Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 – Recensione

Sviluppatore: Vicarious Visions, Beenox Publisher: Activision Piattaforma: PS4 Genere: Sport Giocatori: 1-2 (Online: 2-8) PEGI: 12 Prezzo: 44,99 € Italiano:

Birdman è tornato. Scoperto nelle demo per la prima PlayStation, quell’affascinante disco nero con su il livello del magazzino di Tony Hawk’s Pro Skater ricordo di averlo consumato. Era una delizia per gli occhi e una goduria pad alla mano tornare da scuola e lanciarmi tra una pedana e l’altra a suon di tripli heelflip e qualche grab, più di una volta abusando degli immortali grind, dimenticando di tutto il resto e godendomi lo spettacolo su schermo. Replicare le stesse, identiche sensazioni è stato l’obiettivo di Vicarious Visions, oramai i “remaker” di Activision, che dopo il superbo Crash Bandicoot N. Sane Trilogy si mette nei panni della defunta Neversoft e ci ripropone un remake completo dei due grandi capostipiti del genere di skateboarding, Tony Hawk’s Pro Skater 1 e 2, in un unico, grande pacchetto.

Ma quello che ai tempi era un mercato in crescita, è purtroppo al giorno d’oggi completamente sparito dai riflettori. La stessa serie di Tony Hawk ha riscontrato dei bassissimi risultati con l’ultima iterazione del brand, Tony Hawk’s Pro Skater 5, massacrato da pubblico e critica per la qualità scadente del prodotto (rilasciato, tra l’altro, incompleto solo per rendere possibile la pubblicazione al giorno stesso della scadenza dell’accordo tra Activision e Tony Hawk, ma questa storia merita uno speciale a parte). Un po’ il prodotto incompleto, un altro po’ gli interessi di mercato non proprio favorevoli, lo sport estremo – quantomeno videoludicamente parlando – è finito in cantina. Il remake sarà all’altezza del nome che porta? Il pubblico aveva davvero bisogno di tornare a fare skate?

Tony Hawk's Pro Skater 1 + 2

Un Acid Drop nel passato

Nel 1999 non avevamo bisogno di pretesti per salire su quella tavola a rotelle e sfrecciare in giro per i parchi, ed è così ancora oggi. La modalità più vicina alla storia, o alla carriera, è il completamento delle sfide di ogni parco dei due Tony Hawk’s Pro Skater, dall’iconico magazzino a scuole, città e canyon. Esattamente come gli originali, ogni parco propone un certo numero di sfide da superare – queste cumulabili – per poter passare al livello successivo, in puro stile arcade. Ci è solitamente richiesto di eseguire combo mozzafiato, fare un certo numero di punti con i trick, distruggere oggetti ambientali, che siano casse o cartelli, e trovare i collezionabili, come le lettere SKATE, oppure oggetti a tema con l’area di gioco, come libri di testo a scuola o pop-corn al cinema, una fantasia semplice, ma divertente, coinvolgente e pompata al massimo dalla scanzonatezza e dall’ironia che il videogioco fa trasparire da tutti i pori.

Per tutta l’avventura potremo vestire i panni dei più grandi pro skater al mondo, quali, ovviamente, Tony Hawk, Jamie Thomas, Andrew Reynolds o Kareem Campbell, già inclusi nel roster degli originali, insieme alle new entry Leticia Bufoni, Shane O’Neill o Riley Hawk, per citarne solo alcuni, ognuno di essi con statistiche diverse, a seconda del tipo di skating che praticano, o hanno praticato, realmente. Completare le sfide e ottenere le medaglie, però, sbloccherà anche il credito di gioco, che servirà per acquistare abiti, tavole da skate e tanti altri oggetti di personalizzazione per il proprio avatar, divertente da riprodurre grazie a un approfondito editor e a una in-game currency non troppo aggressiva; possiamo metterla quasi sul piano di Crash Team Racing: Nitro-Fueled.

