WWE 2K18 – Recensione

Sviluppatore: Yuke's Future Media Creators Publisher: 2K Games Piattaforma: PS4 Genere: Sport Giocatori: 1-4 (Online: 1-8) PEGI: 16 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Il wrestling è una delle discipline più conosciute al mondo, di quelle che si amano o si odiano, senza mezze misure. Per quei pochi che non lo sapessero, la federazione portavoce di questo sport entertainment da molti anni è la WWE (World Wrestling Entertainment), che ha unito alla disciplina la giusta quantità di finzione all’intrattenimento. Qui vengono chiamati a salire sul ring due o più lottatori che combatteranno per vincere e al tempo stesso entusiasmare il pubblico. Il mondo del wrestling ha avuto un boom in Italia nei primi anni del nuovo millennio, sebbene fosse già incredibilmente popolare (e lo sia tuttora) negli USA, generando molteplici versioni videoludiche dello sport. Dal buon vecchio WWF SmackDown! per la prima PlayStation a SmackDown! vs Raw (capitanati da THQ) fino ad arrivare al dominio di 2K Games, che è cominciato con WWE 2K14, eccoci arrivati a WWE 2K18, il titolo di cui vi parliamo oggi.

Don’t try this at home

WWE 2K18 presenta la stessa formula dei precedenti giochi 2K con aspetti migliorati su pressoché tutti i fronti, sia in ambito di contenuti che di gameplay. Con ben 174 personaggi giocabili (escludendo i DLC) e 43 arene, classiche e moderne, quest’ultimo capitolo fa somigliare sempre più il brand al vero wrestling. Cominciando dal sistema dei contrattacchi, che rende un match infinitamente più simile a un incontro vero: nei vecchi titoli, se si aveva il giusto tempismo e nervi di ferro, chiunque avrebbe potuto contrattaccare qualsiasi colpo rendendo gli incontri praticamente a senso unico e per nulla simili a come sono in realtà. In WWE 2K18 invece c’è un limite ai contrattacchi, conteggiato dagli slot della barra gialla situata nel rettangolo dello status dei wrestler. La barra va da uno a cinque slot dipendentemente dalla superstar selezionata e dai suoi attributi, differenziando i vari lottatori, spingendo quindi a pianificare un match oltre che giocarlo semplicemente, e offre la possibilità di ribaltare le sorti di qualsiasi incontro. I contrattacchi si differenziano inoltre in minori e maggiori, rispettivamente evidenziati in verde e arancione, e consumeranno una e due barre gialle.

Il rettangolo dello status contiene tutte le informazioni necessarie per giocare. Oltre al quadro delle ferite ha tre barre, una per la salute, una per la stamina e un’altra per i contrattacchi. Il rettangolo è costituito da tre voci che consistono nella mossa speciale, la finisher e la percentuale. Quest’ultima si ricarica man mano che colpiamo i nostri avversari, e ci renderà disponibile la mossa speciale una volta giunto al 100%. La finisher invece potremo guadagnarcela solo una volta che sarà andata a segno la mossa speciale, o dopo aver raggiunto il 150%, che però, una volta sforato, ci negherà l’utilizzo di quest’ultima.

Il secondo e ultimo elemento HUD dell’intero gioco sta nel rating. A seconda di come si svolgeranno i match il nostro rating potrebbe salire oppure scendere, dando un vero e proprio voto agli incontri da zero a cinque stelle. Per alzare il rating bisognerà colpire il nostro avversario ed evitare di ripetere le stesse tecniche, altrimenti si rischia di far calare il proprio successo e annoiare gli spettatori. Bisognerà quindi contrattaccare e colpire con quante più mosse possibili i nostri avversari senza però privarci del gusto di aggiungere qualche tocco personale, quali le mosse speciali o finali, o ancora momenti OMG, fattibili con l’ausilio di finisher al tavolo dei commentatori o per altre brutalità caratteristiche del wrestling WWE.

It’s time to play The Game!

