TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 – Recensione

Sviluppatore: KT Racing Publisher: NACON Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-2 (Online: 2-8) PEGI: 3 Prezzo: 59,99 € Italiano:

Il 2020 verrà ricordato dagli appassionati degli sport motoristici (e non solo) come un anno tetro, povero e triste. La pandemia ha fatto sì che campionati come quelli di Formula 1 e MotoGP siano stati rimandati a data da destinarsi, e che importanti eventi come il Gran Premio di Monaco, il Salone di Ginevra e il TT Isle of Man siano stati addirittura annullati. Impossibilitati a mettersi alla guida del proprio mezzo, l’unica ancora di salvezza per sopravvivere a questo periodo risiede nei videogiochi, i quali ci consentono di far riemergere il pilota nascosto nel nostro animo. E proprio i delusi dalla cancellazione dell’edizione 2020 del Tourist Trophy saranno lieti di poter percorrere, anche solo virtualmente, le spaventose stradine della Snaefell Mountain grazie a TT Isle of Man – Ride on the Edge 2, seguito del racing game arrivato su PlayStation 4 nel 2018.

TT Isle of Man 2 - Ride on the Edge 2

Prima di cominciare con la recensione, come d’abitudine, facciamo un breve recap per chi non dovesse conoscere una delle gare più importanti del mondo. Tristemente noto per l’elevata difficoltà e per il gran numero di decessi, il TT si svolge sull’Isola di Man fin dal lontano 1907 e viene vissuto dai biker come un vero e proprio rito. Tra i piloti più vincenti troviamo la leggenda del motomondiale, nonché orgoglio nostrano, Giacomo Agostini; siete pronti a raccogliere la sua eredità? Ma soprattutto, KT Racing sarà riuscita a limare i tanti difetti di un primo capitolo poco riuscito? Ecco la nostra recensione.

Penna in partenza

Pronti, via e nemmeno il tempo di avviare il titolo che veniamo subito catapultati in pista per affrontare un semplice tutorial in cui vengono illustrati i comandi base. Una volta completato, potremo creare il nostro alter ego virtuale, anche se purtroppo potremo deciderne solamente le generalità e la nazionalità. Comincia così una lunga e difficile carriera che ci porterà sulla vetta dell’isola. Da bravi novellini faremo il nostro debutto nella categoria Supersport, acquistando una prima moto e accasandoci a una delle case disponibili a offrirci un contratto, come ad esempio Yamaha, BMW e Honda. La prima stagione è un veloce susseguirsi di gare, da brevi e semplici corse utili per guadagnare qualche credito e punti notorietà fino alle più complesse e importanti corse del campionato irlandese, chiave di volta per conquistare l’accesso al Senior TT. In totale, il torneo è composto da otto gare e per poter compiere un decisivo balzo in avanti in carriera è decisivo strappare almeno sei prestazioni degne di nota. Ciò, soprattutto inizialmente, non è affatto facile dato che le prestazioni della moto non sono all’altezza di grandi obiettivi.

TT Isle of Man 2 - Ride on the Edge 2

In questa fase è necessario giocare d’astuzia, rinunciando momentaneamente alle proprie ambizioni per cumulare fama, vantaggi e moneta. Infatti, al completamento di ciascun evento, in base alla posizione raggiunta, potremo ottenere diversi benefici monouso, come un degrado minore degli pneumatici, punti notorietà con cui sfruttare i vantaggi e monete con cui poter customizzare il veicolo. Quest’ultima meccanica, in particolare, è fondamentale per raggiungere le prime posizioni: se una supersport stock può contare mediamente su circa centoventi cavalli, una modificata è in grado di rivaleggiare persino con le categorie superiori. Sfruttando diverse opportunità, è facilmente possibile ottenere migliorie quali pneumatici dalla mescola più morbida, un motore più potente, una trasmissione più rapida e dischi maggiorati, grazie ai quali poter modificare in maniera certosina il set-up della moto. Se le modifiche prestazionali sono numerose e ben realizzate, quelle estetiche, al contrario, si limitano semplicemente a un banale cambio di livrea (possibilità esclusa per i mezzi concessi dai team privati).

Joey Dunlop, re dello Snaefell

Finalmente competitivi, è arrivato il momento di mettersi in gioco e tagliare il traguardo in prima posizione. Nonostante tutte le accortezze prese, scordatevi di poter vincere facilmente; l’Isola di Man e tutti i restanti circuiti ricreati in gioco sono un vero e proprio inferno asfaltato. Contando che gli ammortizzatori rispondono a qualsiasi sobbalzo del terreno e che sollecitando troppo i freni la moto diverrà instabile, ondeggiando senza controllo, ogni curva, ogni minima piega e anche il più banale dei rettilinei potrebbe disarcionarvi dalla sella e farvi fare una brutta fine. Vista l’assenza dei rewind, cadere equivale a perdere secondi preziosissimi, per colpa dei quali vedrete andare in fumo la stagione e con sé tutti i sogni di gloria. A ciò si aggiunge uno stile di guida che si pone nel mezzo tra un simulatore e un arcade che, nonostante le numerose opzioni di personalizzazione disponibili (tra cui la gestione dell’ABS, del controllo trazione o della zona morta dello stick analogico), non rende più facile domare i bolidi a disposizione.

