Transformers: Battlegrounds – Recensione

Sviluppatore: Outright Games Publisher: Bandai Namco Piattaforma: PS4 Genere: Strategico Giocatori: 1-2 PEGI: 7 Prezzo: 39,99 € Italiano:

I Transformers sono una serie di personaggi intergenerazionali. Se ne sente parlare da decenni e la schiera dei loro estimatori, anche grazie al successo dei più recenti film, spazia dalla giovane età dei ragazzini ai fan di più vecchia data. Questo ampio bacino di pubblico a cui rivolgersi rende una vittoria facile la realizzazione di videogiochi dedicati al franchise, infatti non mancano numerosi esempi per tutte le console. L’ultima opera incentrata sui famosi robot è Transformers: Battlegrounds, che poggia su meccaniche magari meno immediate rispetto a quelle che un pubblico casual si aspetta ma che si difende comunque bene all’interno del genere di riferimento.

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Central City è sotto attacco

La trama, piuttosto semplice, vede il pianeta Terra sotto attacco dei Decepticon. A capo di tutto c’è Megatron, che desidera ottenere l’Allspark e che è pronto a sacrificare tutto e tutti per raggiungere il proprio scopo. Mentre l’astronave aliena vola su Central City, dove prenderà il via la prima missione, è rimasto solo un essere umano non evacuato: noi. Attraverso il Teletraan X, un macchinario volante in cui possiamo rifugiarci e da cui possiamo impartire istruzioni agli Autobot dall’alto, potremo aiutarli a sconfiggere la minaccia nemica. E’ proprio Bumblebee, dapprima stupito di vederci, a darci la possibilità di giocare questo ruolo fondamentale per la salvezza del pianeta.

Classico strategico a turni

Transformers: Battlegrounds è un classico strategico a turni. All’interno di ogni livello che compone i diversi atti in cui è suddivisa la campagna principale dovremo controllare uno o più Transformer. Nel videogioco vestiamo per l’appunto i panni di noi stessi, un umano un po’ avventato che non è fuggito dopo l’invasione dei Decepticon e che viene coinvolto nel combattimento per respingerli. Dalla posizione sicura e soprelevata, che giustifica la visuale dall’alto, possiamo gestire quanto accade sulla mappa.

In ogni turno abbiamo un quantitativo limitato di azioni a disposizione. Oltre al movimento potremo suggerire ai nostri eroi di eseguire uno degli attacchi che fanno parte della loro dotazione, tenendo presente che la somma dei punti azione richiesti dalle nostre istruzioni non può mai superare il totale. Dopo aver completato il nostro turno dobbiamo attendere quello del nemico, augurandoci che sia abbastanza distante da non poterci creare danno o di essere riusciti a nascondere il Transformer dietro a un angolo sicuro.

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Semplice ma abbastanza vario

La variabilità nelle situazioni che si vengono a creare è garantita dalle mosse a disposizione del personaggio (alcune con intensità crescente e conseguenti richieste di punti azione diverse) e dall’introduzione, di livello in livello, di Transformer nuovi. Potremo riconoscere i nostri beniamini preferiti, tra cui Bumblebee, Optimus Prime, Grimlock, Starscream e Megatron, e approfittare delle loro caratteristiche peculiari per completare le missioni nel migliore dei modi.

Se alcuni possono infatti muoversi in modo semplice attraverso le griglie in cui è suddiviso il campo di battaglia, altri possono, per esempio, sorvolare gli edifici. Da una parte potremo approfittare di attacchi esplosivi o di colpi dalla distanza, dall’altra avremo magari la possibilità di spingere oggetti contro i nemici o, addirittura, di scagliare un Decepticon contro un altro. Solo pianificando a dovere le nostre mosse e avendo una chiara visione d’insieme delle possibilità garantite dalla nostra squadra riusciremo a districarci in ogni livello.

A portare un ulteriore fattore di complessità e varietà ci sono le mosse speciali degli Autobot, attivabili dopo aver riempito la speciale barra Energon. Questa sale ogni volta che eseguiamo attacchi contro i nemici e ogni volta che interrompiamo un turno conservando uno o più punti azione. Quando la barra è piena al 50% o al 100% potremo sferrare un attacco devastante, con la relativa intensità percentuale, e uscire da situazioni scomode.

Per fan grandi e piccoli

La difficoltà, che può essere impostata prima dell’inizio della partita tra tre livelli, è modulabile in base alle nostre abilità. Questo rende testimonianza della natura intergenerazionale di Tranformers: Battlegrounds, un titolo adatto a grandi e piccini. Se da una parte la grafica colorata e cartoonesca e il primo livello di difficoltà si adattano ai più piccoli e/o agli inesperti, dall’altra già il livello intermedio richiede una buona pianificazione delle mosse per arrivare alla fine della missione.

Complessivamente il titolo può essere giudicato solo in relazione alla nicchia di pubblico a cui si rivolge. E’ fuori di dubbio, infatti, che solo chi apprezza il genere degli strategici a turni potrà trovare il buono insito in Transformers: Battlegrounds, anche al di là della forza del franchise sul quale il videogioco poggia. Per tutti gli altri, il rischio di annoiarsi e restare smarriti di fronte a un gameplay più statico rispetto a quello di un titolo mainstream sarà dietro l’angolo.

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Dal punto di vista grafico Transformers: Battlegrounds si presenta con soluzioni cartoonesche. A schermo troviamo ambientazioni molto colorate e con disegni semplici ma efficaci. L’impressione è quella di un videogioco pensato principalmente per i più giovani, anche se come abbiamo visto il gameplay ha orizzonti più ampi. Non neghiamo, comunque, che l’eccessiva semplicità mal si addice a un videogioco di fine generazione PlayStation 4 e fa pensare più a un’esperienza di altri tempi. Bene anche il comparto sonoro, con un doppiaggio di audio e testi in italiano che non fa mai male.

Trofeisticamente parlando: Platino robotico

Transformers: Battlegrounds porta con sé solo ventuno trofei, ma include comunque un interessante Platino. Oltre a completare la storia a tutti i livelli di difficoltà dovremo eseguire azioni particolari all’interno di determinate missioni o con specifici Transformer, per un Platino non difficilissimo ma che richiede esperienza, pratica e dedizione.

VERDETTO

Transformers: Battlegrounds merita un voto pari al suo PEGI. La battuta serve solo a sottolineare come il videogioco rappresenti un buon esempio di strategico a turni, il quale però sembra rivolto principalmente a un pubblico giovane sia per scelte grafiche che per semplicità di trama e mancanza di una reale complessità nelle meccaniche di gameplay. Anche se ben realizzato, il gioco non eccelle e forse scommette un po' troppo sulla forza del franchise da cui trae spunto.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.