XING: The Land Beyond – Recensione

Sviluppatore: White Lotus Interactive Publisher: White Lotus Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 19,99 € Italiano:

La realtà che si cela dietro la morte è stata spesso oggetto di suggestioni partorite dalle menti dei più illustri filosofi, sacerdoti, illuminati e studiosi vari. Il videogioco è uno strumento di trasmissione molto potente, poiché in grado di conciliare testi, immagini e musiche, lasciandole in mano al fruitore, che quindi può essere travolto dal messaggio che il creatore aveva intenzione di trasmettere.

XING: The Land Beyond è concretamente un puzzle game tridimensionale (compatibile con PlayStation VR) nato sulla scia del meraviglioso The Talos Principle, affrontando tematiche simili e ritagliandosi a grandi linee lo stesso ruolo nel mercato videoludico. I ragazzi di White Lotus Interactive sono riusciti ad avvicinarsi al capolavoro sviluppato da Croteam?

Il viaggio spiritico 

Vestiremo i panni dell’anima di una persona defunta che, guidata dal proprio custode guardiano (rappresentato tramite una statua ancestrale), dovrà riuscire ad aprire le ali verso la libertà. Per farlo, tuttavia, il custode chiederà un supporto riguardante quattro anime che sono rimaste intrappolate e necessitano di essere liberate per trovare la pace. Ecco che partiremo verso un’isola tropicale per salvare l’anima di una donna del posto, per poi fare un salto nella foresta amazzonica in soccorso di uno sciamano. Andremo alla ricerca dell’anima di una piccola ragazzina e del suo cane attraversando i laghi e i templi del Sol levante, giungendo infine nel deserto su cui si ergono delle antiche rovine che in passato furono governate da un imperatore, l’ultima anima che richiede il nostro aiuto. Terminato il “giro turistico”, sarà la volta di liberare la nostra anima, vivendo l’interpretazione di White Lotus dell’ascensione.

Al termine dei cinque livelli principali (dalla durata chiaramente variabile in base alle vostre capacità di risoluzione degli enigmi, ma che si dovrebbero aggirare fra le due e le tre ore cadauno), XING ci pone davanti a dei crediti splendidamente concepiti e a una dozzina di livelli extra molto brevi che hanno come unico scopo quello di trasmettere la fragilità della vita umana e ciò che ci gira intorno, prima e dopo.

Poesie, sinfonie e quadri

Esiste un partito nel mondo della critica videoludica che descrive il videogioco come una forma d’arte. Qual miglior esempio se non XING: The Land Beyond, che si rivela essere “poco gioco” e “tanta arte”. Le ambientazioni disegnate da White Lotus sono estremamente dettagliate pur non essendo particolarmente ispirate. Foreste, ghiacciai, templi, deserti, laghi… vi ritroverete spesso a fermarvi e a contemplare il paesaggio che, pur non essendo all’avanguardia a livello tecnico, si farà apprezzare per la quantità di modelli diversificati e per un magistrale utilizzo degli effetti di luce e di ombre. Ad amplificare il fascino delle cartoline che ammirerete contribuisce la possibilità concessa al videogiocatore di cambiare il clima: potrete alternare il giorno con la notte, far piovere o far nevicare.

Le storie delle anime in cerca della libertà saranno trasmesse attraverso dei manoscritti in rima (motivo per il quale sorvoliamo volentieri sulla carenza della localizzazione in italiano, di modo da evitare alcune forzature morfologiche in stile Child of Light) e raccontate da voci narranti molto profonde e ben interpretate. Il vostro viaggio sarà infine accompagnato da un rilassante comparto sonoro che fonde sinfonie new age godibili a effetti acustici della natura o dei vostri passi, dosati con parsimonia.

Dicevamo del “poco gioco”?

Come già accennato, XING: The Land Beyond è un puzzle game tridimensionale, e come tale concentra tutta l’esperienza concreta del videogiocatore sulla risoluzione degli enigmi. In questo frangente, XING tenta di ergersi rispetto alla massa dei puzzle game delle ultime due decadi, riuscendoci solamente in parte. L’idea di fondo è quella di sfruttare la possibilità di modellare il clima a nostro vantaggio, di modo da sorvolare ogni ostacolo; potremo congelare un lago per poterci camminare sopra, oppure spegnere delle fiamme facendo piovere, o ancora direzionare il vento con lo scopo di tenere ferma una piattaforma e via dicendo.

L’idea di base è ottima e molto originale, ma si infrange in una miriade di stereotipi dei puzzle game che, in alcuni frangenti della nostra avventura (i peggiori NdG), prenderanno il sopravvento. Cioè raccogliere oggetti e portarli da una parte all’altra dello schema, posizionare pannelli su determinate piattaforme, sbloccare porte e molti altri elementi che minano l’originalità del titolo, facendo anche dissipare il messaggio di fondo. Ottima invece la ricerca dei collezionabili (delle rune), che vi chiederanno di risolvere gli enigmi in maniera ancor più articolata di quanto richiesto per proseguire l’avventura e grazie ai quali potrete sbloccare dei livelli bonus molto affascinanti. Sia la ricerca che i livelli bonus arricchiscono notevolmente l’esperienza, e non è cosa molto comune per i collezionabili (i quali spesso sono inseriti senza una logica e aggiungono solo noia e/o frustrazione).

