essere in grado di trasformarsi in una bella principessa ogni qual volta desiderava. Tornato al castello distrusse le sbarre della prigione, prese per mano il principe e lo accompagnò verso la salvezza… Vissero per sempre felici e contenti? Questo non possiamo dirvelo, tocca scoprirlo a voi.

Principessa poco raccomandabile

La trama di questo videogioco potrebbe benissimo appartenere a quella di un libro di racconti; The Liar Princess and the Blind Prince, infatti, è un titolo commovente e accattivante in cui il giocatore avrà il compito di accompagnare i due ragazzi in un lungo viaggio pieno di pericoli e assisterà al lento cambiamento caratteriale della bestia, diviso tra la sua stessa natura animalesca e dai sentimenti nati verso l’umano. Difatti, la psiche del lupo è uno degli elementi più interessanti e lo sviluppo del rapporto tra i protagonisti spingerà il giocatore a esplorare ogni anfratto del titolo sviluppato da Nippon Ichi Software.

Purtroppo il gameplay di The Liar Princess and the Blind Prince non è altrettanto originale quanto la narrazione e riprende meccaniche già utilizzate in titoli come Inside; non che ci sia nulla di male vista la qualità del titolo citato. Strutturato come un semplice platform 2D, il giocatore prenderà il controllo della principessa che avrà il compito di scortare il principe lungo tutto l’arco del viaggio. Vista la sua cecità, il ragazzo non è in grado di muoversi da solo e per questo deve essere accompagnato mano nella mano (letteralmente) e guidato verso luoghi sicuri. I due ragazzi, che sono solamente in grado di saltare e raccogliere o spostare piccoli oggetti, non sono gli unici essere viventi a muoversi nella foresta, famosa per i suoi pericoli e le bestie feroci che la abitano.

Niente paura, non siete indifesi dato che, all’occorrenza, la principessa può trasformarsi, premendo il tasto Triangolo, nel lupo e attaccare i nemici con i suoi artigli. I pericoli della foresta, tuttavia, non provengono solamente dai mostri presenti ma anche dalla sua stessa natura: baratri in cui cadere, scalate impervie e vie pericolanti. Durante tutta l’avventura dovrete tenere bene a mente il peso specifico dei personaggi; i due ragazzi valgono come una persona ciascuno, mentre il lupo ne vale due. Molto spesso, infatti, finirete per attraversare dei tronchi instabili e il peso eccessivo potrebbe spezzarli. Inizialmente il principe bendato vi sembrerà solamente un peso da dover guidare passo per passo, ma andando avanti con il gioco anche lui mostrerà le sue abilità. I lupi, ad esempio, sono terrorizzati dalle fiamme e per questo solamente il principe potrà avvicinarsi a torce e bruciare sterpaglie.

Completare The Liar Princess and the Blind Prince è un’impresa tutt’altro che titanica, morire per mano dei nemici è cosa alquanto improbabile, piuttosto perirete per via di salti sbagliati o cadute involontarie. Arrivare ai titoli di coda richiederà solamente un paio d’ore, la longevità, infatti, è piuttosto bassa, ma questo non è necessariamente un punto a sfavore; Nippon Ichi Software è riuscita a trasmettere tutto ciò che desiderava in questo breve lasso di tempo e, probabilmente, qualche ora in più avrebbe reso il gioco troppo ripetitivo e avrebbe finito per annoiare eccessivamente il giocatore.

In ogni caso, se volete allungare l’esperienza di gioco, potrete puntare a  completare il titolo al 100%; in ogni capitolo del gioco è presente un fiore, da cogliere e donare al principe in cambio di un racconto, e delle foglie collezionabili poste in luoghi poco accessibili, nulla di troppo complicato, soprattutto con una guida al vostro fianco. Nel caso non abbiate raccolto qualche tesoro non dovrete ricominciare il gioco dall’inizio, poiché nel menù è disponibile un’opzione che consente di osservare quanto mancato durante il tragitto e di ricominciare solamente lo stage incriminato. Inoltre, il menù di gioco è stato arricchito con un bestiario in cui è possibile leggere la spiegazione del significato di ogni fiore raccolto e un’accurata descrizione dei personaggi incontrati.

Videogioco illustrato

Il comparto grafico di The Liar Princess and the Blind Prince è geniale, i disegni realizzati a mano in stile chibi sono deliziosi e avvicinano ancora di più il giocatore all’idea di stare affrontando una vera e propria fiaba. Il concetto di mortalità della foresta è reso in maniera eccelsa grazie agli sfondi dai colori scuri e tetri; i personaggi, invece, sono dotati di un’espressività unica. Quando i due si stringono la mano compare un dolce sorriso sul loro volto, piccoli dettagli che contribuiscono a rendere questo videogioco una vera perla.

L’obiettivo di Nippon Ichi Software, come detto, è stato quello di fondere un videogioco a un libro illustrato e questo si riesce a percepire anche sul versante audio. Le cutscene sono raccontate da una voce narrante che procede con il racconto solamente quando il giocatore “gira pagina” e la colonna sonora, composta da pezzi di musica classica, rende il tutto più fiabesco. Le musiche, tuttavia, risultano troppo ripetitive e tendono ben presto a diventare odiose. Da segnalare anche l’assenza di doppiaggio e sottotitoli in lingua italiana.

Trofeisticamente parlando: c’era una volta un Platino

Ottenere tutti i ventiquattro trofei di The Liar Pincess and the Blind Prince non è molto complesso. Per raggiungere il Platino dovrete completare il gioco, raccogliere tutti i collezionabili e compiere determinate azioni durante l’avventura. I collezionabili non sono molti e come già spiegato è possibile ricaricare i capitoli in cui avete mancato qualcosa. Per quanto riguarda gli altri trofei, dovrete completare alcuni capitoli in un certo lasso di tempo e senza ammazzare nessuno, uccidere cento nemici e far morire il principe per trenta volte.

VERDETTO

E' possibile raccontare una fiaba attraverso un videogioco? Nippon Ichi Software, software house giapponese specializzata nello sviluppare giochi di ruolo, ha voluto rispondere a questa domanda. The Liar Princess and the Blind Prince è un platform 2D che a prima vista potrebbe sembrare un titolo bambinesco. Nulla di più sbagliato, il rapporto tra i due protagonisti e la psiche della principessa/bestia sono degni persino di un libro. Il gameplay non è di certo tra i più originali e la longevità è piuttosto scarsa, ma questi sono "difetti” passabili a fronte di una narrazione del genere. Gli splendidi disegni realizzati a mano, lo stile narrativo e le musiche, seppur troppo ripetitive, contribuiscono ad accentuare il rapporto tra videogioco e libro illustrato. Una piccola perla.

Guida ai Voti

Alberto Lanzidei
Nato con la passione per la PlayStation è cresciuto coltivando l'amore verso tutti i generi di videogames. I suoi hobby, oltre il gaming, sono le auto e la palestra.