Una delle aggiunte di questo titolo rispetto al predecessore è la possibilità di poter combattere fino in otto contemporaneamente sullo stesso ring, caratteristica finora presente solo in WWE Shut your Mouth per la lontana PlayStation 2 e mai più ripresa. Se si è appassionati di match confusionari come le Battle Royal, Ladder o Royal Rumble, questo aspetto sarà molto gradito. Rispetto a WWE 2K17 sono stati implementati anche i match personalizzati, che consistono più che altro in regole prestabilite da noi stessi. Potremo giocare i comuni match con le regole che preferiamo, come ad esempio rimuovere il count out in un Single 1 on 1 match e così via. E’ stato rimodellato il backstage, che ora risulta molto più esteso del precedente, ed è ora possibile fare degli Squash match, annientando il nostro avversario e schienarlo in pochi secondi.

Riproposta la spettacolare possibilità di poter interferire nelle entrate dei nostri avversari, cogliendoli di sorpresa mentre esultano con i fan, e di poter infierire su di essi dopo la loro sconfitta. Un tocco caratteristico della WWE che replicato in un videogioco ci fa sentire più vicini che mai ai veri show.

Just bring it

Tutta la sostanza di un wrestler non sta in calci, pugni e prese. In WWE 2K18 è stato aggiunto un nuovo sistema di trasporto (o carry system), un modo particolare di trasportare i nostri avversari prima possibile solo da terra o in piedi. Adesso è possibile addirittura alzare i nostri avversari sulle nostre spalle o a mo’ di Power Bomb e gettarli dove preferiamo, che sia a terra, sul paletto o addirittura fuori dal ring, non dimenticandoci però dell’esistenza della resistenza, che andrà a svuotarsi con il tempo. Un tocco realistico sta nella gestione del peso delle superstar, che non è più visibile soltanto paragonando un cruiserweight a un heavyweight, ma anche tra due wrestler della stessa categoria. Una comune superstar vedrà infatti calare sempre più velocemente la barra della resistenza se tenterà di alzare Big Show, così come questo non potrà essere sollevato da uno come Enzo Amore o Kalisto. A differenza delle normali tecniche, il carry system può essere contrattaccato premendo rapidamente il tasto Cerchio, meccanica che ci affaticherà non poco se il nostro lottatore sarà ferito.

Una nota a sfavore grossa come André the Giant di WWE 2K18 sta nell’intelligenza artificiale, troppo banale e mal progettata; molte volte i lottatori controllati dal computer smetteranno di attaccarci e se ne staranno a fissare il vuoto, mentre altre volte cercheranno con ogni mezzo di compenetrarsi all’interno di qualche oggetto. Per non parlare dei caricamenti estremamente lunghi e ripetuti che quasi spezzano il ritmo di gioco e dell’impossibilità di saltare le sigle degli show una volta cominciati gli eventi in WWE Universe e Il mio Giocatore.

The Champ is here

Il titolo ci propone diverse modalità di gioco, le più importanti sono Il mio Giocatore, Road to Glory e WWE Universe, senza escludere le immancabili esibizioni e i match rapidi online. La modalità su cui più 2K si è impegnata è indubbiamente Il mio Giocatore, dove impersoneremo una nostra superstar. Appena cominciata la partita verremo catapultati nella sezione di creazione del personaggio, dove ne modificheremo l’aspetto non proprio a nostro piacimento. La personalizzazione infatti risulta essere piatta, in quanto, essendo agli inizi, non disporremo di nessun oggetto estetico aggiuntivo, neppure di tagli di capelli decenti, e questo si allontana drasticamente da quel che è il motto stesso del gioco, “be like no one”.

