The Marauder Chronicles: Curse Over Valdria – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Gamuzumi Publisher: Gamuzumi Piattaforma: PS4 (Disponibile anche per PS5) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 4,99 € Italiano:

The Marauder Chronicles: Curse Over Valdria, protagonista di questa recensione Speedrun, è la nuova opera di uno dei più prolifici autori di visual novel dell’ultimo periodo. Il team di Gamuzumi, questa volta, ci porta in un regno fantasy pieno di mostri, orrori e belle donne.

HighGlander

Prima o poi doveva succedere. Quasi tutti gli uomini si sono estinti, e sulla terra sono rimaste praticamente solo esponenti di sesso femminile. Sarà stata la propensione al rischio, la necessità di fare i paladini oppure più semplicemente una maggiore stupidità, fatto sta che per cause non meglio precisati gli uomini sono stati maledetti e si trasformano in mostri allo scoccare dei trent’anni esatti.

Nel regno di Valdria, quindi, esseri umani dotati di cromosomi XY sono diventati una vera rarità. Tra questi annoveriamo il protagonista di The Marauder Chronicles, Dayren Vel’sharek. Si tratta di un ragazzo normale, in grado però di attirare l’attenzione delle numerose e procaci donne di questo mondo fantasy, in quanto immune alla maledizione. Come da tradizione di Gamuzumi, infatti, anche questa visual novel ha tinte a luci rosa, con tematiche amorose spesso dai risvolti piccanti. Non aspettatevi però scene ecchi come in Sakura Succubus: The Marauder Chronicles si limita a farvi “annusare” le nudità senza mai mostrare nulla di troppo esplicito.

Dai castelli alle paludi

Proprio come tante altre visual novel targate Gamuzumi, anche The Marauder Chronicles non offre una longevità esagerata. L’intera storia, bivi compresi, può essere completata in un paio d’ore a voler essere generosi. Per questo motivo eviteremo di approfondire esageratamente la trama, che si limita a narrare le vicende tipiche dei fantasy. Aspettatevi quindi magia, qualche mostro e l’immancabile romance, il tutto ben calibrato in una storia godibile. Anche la storia, per quanto banale (l’eroe che deve assassinare una figura misteriosa) si dipana bene ed è solida e coerente.

A supporto della narrazione, che avviene per mezzo dei classici dialoghi a schermo, troviamo tante belle illustrazioni dei personaggi principali. Anche le ambientazioni, a differenza di altre opere di Gamuzumi, risultano ben caratterizzate, così come un comparto audio buono e adatto alle situazioni. Discreta la rigiocabilità, considerato che molti bivi condurranno alla medesima conclusione. Non pervenute invece eventuali sfide aggiuntive, collezionabili o altro. Da sottolineare inoltre che The Marauder Chronicles è disponibile solo in inglese, fattore da tenere in considerazione qualora abbiate difficoltà con la lingua.

Trofeisticamente parlando: la fortuna dei cacciatori

Che abbiate più o meno di trent’anni, l’elenco trofei di The Marauder Chronicles non sarà assolutamente una maledizione. La visual novel di Gamuzumi offre un Platino ottenibile in mezz’ora, leggendo ogni dialogo, oppure in soli cinque minuti. Per farlo in così poco tempo basta attivare il solito skip automatico ed esplorare tutti i (pochi) bivi narrativi presenti.

VERDETTO

The Marauder Chronicles: Curse Over Valdria è una visual novel ben realizzata, che non brilla per longevità ma che offre comunque una buona trama condita da personaggi interessanti. La storia, per quanto sopra le righe, si adatta bene al mondo fantasy di Valdria e permette anche di apprezzare le grazie delle donzelle del regno senza impazzire dietro a sotto trame e bivi narrativi. Se cercate la profondità di opere in stile giapponese guardate altrove, altrimenti passerete delle mezz'ore felici, arricchendo anche la vostra bacheca con un Platino regalato.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.