TY the Tasmanian Tiger HD – Recensione

Sviluppatore: Krome Studios Publisher: Krome Studios Piattaforma: PS4 Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 26,99 € Italiano:

Uscito nell’ormai lontano 2002 su PlayStation 2, TY the Tasmanian Tiger è stato riportato alla luce grazie a una campagna Kickstarter avviata dagli sviluppatori di Krome Studios. Pur non essendo tra i migliori esponenti del suo genere già ai tempi e non avendo avuto fortuna negli anni con i suoi sequel, TY è riuscito a mantenere una fanbase non indifferente, grazie alla quale, oggi, possiamo provare questa versione rimasterizzata e ampliata del primo episodio della serie. Progetto riuscito? Scopritelo nella nostra recensione.

ty tasmanian tiger

Raccogli i talismani e salva il mondo

Durante l’avventura vestiremo i panni di TY, ultima tigre della Tasmania rimasta in circolazione. O almeno così credevamo fino all’arrivo di Bunyip. L’anziano saggio, dopo averci trovato, ci svela infatti che la nostra famiglia è ancora in vita ed è intrappolata nel Sogno. Per liberarla e riportarla nella nostra dimensione, dovremo trovare cinque antichissimi talismani. Nello stesso momento, però, anche lo spietato Boss Cass, che ha già affrontato i nostri genitori in passato per il controllo dei manufatti, sta cercando di ritornarne in possesso ricorrendo a metodi spietati, con l’aiuto dei suoi strampalati sgherri.

Con queste premesse parte il nostro viaggio in questo mondo evidentemente ispirato ai paesaggi australiani (terra d’origine degli sviluppatori), con flora e fauna tipiche. La trama è semplice, ma fa il suo dovere piuttosto bene, soprattutto grazie all’aiuto dei personaggi secondari e degli antagonisti; TY infatti non viene mai particolarmente approfondito, rimanendo sempre piuttosto piatto, comprimari e nemici, invece, hanno tutti spiccate caratteristiche fisiche e di personalità. In definitiva, il comparto narrativo fa il suo dovere, riservando anche qualche interessante colpo di scena nelle ultime fasi, con personaggi molto “cartoon” in grado di lasciare il segno.

ty tasmanian tiger

Collezionali tutti

Lato gameplay, TY si presenta come un classico platform in 3D a mondi, genere molto diffuso in quegli anni. La peculiarità, rispetto ad altri titoli concorrenti, è senz’altro la rilevanza data ai collezionabili: da opali a uova di tuono, necessarie a proseguire con la storia, fino a cornici nascoste in casse invisibili, gabbie che rinchiudono Bilbies da liberare e ingranaggi, necessari per ottenere nuovi modelli di boomerang. Insomma, se siete videogiocatori pazienti, con grande spirito di avventura e voglia di esplorare, TY fa sicuramente al caso vostro.

La difficoltà sta quindi nell’individuare tutti i segreti, più che nell’avanzamento vero e proprio; la maggior parte dei nemici andrà giù con un solo colpo di boomerang e i diversi minigiochi presenti sono molto elementari, seppur utili a differenziare il gameplay. Per andare incontro agli utenti più esperti, Krome Studios ha quindi inserito in questa rimasterizzazione la Hardcore Mode, nella quale dovremo portare a termine il gioco con una sola vita, senza la possibilità di respawn una volta morti. Una modalità che convince parzialmente, anche perché TY the Tasmanian Tiger HD, piuttosto facile, come abbiamo già detto, rimane invariato a livello di intelligenza artificiale e forza dei nemici, aggiungendo soltanto il limite di vite a disposizione.

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Alcune cose non cambiano mai

Nelle circa dieci ore che abbiamo impiegato per raccogliere tutti i collezionabili, però, non ci siamo mai annoiati; i livelli sono ben strutturati e trovare tutto non è sempre così scontato. Le ambientazioni sono semplici ma comunque varie, così come gli enigmi ambientali che richiederanno l’utilizzo dei diversi boomerang. Promosse anche le boss fight, ben caratterizzate e tutte diverse tra loro, nelle quali dovremo scovare il punto debole del nostro nemico per poi colpirlo al momento giusto. L’unico vero, grande problema nel gameplay di TY è la telecamera; già ai tempi di PlayStation 2 il titolo fu criticato per questo difetto e, purtroppo, il problema è rimasto pressoché invariato. Dopo le prime ore di disagio ci si abitua, aiutati anche da una difficoltà non proibitiva, ma ciò non discolpa gli sviluppatori che avrebbero potuto fare qualcosa in più in questa nuova edizione del titolo. Nello specifico, l’inquadratura è troppo vicina, spesso imprecisa e difficile da controllare.

Un altro difetto, seppur meno evidente, è l’impossibilità di rimuovere il controllo della mira attraverso il giroscopio del DualShock 4. In alcuni casi può essere divertente utilizzare questa feature, ma il più delle volte è solo un ostacolo in più che abbassa la precisione, fondamentale in alcune fasi. Tirando le somme, il gameplay di TY non raggiunge i livelli qualitativi di altre pietre miliari del genere, ma grazie alla peculiarità dell’approfondito aspetto collezionistico, riesce comunque a risultare attuale e gradevole anche a diciotto anni dalla sua uscita originale.

ty tasmanian tiger

In alta definizione… o quasi

Le novità della rimasterizzazione di TY sono, esclusi il supporto ai trofei e la modalità Hardcore, tutte relative al comparto grafico. Il lavoro di adattamento però non ci è sembrato così curato, o comunque non al livello di altre produzioni analoghe. Nonostante i 60 fps e gli effetti rivisti, come riflessi e ombre, la sensazione è che TY the Tasmanian Tiger HD non si discosti tanto dalla versione originale su PlayStation 2. In alcuni casi, addirittura, la nuova veste grafica mette in evidenza alcuni difetti camuffati dalla bassa risoluzione, come la povertà di elementi negli scenari o la realizzazione non sempre perfetta di animazioni e modelli poligonali. Comparto audio e filmati sono rimasti praticamente invariati risultando, almeno sotto il profilo tecnico, davvero fuori luogo su PlayStation 4. Per fortuna il videogioco ha mantenuto doppiaggio e localizzazione in italiano, punto di forza già ai tempi dell’uscita nel 2002.

Trofeisticamente parlando: passeggiata in Australia

TY offre una lista trofei con trentacinque coppe, compreso il tanto ambito Platino. Gran parte dei trofei è legata ai collezionabili, con altri obiettivi misti sempre piuttosto alla portata di tutti, senza alcun mancabile tra l’altro. In una decina di ore, o poco più, potrete fare vostro il Platino, senza dover neanche mai accedere alla modalità Hardcore. Per ulteriori informazioni, vi rimandiamo alla guida ai trofei già presente sul nostro forum.

VERDETTO

A diciott'anni dalla sua uscita originale, possiamo dirvi che TY è riuscito a superare la prova di maturità, seppur non a pieni voti. Il gameplay, in particolare, grazie all'approfondito aspetto collezionistico, riesce a divertire ancora oggi, differenziandosi rispetto ad altri titoli del suo genere. La rimasterizzazione, invece, non ci ha soddisfatto pienamente; migliorando la gestione della telecamera e osando di più sotto l'aspetto grafico, il voto finale sarebbe potuto essere sicuramente molto più alto. Se apprezzate il genere o cercate un prodotto indicato per un pubblico più giovane, vi consigliamo comunque di dare un'occasione a TY the Tasmanian Tiger HD.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.