Modificato il viso e il corpo ci verrà chiesto di selezionare uno stile di combattimento e una tenuta base, della quale potremmo servirci per impersonare un uomo mascherato, una scopiazzatura di Dean Ambrose e altri ancora. Basteranno un paio di incontri e potremo già modificare il nostro personaggio un po’ meglio. Selezionando uno degli stili di combattimento proposti, il gioco preimposterà al nostro alter ego un certo moveset, che potremo cambiare successivamente sbloccando le tecniche agli inizi inaccessibili. La creation suite offre anche due bizzarre novità. Sarà possibile rendere alcune parti del vestiario luminescenti o addirittura fondere due corpi diversi per crearne uno nuovo (è il wrestling oppure Dragon Ball?).

Terminata la personalizzazione avrà inizio la nostra vera e propria carriera. Verremo catapultati al Performance Center della WWE. Qui incontreremo alcuni lottatori del roster NXT e il nostro allenatore, Matt Bloom (a.k.a. A-Train). Matt ci farà sgobbare mettendoci alla prova sul ring, e qui partirà il nostro primo incontro che fungerà da tutorial sui comandi.

Dopo aver preso dimestichezza con le azioni di gioco, Matt Bloom ci farà esercitare con i promo, una delle solite sessioni della WWE che fungono da reality show, per la prima volta proposte anche in un videogioco. L’argomento della serata saremo noi a esporlo, con tre diversi toni a disposizione: convinto, arrabbiato e tranquillo. L’obiettivo sarà fare più punti possibili cercando di scegliere sempre la risposta più coerente possibile in modo tale da portare a casa una combo, che ci raddoppierà il punteggio. Il pubblico però non se ne starà lì a guardare senza che facciamo nulla, bisognerà infatti tenere a bada la barra del tempo e scegliere l’opzione più coerente entro un tempo relativamente esiguo. Non sarà per nulla facile tenere i nervi saldi.

We are NXT

Dopo il tutorial, Matt Bloom ci darà libero accesso al roster NXT, dando così il via alla nostra carriera. Verremo trasferiti dal Performance Center al backstage di NXT, il tutto in free roaming. In WWE 2K18 si è infatti in grado di vagare per l’area di gioco a piacimento e parlare con le superstar o i dipendenti presenti. Questi ci daranno consigli sul come comportarci nella federazione (che potremo bellamente ignorare) e a volte ci parleranno della loro vita personale e dei loro gusti. Per cominciare una normale settimana bisognerà recarsi alla postazione dei produttori per poter salire sul ring, e rispettare la scheda dei match che i piani alti ci avranno riservato; alcune volte avremo una scelta a disposizione: si potrà avviare una rivalità interferendo in un match, farne uno semplice oppure dedicarsi ai promo. Come ogni modalità carriera che si rispetti nei giochi di wrestling, l’obiettivo sarà, com’è facilmente intuibile, vincere il main event di Wrestlemania. Quando si è liberi dalle storyline, parlare con gli NPC ci darà a volte accesso a delle missioni secondarie, che consistono in obiettivi particolari da svolgere durante i match o per un numero definito di settimane. Se svolte, queste ci forniranno più VC (la valuta di gioco) e sbloccheranno ricompense, oltre a farci salire di grado gli status Favorito dai fan o Dipendente modello, che rispettivamente aumenteranno la nostra popolarità e la nostra influenza. Aumentando i gradi sbloccheremo delle particolari possibilità per il nostro personaggio, come nel caso del Favorito dai fan che potrà riadattare a piacimento un titolo e il Dipendente modello che potrà decidere la scheda dei match.

Al termine di qualsiasi attività, che sia in Il mio Giocatore o addirittura in normali esibizioni, il gioco ci fornirà un certo numero di VC, i crediti. Questi saranno essenziali per far crescere nella forza e nel carisma il nostro personaggio, in quanto ogni punto attributo richiederà una somma di denaro da spendere, e più un attributo vorremo potenziare, più cospicua sarà la cifra da cui separarsi. Questa meccanica risulterà frustrante agli occhi di chiunque, in quanto dopo sole quattro settimane, Triple H (se impressionato dalla nostra winning streak) ci proporrà un trasferimento prematuro a Raw o SmackDown!. Non avremo altra scelta che accettare e sentire sulla nostra pelle l’impressionante forza di qualsiasi lottatore che faccia parte dei major roster, e ciò ci spingerà a giocare all’infinito le altre modalità di gioco per accumulare l’enorme quantità di crediti richiesti per potenziare il nostro personaggio o, per semplificarci le cose e inasprire il tutto, acquistare il booster dal PlayStation Store.

