Warhammer: End Times – Vermintide – Recensione

Lo studio Fatshark, sviluppatore di molti giochi come Escape Dead Island o Bionic Commando Rearmed 2, si rilancia sul mercato con un nuovo titolo basato sull’universo di Warhammer. Il gioco in questione è Warhammer: End Times Vermintide, sbarcato ormai un po’ di tempo addietro su Steam, e riscuotendo un più che discreto successo. Lo abbiamo analizzato per darvi le nostre impressioni che sono riassunte in questa recensione.

Benvenuti a RattoTown!

Come accennato prima, Warhammer: End Times Vermintide è ambientato nell’universo fantasy della serie videoludica di Warhammer. Gli eventi di Vermintide prendono il via a Ubersreik, una cittadina in provincia di Reikland, invasa dai famigerati Skaven ovvero una razza di topi giganti richiamati dal potere di una luna verde chiamata “Luna del Caos”.

Sebbene quanto detto possa già appassionarvi, il titolo non dispone di una trama lineare come un classico GDR, esso infatti è il tipico arena-shooter. La trama non è raccontata in maniera sistematica ma bensì emerge giocando le varie mappe che il titolo mette a disposizione. Scegliendo infatti la modalità avventura si potranno giocare le arene in successione per ricostruire la storia del gioco. Protagonisti dell’avventura sono dei personaggi predefiniti dal sistema, divisi per classi, e ogni classe ha un preciso ruolo all’interno del team. Nello specifico si tratta del cacciatore di streghe Victor Saltzpyre, della… strega della luce Sienna Feugonasus, del nano Bardin Goreksson, dell’elfa Kerillian e del soldato Markus Kruber, ciascuno dotato di particolari caratteristiche.

Ah… ma non è Left 4 Dead?

Una volta avviato il gioco la particolarità che salta all’occhio è la somiglianza impressionante con il noto arena-shooter Left 4 Dead. Ebbene, il gioco per quanto riguarda il gameplay e le meccaniche è praticamente identico al titolo di Valve. Giocando le varie arene notiamo una somiglianza smisurata nei contenuti o nelle meccaniche. Ci troveremo infatti a dover affrontare orde di ratti altissimi assetati di sangue, e alcuni di questi con poteri e armature speciali.

Per esempio: topi corazzati, spruzzatori di veleno, ratti giganti muscolosi e tanto altro. Nel complesso le avventure che vivremo nelle arene saranno un continuo ripetersi di azioni frenetiche come correre, uccidere e raggiungere la meta prefissata prendendo munizioni e oggetti nella mappa per sopravvivere alle varie orde che ci manderà contro l’IA. Vermintide è il tipico titolo che va giocato in cooperativa anche con gli amici, se provassimo infatti a giocare da soli dopo una manciata di ore ci annoieremmo a morte e il titolo finirebbe irrimediabilmente nel dimenticatoio.

C’è nessuno?

Warhammer: Vermintide dopo una breve intro ci mette davanti alla prima scelta sulla classe, per iniziare l’avventura. Questa sarà modificabile ogni qualvolta avvieremo una nuova partita. Prima di iniziare un game dovremo selezionare la difficoltà che sarà facile, normale o difficile a seconda delle nostre possibilità e la relativa mappa.

Una volta compiuta le nostra selezione, mentre staremo comodi nella locanda per prepararci alla lotta, ecco che il matchmaking partirà per ricercare giocatori al nostro livello ed iniziare l’avventura. Qui iniziamo a riscontrare le prime pecche di gioco ovvero il sistema di ricerca giocatori. Giocando diverse partite a varie difficoltà abbiamo notato una certa lentezza nel trovare nuovi giocatori dovuta magari alla scarsa popolazione dei server. Questo però viene compensato dal fatto che se entro un certo limite di tempo non si trovassero player, la partita partirà automaticamente rimpiazzando i posti vacanti con i relativi bot controllati dall’IA del gioco.

Bisogna puntualizzare che i bot che ci affiancheranno saranno sorprendentemente forti rispetto ai player di livello basso quindi il grado di difficoltà si abbasserà molto perché questi tenderanno a completare tutti gli obiettivi con grande facilità e rapidità facendoci perdere il gusto di giocare.

Ingrandire il nostro arsenale

Progredendo nel gioco avremo la possibilità di salire di livello. Ogni arena completata infatti ci darà dei punti esperienza che andranno ad aumentare la nostra barra dell’exp e a potenziarci. Ogni livello che prenderemo ci sbloccherà dei nuovi potenziamenti e delle nuove armi. Queste andranno ad arricchire il nostro arsenale e verranno collocate nell’inventario da cui potremo accedere dalla locanda (stanza di preparazione) prima di ogni inizio partita. Molto interessante è la varietà di skin delle armi messe a disposizione dal gioco che ci renderanno orgogliosi delle ore spese per prenderle.

Visivamente bello ma con parecchi bug

Un’altra particolarità che salta all’occhio è la componente grafica. Il titolo infatti visivamente è molto bello da vedere e ci ha coinvolto non poco. Le mappe disegnate dagli sviluppatori sono ricche di dettagli; potremo trovarci in una fogna puzzolente, in un castello maestoso o ancora in una foresta rigogliosa. Tutto contornato da un’atmosfera molto cupa e carica di suspense che ci terrà incollati fino alla fine di ogni partita.

Molto divertenti sono anche le battute che faranno i nostri personaggi nel mezzo degli scontri, purtroppo doppiate solo in inglese. Sebbene graficamente il titolo sia godibile non mancano i soliti bug visivi come nemici invulnerabili o incastrati nei muri o che volano nel cielo.

Trofeisticamente parlando…. Ratti everywhere!

Warhammer: End Times Vermintide conta 40 trofei in totale tra cui 3 ori, 11 argenti ed il resto bronzi, più il classico platino. La maggior parte saranno concentrati sul trovare armi e completare la storia di gioco. Di questi 40 trofei, tre saranno dei trofei segreti non attinenti alla storia ma che si potranno ottenere giocando le varie arene.