Victor Vran: Overkill Edition – Recensione

Sviluppatore: Haemimont Games Publisher: Wired Productions Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1-2 (Online: 2-4) PEGI: 16 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Gli action game con visuale isometrica, dall’alto, ormai sono una costante, quasi una pietra miliare del mondo videoludico. A renderli celebri fu il mitico Diablo che, con tanti fattori a suo favore, riuscì a conquistare il cuore dell’utenza e diventare leggenda. Nel corso degli anni questo genere videoludico è stato, nel bene e nel male, sdoganato e sviscerato da molti produttori in cerca di gloria, riuscendoci anche alle volte.

Ma veniamo a noi. Veniamo a Victor Vran.

Panoramica

Victor Vran, opera dello studio bulgaro Haemimot Games, già padri di Tropico, è un action game con visuale dall’alto e ambientazioni dalle forti tinte “dark”, che ci vedrà vestire i panni del cacciatore di demoni Victor Vran. Il nostro eroe, o anti-eroe, non è giunto nella devastata città di Zagoravia a causa del suo buon cuore o spinto da nobili intenzioni; Victor vuole trovare il suo amico Adrian, scomparso tempo prima mentre cercava di salvare la città da questa improvvisa invasione di demoni.

Diciamo che forse la trama non è tra le più ispirate o innovative del momento, però il tutto viene sorretto da personaggi ben caratterizzati e humor alle volte piacevolmente “black” e autoironico. Da segnalare l’ormai leggendario Doug Cockle, doppiatore di Geralt di Rivia, nei panni del nostro Victor. Apprezzatissima anche la presenza, all’interno della Overkill Edition da noi recensita, dell’espansione “Motörhead: Through the Ages”, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e sorretto da una colonna sonora d’eccezione: le canzoni della leggendaria band, i Motörhead. Questo DLC non fa altro che allungare ulteriormente la già buona longevità del titolo, aggiungendo, tra l’altro, personaggi secondari, e tanto e puro divertimento in stile metal.

Già visto, ma bello

Il gameplay forse è la cosa fondamentale per questo tipo di giochi, e mi sento di dire che Victor Vran non manca all’appello, in questo senso. Il gioco inizierà con quello che potremmo definire come un “tutorial”, dove potremo iniziare a conoscere le nostre prime armi, gli attacchi e tutto il resto. Una volta terminata questa fase ci verrà chiesto quale costume vogliamo utilizzare, cosa che influenzerà le nostre caratteristiche in-game. In parole povere questi costumi sono la risposta degli sviluppatori alla mancanza di classi vere e proprie, quindi a seconda della nostra scelta il nostro protagonista si avvicinerà a quello che potrebbe essere un Tank, un DPS e così via, in qualsiasi altro gioco di questo tipo.

Una scelta particolare che è dettata in parte dal sopperire alla mancanza della selezione delle classi, come detto in precedenza, ma comunque giustificata se pensiamo alla tipologia di narrativa adottata. Siamo dopotutto di fronte a un gioco d’azione e non a un GdR. Comunque, le armi a nostra disposizione saranno molte e ben differenziate tra loro. Il sistema di potenziamenti invece si appoggia su un sistema di carte equipaggiabili che daranno al nostro protagonista tante abilità passive e non da utilizzare.

Oscuramente affascinante

Siamo in una città medioevale e infestata da demoni, no? Visivamente parlando il gioco risulta, come detto, dalle tinte dark, con scenari oscuri e allo stesso tempo in decadimento, che però lasciano intravedere quella che era l’antica bellezza e lo splendore di Zagoravia, un regno in passato splendido e nel fiore della sua potenza. La grafica è sicuramente pulita, certo, ma non fa gridare al miracolo per un gioco uscito per PC nel 2014 e portato oggi su console con tanto di migliorie. I modelli poligonali sono ben realizzati, ma il discorso non cambia. Menzione di pregio va ai nemici che, per quanto diano una sensazione di già visto, sono comunque di impatto, e riprendono i canoni più famosi del genere dark fantasy.

Musica per le nostre orecchie

Il sonoro è senza ombra di dubbio di qualità, e non poteva essere altrimenti, con un’espansione interamente dedicata agli apprezzatissimi Motörhead. Musiche affascinanti e di qualità, effetti sonori e soprattutto il doppiaggio donano a questo titolo veramente tanta personalità, soprattutto nel DLC incluso nella versione Overkill del gioco. Il doppiaggio più del resto è realizzato divinamente, con doppiatori che sicuramente sono riusciti a donare personalità ai propri personaggi. Come già detto, a dar voce a Victor è Doug Cockle, che con la sua ormai consolidata esperienza nel doppiare personaggi dalle mille sfaccettature, ma soprattutto dei veri duri, impreziosisce ulteriormente l’opera.

Intrattenimento di quantità e qualità

Il gioco, dal punto di vista delle ore di gioco da spendere, ha tanto, tantissimo da offrire. Tralasciando le ore di gioco necessarie per finire la trama principale, che sono comunque abbastanza, il titolo offre moltissime imprese secondarie da fare. Quest, sfide, collezionabili, potenziamenti, sono tutte cose extra che vanno a ingrandire esponenzialmente la durata del gioco che, come già detto, di base offre tante ore di gioco da affrontare. Inutile dire che, se andremmo ad acquistare la Overkill Edition, che contiene al suo interno anche tutti i contenuti scaricabili, le ore di gioco aumenteranno ancora di più, forte anche della presenza di archi narrativi inediti.

Trofeisticamente parlando: cacciatori di demoni o di trofei?

Trofeisticamente parlando, Victor Vran non sarà una passeggiata, anzi, tutt’altro. I trofei sono tanti, legati sia alla storia principale che alle sub-quest, e ai collezionabili/potenziamenti ottenibili. La Overkill Edition, per estensione, è ancora “peggio”. Per chi fosse intenzionato al Platino, non posso che consigliare quindi di dar fondo a tutta la propria abilità e alla propria perseveranza. Per darvi un’idea della mole di trofei di cui si parla potete consultare la nostra lista trofei. Che dire? Siate dunque veri cacciatori, e partite alla volta di Zagoravia in cerca della gloria!

VERDETTO

Victor Vran è un titolo di un genere sicuramente pieno di possibilità e di gameplay e stilistiche, che tuttavia non osa. Il gioco è sicuramente un titolo valido, anche con le sue sbavature, ma con qualche scelta più ispirata e coraggiosa sarebbe potuto diventare un must. Sicuramente consigliato agli amanti del genere, che non guardano in modo maniacale al dettaglio ma che cercano un'esperienza di gioco divertente.

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