TT Isle of Man 2 - Ride on the Edge 2

Sostanzialmente, durante la carriera potremo affrontare due diversi tipi di eventi: prove a tempo o normali gare su circuito. Esattamente come in un rally, all’avvio di una prova a tempo ci ritroveremo a partire a circa dieci secondi di distanza dagli avversari, in una disperata lotta contro i decimi di secondo. Sfidando sezioni di tracciato, dovremo semplicemente guidare al meglio delle nostre capacità, sfidando i nostri limiti e le insidie della pista. Le gare su circuito, invece, funzionano esattamente come un Gran Premio di MotoGP. Affiancati l’uno all’altro sulla linea di partenza, dovremo combattere ruota a ruota con diversi piloti controllati da un’intelligenza artificiale che alterna buoni momenti ad altri di assoluta monotonia. In questi eventi, si palesa uno dei principali difetti di TT Isle of Man – Ride on the Edge 2: la fisica delle collisioni. Spesso e volentieri ci troveremo letteralmente a trapassare gli altri concorrenti oppure, nel caso avvenga un contatto mentre si è in piega, a falciarli passando loro sotto le ruote. Certo, è pur vero che Kylotonn, specializzata nella serie WRC, non ha esperienza in questa tipologia di gare, ma questo aspetto è assolutamente insufficiente in un titolo arrivato a fine generazione.

A spezzare la piattezza della modalità carriera, che non offre grandi spunti tra una stagione e l’altra, ci pensa Zona Sfide, playground in cui poter correre liberamente, allenare le proprie capacità, testare i set-up oppure affrontare time attack e inseguimenti per ricevere in cambio denaro e nuovi componenti. Oltre alla classica gara rapida, ad aumentare ulteriormente la longevità ci pensa il comparto multiplayer, in cui è possibile sfidare un amico in locale oppure confrontarsi con altri giocatori in competizioni che supportano fino a otto giocatori.

L’inferno verde delle due ruote

Vero protagonista del titolo è lo Snaefell Mountain Course, circuito stradale che con i suoi oltre sessanta chilometri abbraccia completamente l’Isola di Man. Sulle sue strade i giocatori dovranno percorrere un itinerario ben diverso da quello di un normale circuito o persino dal famoso Nordschleife; il tragitto che porta al traguardo è irto di pericoli, di imperfezioni stradali e di oltre duecento curve che spaziano da lenti tornanti da affrontare in prima marcia fino a velocissime pieghe da percorrere a tutta velocità. Se nonostante le centinaia di morti occorse durante il corso degli anni la gara continua a svolgersi, è tutto merito di un’ambientazione e un tragitto senza eguali. Lo Snaefell ci porterà tra passi di montagna e strade costiere caratterizzate da un manto stradale irregolare, ma anche in centri abitati in cui dover evitare marciapiedi, dossi e segnali stradali. Un paradiso per i motociclisti, un inferno per i piloti. E, in questo, KT Racing non ha sbagliato nemmeno un colpo, riproducendo il tracciato fin nei minimi particolari. Persino le piste del campionato irlandese e di quello inglese, seppure frutto di fantasia, sono indimenticabili nella loro particolarità. Il team francese ha svolto un lavoro eccellente anche con il sistema d’illuminazione in tempo reale, che al tramonto offre scorci spettacolari. Purtroppo, però, ambientazione e illuminazione non viaggiano di pari passo con la grafica di gioco, che si perde in dettagli poco curati e fin troppo pixellosi, in particolare nelle zone boschive in cui gli alberi generano un colpo d’occhio a dir poco pessimo.

TT Isle of Man 2 - Ride on the Edge 2

Discorso a parte va intrapreso per le moto messe a disposizione, ovviamente tutte su licenza ufficiale del Tourist Trophy. Il garage di TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 può contare su circa venti veicoli, suddivisi tra “piccole” supersport come la Triumph Daytona 675, potenti superbike del calibro della Kawasaki ZX-10R e moto classiche che hanno scritto la storia di questa gara, come la MV Agusta 500 o la Norton NRS588 con motore rotativo. Ognuna di esse è riprodotta fedelmente e rispetta le caratteristiche tecniche che le contraddistingue. Menzione d’onore per la campionatura del sound. Occhi chiusi, visuale dal casco e cuffie alle orecchie, ci sentiremo come in sella, pronti per girare e sfidare la sorte. Anche la colonna sonora è ben studiata, un mix perfetto tra musica chill e brani rock.

Trofeisticamente parlando: su una ruota

In totale, l’elenco trofei di TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 si avvale di trentasei obiettivi. Escludendo l’ovvia presenza del Platino, il titolo di KT Racing presenta una gamma di venti trofei di bronzo, dieci d’argento e cinque d’oro. A fronte di obiettivi semplici, come ad esempio vincere un determinato numero di gare o percorrere un certo quantitativo di chilometri, troviamo anche trofei più lunghi e complessi, come Leggenda vivente, che richiede di vincere il TT o la Senior TT in modalità Hardcore. Per quanto riguarda il comparto multiplayer, avremo un unico e semplice compito, ovvero completare una gara multigiocatore.

VERDETTO

Dopo i riscontri positivi fatti registrare da WRC 8, KT Racing si getta nuovamente nel mondo delle due ruote, andando a pescare dal cilindro una serie che con la sua prima apparizione aveva tutt’altro che ben figurato. TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 si pone come un capitolo completamente rinnovato nelle meccaniche e nelle modalità di gioco, nella fisica e nella guida stessa, anche grazie al supporto di due piloti ufficiali. Tuttavia, il risultato finale è altalenante. Agli ottimi giochi di luce e alla straordinaria riproduzione dello Snaefell Mountain Course si contrappone una modalità carriera tutt’altro che esaltante, una grafica poco curata in alcuni aspetti e uno stile di guida incerto, che si colloca nel limbo tra un simulatore e un arcade.

Guida ai Voti

Alberto Lanzidei
Nato con la passione per la PlayStation è cresciuto coltivando l'amore verso tutti i generi di videogames. I suoi hobby, oltre il gaming, sono le auto e la palestra.