La mia Carriera è una modalità che ci ha particolarmente delusi, dato che 2K, negli ultimi mesi prima del rilascio del gioco, l’ha trattata come fosse qualcosa di mai visto prima, eppure presenta molteplici difetti che non ci fanno immedesimare neanche un po’ nell’universo WWE. Risulta essere piatta e ripetitiva, la maggior parte delle volte ci ritroveremo a incrociare il nostro sguardo con glitch fastidiosi, espressioni assurdamente comiche, dialoghi improponibili, talvolta scontati o nel peggiore dei casi privi di senso, come mostriamo nell’immagine che segue.

La strada verso la gloria

La controparte, per così dire, della modalità Il mio Giocatore è Road to Glory. Qui si giocherà con lo stesso personaggio creato e sviluppato per la carriera principale, tuttavia online contro altri personaggi creati dagli utenti di tutto il mondo. Partecipando ai match che cambieranno tipologia ogni giorno, in maniera analoga ai normali scontri, si otterranno le stelle rating, che accumulate tra i vari match ci garantiranno due tipi di premi. In Road to Glory baratteremo le stelle per acquistare delle casse di bottino una volta a settimana, e queste conterranno succulenti premi in base al tipo di cassa, che sia bronzo, argento oppure oro. Per facilitarci la scalata otterremo gratuitamente una cassa all’avanzare di grado grazie ai punti esperienza vinti negli incontri. Il grado purtroppo è un elemento simbolico e nulla di più, che semplicemente testimonia quanto abbiamo combattuto online, in quanto non ci sono filtri di matchmaking e potremmo capitare addirittura a giocare contro un rango 30 mentre noi siamo all’1.

Dalle casse di bottino può venir fuori di tutto, dalle tecniche degli altri lottatori a tagli di capelli, crediti o potenziamenti usa e getta per le nostre partite online. Il secondo tipo di premio è invece l’oggetto ottenuto una volta aver vinto il Pay-per-view del mese, seppur meno sostanzioso e più difficile da ottenere rispetto alle normali casse. Questo mese con l’evento in PPV TLC il premio (almeno per noi) è stata una maschera particolare per personalizzare il nostro personaggio. Per sbloccare il Pay-per-view sarà necessario collezionare il numero di stelle richiesto oppure pagare con VC l’accesso immediato. Qui bisognerà affrontare un match online e soddisfare almeno tre dei cinque requisiti richiesti, che possono variare di volta in volta. Successivamente avremo a che fare con la star del main event mensile in modalità offline, e ci basterà batterlo per portare a casa il premio. Si tratta dunque di una modalità non troppo complessa, ma che nel complesso (perdonatemi il gioco di parole) riesce comunque a intrattenere con successo.

La terza modalità è familiare, in quanto è presente sin dal primo WWE 2K, si tratta della modalità WWE Universe. Questa è la modalità più vicina alla classica General Manager Mode dei titoli THQ, in quanto sceglieremo noi la scheda dei match di tutti e tre gli spettacoli, Raw, SmackDown Live e NXT. Non si tratta però della solita solfa, infatti il WWE Universe di quest’anno è stato migliorato nettamente e offre ora inediti intermezzi tra uno scontro e l’altro, promo per le superstar famose e filmati degni del loro nome. In WWE Universe le rivalità non vengono prese alla leggera, in quanto potremmo addirittura tenere d’occhio come si sono comportati i wrestler in un match e documentarci sulla visione che i fan hanno di loro. Insomma, è una modalità sempliciotta ma sviluppata come si deve, il divertimento è assicurato!