tony hawk's pro skater

Back in the 90’s I was in a very famous videogame

Vicarious Visions ci ha impressionati con Pro Skater 1 + 2. La N. Sane Trilogy di Crash, per quanto valida, aveva dei fastidiosi difetti di imprecisione dei salti e dei movimenti in generale, quasi come se sembrasse un po’ più lento dei videogiochi originali, al punto che cominciavamo a preoccuparci di cosa avrebbero fatto con Tony Hawk. Probabilmente grazie anche al supporto di Beenox, maestri della precisione pitch perfect dei comandi, le sensazioni tra gli originali e il remake sono le esattamente le stesse: movimenti fluidi, salti rapidi, trick velocissimi e grind al cardiopalma, è tutto perfetto, proprio com’era su PlayStation. Istantaneo, mai un momento morto. Se si cade dallo skate, una rapida transizione ci riporta in piedi.

Appena preso il DualShock 4 tra le mani e avviato Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2, la situazione diventa palpabile. E’ lui, è Tony Hawk, e ci vorrà meno di un battito di ciglia per ricordare i comandi, come si fanno i trick, come avviare un manual o switchare da un gap all’altro, tutte mosse intricate a vedersi, ma facilissime da eseguire e incredibilmente soddisfacenti da portare a termine; ancora più belle da vedere se si andrà a caccia dei punti statistica, che ci faranno migliorare a scelta le abilità di uno skater. Si tratta, senza mezzi termini, del ritorno perfetto del franchise, una vita nuova che serviva a tutta l’industria. Ci hanno provato in tanti, ma ora, solo ora, lo skate è tornato, ed è di nuovo di moda.

E’ lui o non è lui?

Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2, oltre a mettere a disposizione tutti i livelli della campagna in single-player, si dedica anche al comparto multiplayer. Per quest’ultimo si uniscono i bisogni moderni a quelli tradizionali grazie al multigiocatore in locale in split screen e online, questo strutturato a playlist in stile Call of Duty, con modalità diverse che spaziano tra punteggio più alto a combo migliore o chi fa più tag. Uno spettacolo vedere sullo stesso piano fino a otto skater, perché dà l’idea di essere davvero in uno skate park.

Tony Hawk's Pro Skater 1+2

Segnaliamo però, a tal proposito, un’offerta ancora non del tutto convincente per il multigiocatore online, e la situazione non migliora per quanto riguarda la stabilità delle partite in rete. Persone incastrate in muri e ringhiere sono all’ordine del giorno, per non parlare delle cadute infinite che causano un softlock e al fastidioso bug che fa crashare il videogioco ogni volta (davvero, ogni volta) che si mostra la scheda del profilo online dopo aver premuto il touch pad, ma siamo fiduciosi che Vicarious Visions migliorerà presto questi aspetti.

Visivamente parlando non siamo certo di fronte a un capolavoro, ma gli scenari sono belli da vedere nonché ricostruiti fedelmente e pieni zeppi di dettagli, con colori vivacissimi alternati a tonalità dal contrasto stile anni Novanta. L’ultimo pezzo del puzzle per tornare indietro nel tempo è la musica, e anche qui Vicarious Visions ha saputo cosa fare: tutta la playlist dei capitoli originali è presente, più qualche traccia moderna aggiunta che comunque strizza l’occhio allo stile retrò. You dei Bad Religion, Bomb Drop dei Less Than Jake e Blood Brothers dei Papa Roach sono solo alcune delle potenti tracce che compongono l’azzeccatissima soundtrack.

Trofeisticamente parlando: una salita ripida su skate

Il set di trofei di Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 è estremamente punitivo. Dovremo essenzialmente completare il 100%, senza lasciare nessun trick incompiuto nel diario delle mosse, completare tutti gli obiettivi di tutti e due i videogiochi, ottenere tutte le medaglie d’oro alle competizioni ed eseguire combo stratosferiche di un milione di punti, raggiungendo al contempo un punteggio generale in un park di dieci milioni. Non si scherza affatto.

VERDETTO

Tony Hawk's Pro Skater 1 + 2 è il ritorno del franchise come tutti lo abbiamo sempre voluto. Fluido, tosto e appagante per tutto, dal gameplay, tecnicamente quasi ineccepibile, allo stile visivo e musicale, un'operazione nostalgia con un potenziale spropositato. Adatto sia ai nostalgici che ai neofiti, anche se forse ha qualche bug di troppo.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.