La casa della strega è il teatro della recensione Speedrun di The Witch’s House MV. Il team di DANGEN Entertainment ha recuperato la creazione horror di Fummy e l’ha portata su PlayStation. Scoprite con noi questo curioso indie freeware risalente a dieci anni fa e avventuratevi in una mortale abitazione.
Gatti neri e strane trappole
The Witch’s House è un gioco originariamente pubblicato il 3 ottobre 2012 da Fummy. L’opera è stata realizzata per PC utilizzando il motore grafico RPG Maker VX, diventando rapidamente un cult tra gli appassionati (non al pari di mostri sacri come Silent Hill, ma quasi). Il grande successo ha spinto come detto DANGEN Entertainment a realizzare quello che di fatto è un remake dell’opera originale. L’obiettivo è stato principalmente di rendere il prodotto fruibile anche dai giocatori console, migliorandone grafica e struttura.
Non stupisce quindi che la trama sia rimasta invariata. La protagonista è Viola, una giovane di tredici anni dalle trecce dorate. La nostra si sveglia nel bel mezzo di una foresta, dove scopre che la via d’uscita è bloccata da enormi rose. Tutto quello che può fare è entrare in una misteriosa casa vicina nella speranza di trovare un mezzo per fuggire.
Qui fa la conoscenza di un gatto nero parlante, che l’accompagnerà nell’esplorazione. Viola si addentra quindi nella strana abitazione, cercando in tutti i modi di sopravvivere alle insidie che non tardano a presentarsi. Dopo aver messo piede nella casa ci si trova immersi in un survival horror, in cui lo scopo principale è risolvere degli enigmi ambientali. In caso di errore, la conseguenza più diffusa sarà la morte della protagonista in modi decisamente macabri.
Schiacciata dai muri, perforata da trappole appuntite oppure avvelenata, la casa della strega cela tantissime insidie. Riuscire a sopravvivere a ogni trappola non è assolutamente impresa da poco, considerato che alcune trappole saranno decisamente impreviste. La comparsa di mostri dalle porte, ad esempio, è sicuramente una delle cause più rapide e inattese di dipartita.
Ellen la strega
Il gameplay di The Witch’s House MV è rimasto invariato rispetto alla versione originale. Tutto è molto semplice e si basa sull’interazione di Viola con determinati elementi. Ognuno dei cinque piani della villa presenta una serie di enigmi più o meno complessi da risolvere. La levetta analogica è deputata al movimento, un tasto al menu e uno all’interazione. Il resto è delegato al cervello, che deve ragionare per trovare le soluzioni (spesso anche creative). Il tutto è permeato da un’atmosfera cupa, con un asfissiante senso d’inquietudine. Macchie di sangue compaiono all’improvviso, i quadri ci seguono con lo sguardo e oggetti cadono senza un motivo.
L’intera esperienza offerta da The Witch’s House si basa sui famosi jumpscare, elemento che sfortunatamente perde di efficacia con il passare dei minuti. Dopo la prima mezz’ora ci si inizierà ad aspettare il peggio da ogni situazione, rendendo quasi prevedibili certe morti. Nonostante questo, complice anche una longevità limitata, l’intera avventura scorre piacevolmente fino a uno dei tre finali del gioco. Tra questi è presente anche addirittura un finale segreto, che vi lasciamo il piacere di scoprire.
Molto interessante anche come viene gestita la trama, svelata per mezzo dei diari della strega sparsi della casa. Scoprire i dettagli di Ellen, l’antagonista del gioco, diventa così totalmente opzionale, così come del resto assistere a ogni tipo di morte oppure ai finali secondari. L’unico modo per scoprire ogni segreto di The Witch’s House MV è quindi esplorare, girovagare e morire nella casa.
A livello tecnico, il titolo è semplice ma molto curato. La colonna sonora vanta ben undici brani, perfetti per accompagnare con la giusta suspense il viaggio di Viola. Altrettanto di qualità e sempre molto “horror” anche gli effetti speciali. La grafica invece è stata rimasterizzata per dargli un look retro ma comunque più moderno della versione originale. Chi ama i giochi classici si sentirà a casa, gustandosi anche la giusta quantità di gore.
Trofeisticamente parlando: la casa di Platino
Rispetto a titoli più lunghi e meno generosi, la lista trofei di The Witch’s House MV offre diciannove trofei con incluso anche un succulento Platino. Per ottenerlo sarà comunque necessario completare l’avventura almeno due volte, scoprendo tutti i finali, le morte e persino senza mai salvare la partita. Considerata la brevità dell’avventura, comunque, si tratta di un’impresa alla portata di tutti i cacciatori. A patto, ovviamente, che abbiate il coraggio di entrare nella casa della strega.