Robby’s Adventure – Recensione Speedrun

Sviluppatore: DillyFrame Publisher: DillyFrame Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 1,99 € Italiano:

La recensione Speedrun di Robby’s Adventure vi svela i segreti del titolo realizzato dallo sviluppatore indipendente DillyFrame. Rilasciato originariamente su PC nel 2017, questo platform a scorrimento laterale sbarca anche su PlayStation a un prezzo ridotto. Scoprite con noi se il robot protagonista del gioco merita il nostro aiuto.

Robby's Adventure

Dai conigli alla meccanica

Scorrendo la pagina web di DillyFrame è facile notare come questo team abbia un pallino per i conigli. I loro primi titoli vedono infatti protagonisti questi simpatici animali, salvo poi passare a opere più astratte. Broken Pipe e Cubic Figures si affiancano così a titoli dall’aspetto più infantile, assieme al protagonista della nostra recensione.

Robby’s Adventure è un semplice platform a scorrimento laterale che mette i giocatori (con poca sorpresa) nei panni di Robby. Questo robot, come ci svela un breve e drammatico filmato iniziale, viene sottratto all’amore di un ragazzo e relegato all’interno di un magazzino. Il dramma, in realtà, sta tutto nella grafica con cui il filmato è realizzato. L’impressione è infatti quella di essere tornati sulla prima PlayStation, tanto che ci è venuto istintivo verificare se la Memory Card fosse inserita correttamente nella nostra console.

Battute a parte, l’arretratezza tecnica di Robby’s Adventure si ripecuote anche sulla grafica all’interno del gioco, che non si discosta da quanto visto nel video introduttivo. I livelli sono praticamente privi di fondali, pieni di scatole tutte uguali tra loro e di scaffali anonimi in metallo. Solo qualche elemento animato fornisce un po’ di dinamicità ad ambienti altrimenti asettici. In tutto questo, lo scopo del giocatore è di trovare una serie di oggetti ed esplorare il magazzino, per fuggire e tornare dal nostro padrone umano.

Robby's Adventure

Salta e basta

I platform di nuova generazione ci hanno abituato a sfide stimolanti. Spesso il classico comando di salto è affiancato da abilità, poteri e molto altro. Scordatevi tutto questo però, perché Robby’s Adventure è un gioco privo di spunti. Il robot protagonista non può eseguire azioni che non siano saltare, correre e spingere alcuni piccoli oggetti. Scattare permette ovviamente di sorvolare ampi baratri, mentre il solo salto permette di coprire distanze ridotte. Gli strumenti raccolti non servono assolutamente a nulla, se non a consentire di proseguire nella storia.

Lo stesso dicasi per gli ingranaggi, una sorta di moneta sparsa nei vari livelli. Raccoglierne uno o duecento non influenza le abilità del protagonista in alcun modo. Persino i pochi ostacoli in grado di ucciderci riescono a ripetersi dopo una manciata di schemi. Fasci laser, carri armati e pericolose telecamere sono minacce da evitare come la peste. Tutto però si riduce a saltare con il giusto tempismo. La richiesta sarebbe anche di facile espletamento, se non fosse per controlli oleosi e incredibilmente imprecisi. Questo, a maggior ragione in un platform, porta a morti a raffica e a una crescente frustrazione.

Comprendere come superare gli ostacoli è facile, riuscirci tutt’altro. Se a questo aggiungiamo che molto spesso alcune cutscene (impossibili da saltare) generano bug e obbligano a ripetere una sezione, è facile capire come giocare a Robby’s Adventure sia un vero incubo. Nemmeno la presenza di collezionabili e di numerosi livelli aiuta: dopo una mezz’oretta vorrete solo abbandonare l’impresa. Grafica e sonoro danno il colpo di grazia a quest’avventura. Dell’effetto nostalgia in stile PlayStation One abbiamo già parlato. Dimenticabile invece la colonna sonora, senza alcun tipo di mordente.

Trofeisticamente parlando: un obolo per un trofeo

La maggior parte dei giocatori potrebbe domandarsi perchè investire due euro in Robby’s Adventure. I cacciatori non si porranno però questo quesito, perché il segreto del titolo di DillyFrame è nascosto nel suo elenco trofei. Al netto dei controlli terribili e di tutti i problemi, ottenere il Platino è una pratica espletabile in meno di mezz’ora. Tutto facile e lineare, a prezzo di budget: la vera domanda è se ne valga la pena.

VERDETTO

Ci piacerebbe cercare di salvare Robby's Adventure, aggrappandoci magari a qualche meccanica interessante, a una grafica sorprendente oppure a una longevità incredibile. la verità è che tutti questi aggettivi non appartengono al gioco di DillyFrame, un'opera che probabilmente avrebbe sfigurato anche sulla prima PlayStation. La grafica è piatta e banale, le ambientazioni asettiche e la trama inesistente. Le meccaniche sono quelle dei platform più ordinari (salta e corri) e non riescono mai a spingere il giocatore a proseguire con l'esplorazione. Nemmeno la presenza di qualche ostacolo o di collezionabili riescono a ravvivare quest'avventura. L'unico motivo per far vostro Robby's Adventure è un Platino facile a basso budget, ma anche così forse sarebbe meglio puntare su altre opere in commercio.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.