Give me a Hell Yeah!

Come in ogni videogioco WWE che si rispetti, anche in 2K18 è presente la personalizzazione dei personaggi e la sua creation suite non è per nulla banale. Si potrà regolare a piacimento qualsiasi tratto del viso e del corpo, partendo da una base preimpostata. Curiosa la possibilità di aggiungere stampe prese dal proprio hard disk e appiccicarle ai lottatori per rendere un volto più somigliante alla realtà. Entrano tuttavia in gioco nuovamente le casse di bottino, che saranno l’unica cosa a dividerci dall’ampia varietà di tagli di capelli, barba e altri tratti caratteristici. Tutto infatti sarà alla nostra portata solo una volta che l’avremo trovato in uno dei bottini, che provvederanno a sbloccare (dietro pagamento) un determinato oggetto.

La componente online arricchisce tantissimo il gioco non solo con le classiche esibizioni online, ma soprattutto grazie alla modalità creazione, in quanto se connessi avremo l’opportunità di scaricare sul nostro sistema le creazioni degli altri utenti, fino a un massimo di dieci download giornalieri. Inutile dire quanti personaggi bizzarri troveremo, da lottatori non inclusi nel gioco come The Hurricane a personaggi di fantasia come Goku di Dragon Ball e tantissimi altri ancora, non ci rimane che sbizzarrirci!

Sul comparto sonoro abbiamo avuto alte aspettative non appena The Rock fece sapere al pubblico di stare lavorando alla colonna sonora del gioco, utilizzando la propria playlist di allenamento. Il risultato è stato soddisfacente, le tracce sono di pregevole fattura (nonostante siano poche), più che adatte al mondo del wrestling. Ci faranno compagnia i Disturbed con Down with the sickness, i Boston con Smokin’ e Bruno Mars con Runaway Baby, tanto per citarne alcuni. Il nuovo commento di Michael Cole, Corey Graves e Byron Saxton è formidabile, sempre in linea con le nostre azioni e raramente si ripete.

Il comparto grafico è una goduria grazie ad alcuni dettagli come il sudore dei lottatori o le macchie di sangue sparse per l’arena, ma nel complesso si poteva fare di più. Alcuni lottatori, come ad esempio Shawn Michaels, non hanno prestato il volto per il gioco, e quindi il suo personaggio gli somiglierà appena un po’. Per non parlare dei glitch grafici; talvolta ci ritroveremo a camminare a gambe all’aria o ancora sprofondando nel ring e vedremo ciocche di capelli svolazzanti che vanno completamente per fatti loro. Buone le espressioni facciali, anche se nella modalità La mia Carriera spesso differiscono da cosa gli NPC ci stanno realmente dicendo. Ci ritroveremo ad esempio Stephanie McMahon estremamente felice di vederci, ma secondo la finestra di dialogo vuole che smettiamo di infastidirla, generando confusione e divertimento collaterale nel giocatore.

Trofeisticamente parlando: Hello, I’m AWESOME!

L’elenco trofei di WWE 2K18 ne presenta ben 52, 1 Platino, 1 oro, 14 argento e 36 bronzi. Ottenere il trofeo massimo non sarà affatto difficile, bensì ripetitivo. Bisognerà essenzialmente effettuare certe azioni, come scaraventare un avversario sui gradoni d’acciaio, vincere dei match utilizzando un certo lottatore e altro ancora. I trofei principali li guadagneremo completando la modalità La mia Carriera, giocando cinquanta match in WWE Universe e vincere cento match in Road to Glory, trofeo che faticherete ad ottenere.

VERDETTO

WWE 2K18, nonostante presenti notevoli miglioramenti rispetto ai titoli degli scorsi anni, non è ancora l'esperienza di wrestling definitiva che ci aspettavamo. E' più completo e divertente, ma c'è ancora da sistemare qualche smussatura qua e là. Non è perfetto, ma è un ottimo gioco e lo consigliamo caldamente a tutti gli appassionati.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.

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