Ad aggravare la situazione ci si mette un comparto tecnico latitante in due meccaniche fondamentali. La prima è il salto, programmato in modo tale da renderci difficili alcune fasi di platforming, facendoci addirittura credere che la soluzione dell’enigma non sia realmente quella. E’ veramente un peccato, in un gioco che vuole trasmettere serenità, dover ripetere svariate volte un semplice balzo, interrompendo le sinfonie con una timida imprecazione. Il secondo problema riguarda il salvataggio. Ci è capitato diverse volte di salvare la nostra partita e, una volta rientrati, dover ripetere alcuni enigmi precedentemente risolti, nonostante i manoscritti e i collezionabili venissero contati. Siamo certi che questo bug verrà risolto al più presto ma, in sede di recensione, è nostro dovere farvelo presente.

Vorrei ma non posso

XING: The Land Beyond è un ottimo titolo introspettivo e rilassante che si sarebbe potuto ritagliare un posto prestigioso nel panorama dei puzzle game su PlayStation 4 (essendo già disponibile su PC da un paio di anni), ma che non riesce a raggiungere il livello della sua ispirazione The Talos Principle a causa dei difetti precedentemente descritti e di due rimorsi che si porta dietro.

Il primo riguarda il parziale fallimento della modalità con il VR, per il quale XING è completamente compatibile e a cui era rivolto. L’aliasing in VR causato dalla vecchia versione del motore grafico Unreal utilizzata per sviluppare questo titolo compromette drasticamente la qualità estetica della nostra esperienza in realtà virtuale, sgranando la visuale e facendo perdere dettagli e nitidezza ai modelli. Addio cartoline, insomma. La risoluzione degli enigmi stessa, inoltre, genera a volte un’incoerenza strutturale fra l’esperienza in VR e le attività che dobbiamo svolgere per proseguire.

Il secondo attiene la tematica, affrontata con superficialità. Un tema così spirituale e filosofico non può limitarsi a qualche frase a effetto, qualche aforisma tagliente e dei paroloni come “reincarnazione” gettati lì come fossero carbone sul barbecue. The Talos Principle era riuscito a trovare l’equilibrio perfetto e a materializzare un concetto che è l’immaterialità per antonomasia. XING: The Land Beyond non ci è riuscito, rivelandosi inferiore al capolavoro di Croteam, ma meritandosi comunque una valutazione positiva. Promuoviamo White Lotus e ringraziamo coloro che hanno finanziato su Kickstarter questo progetto quando ancora si rivolgeva solamente alla versione per PC.

Trofeisticamente parlando: ascensione

La lista trofei di XING: The Land Beyond è piuttosto copiosa, contando ben ventisette trofei, di cui solo sette di bronzo, e il Platino. Per farlo vostro, sarà sufficiente completare la storia (livelli bonus compresi), raccogliere tutte le rune e dedicarsi a un paio di rapide attività. Inoltre non ci sono trofei mancabili. Consultate la nostra guida per non farvi sfuggire neanche un trofeo.

VERDETTO

XING: The Land Beyond è un titolo compatibile con PlayStation VR che, tuttavia, vi consigliamo di giocare normalmente per evitare qualche mal di pancia di troppo. Il viaggio che ci offrono i ragazzi di White Lotus è ben bilanciato sotto il profilo della longevità, del level design, della difficoltà degli enigmi e del coinvolgimento emotivo. Ci sono delle crepe sia concettuali che tecniche (quest'ultime sicuramente verranno corrette con aggiornamenti futuri) che vengono tuttavia dignitosamente compensate dalla cura nei minimi dettagli riposta dagli sviluppatori. Chiudendo un occhio su una qualità grafica non propriamente al passo con i tempi e su qualche enigma un po' farraginoso, XING è un viaggio che vi consigliamo di intraprendere. Si tratta di una valida alternativa (anche se non all'altezza) di The Talos Principle.

Guida ai Voti

Giovanni Paolini
Catalizzatore di flame sul web e drogato seriale di fantacalcio, Giovanni vede il videogioco come un'espressione artistica piuttosto che come un mero intrattenimento privo di contenuti significativi. Per questo motivo, ripudia il 90% dei AAA e si tuffa sfacciatamente nel mercato indipendente, rimanendone il più delle volte scottato seppur senza rimorsi. Amante della musica di qualità, delle narrazioni articolate e di design ispirati, si è tuttavia mostrato fin dall'adolescenza ossessivamente attratto dai personaggi femminili antropomorfi, mistici o animati, universalmente conosciuti come waifu. Rappresenta orgogliosamente la vena toscana del Bit.