PS3Assassin's Creed: Brotherhood - Recensione

Assassin’s Creed: Brotherhood – Recensione

Publisher: Ubisoft Developer: Ubisoft Montreal
Piattaforma: PS3 Genere: Action Adventure Giocatori: 1 (Online: 6-8) PEGI: 18

Ezio Auditore ritorna in una nuova avventura ambientata nella Roma di fine ‘400, intenzionato ad abbattere definitivamente il potere dei Borgia. Il gioco si può tranquillamente considerare come un vero e proprio terzo capitolo, seppur nel titolo appaia solamente il sottotitolo Brotherhood. Tante le novità che arricchiscono questo nuovo episodio: analizziamole in dettaglio.

A caccia di Borgia

Gli eventi narrati in Assassin’s Creed Brotherhood riprendono esattamente da dove si è interrotto il secondo capitolo: Ezio, dopo aver risparmiato la vita del papa Rodrigo Borgia, si impossessa della Mela dell’Eden. In un dialogo con la dea Minerva, questa si rivolge a Desmond, vero protagonista della saga Ubisoft, per spiegargli le circostanze della lotta tra Assassini e Templari. Uscito dall’Animus, il giovane barista ed i suoi colleghi vengono rintracciati dai Templari, e si danno alla fuga verso Monteriggioni. Cominciamo quindi subito a muoverci con Desmond, che grazie alle sessioni sull’Animus ha ‘appreso’ le capacità atletiche dei suoi antenati e può così impegnarsi nella ricerca di un posto sicuro all’interno di Villa Auditore. Rientrato così nell’Animus 2.0, è con Ezio che si ricomincia a vivere nel passato. Villa Auditore viene attaccata da Cesare Borgia, che uccide Mario e gli ruba la Mela dell’Eden: comincia qua la nostra vendetta.

Cesare Borgia: il vostro obiettivo principale

Pimp My Rome

Il 90% di Assassin’s Creed Brotherhood è ambientato a Roma, la capitale amministrata dai Borgia in concomitanza con le forze del Vaticano. La cura maniacale con cui è stata ricreata non può che lasciare chiunque a bocca aperta, nonostante non vengano evocati particolari paesaggi o condizioni atmosferiche capaci da far cadere a terra la mascella. Il team ha chiaramente dovuto sfruttare una sorta di “licenza architettonica” per riadattare alcune strutture al gameplay del gioco, ma l’effetto globale della città è davvero ammirevole. Esplorabile in lungo e in largo anche al galoppo – la mappa di Roma è veramente enorme – non ci sarà un momento in cui non ci imbatteremo in un’importante e famosa location: il Colosseo, la Domus Aurea, il Circo Massimo, e Castel Sant’Angelo sono davvero pochissimi dei luoghi ‘cult’ presenti in Brotherhood: c’è da ringraziare lo scrittore e storico Marcello Simonetta, assunto da Ubisoft per supervisionare il progetto.

Poteva forse mancare il Colosseo?

All’interno della capitale sono state inserite diverse Torri dei Borgia, centri di potere e controllo della città. Come già sottolineato, a prescindere dalla linea narrativa delle missioni principali, il nostro piano consiste nell’annientare il potere dei Borgia: ogni qual volta ci avvicineremo ad una delle torri – sempre ben difese dai soldati romani – sulla mappa ci verrà indicato un comandante chiave che dovremo assassinare per annientare l’amministrazione di quella determinata zona. Sarà quindi poi possibile scalare le torri – e sarà sempre una bella sfida – per poi incendiarle e liberare l’area dal controllo dei Borgia. Una volta liberate le varie parti di Roma, potremo spendere tutti i nostri soldi nella ristrutturazione dei grandi monumenti, e nell’avviamento di tantissime attività, dai fabbri alle sartorie, dalle gallerie d’arte alle stalle. Movimentando l’economia della capitale, il buon Ezio otterrà maggiori introiti, prelevabili ogni 20 minuti nelle banche più vicine. Le sue ricchezze potranno essere spese così per migliorare l’equipaggiamento, per ridipingere vestiti, per comprare quadri da mettere nella nostra abitazione e tantissimo altro.

La confraternita: evoluzione del gameplay

Il gameplay cardine di Brotherhood è rimasto abbastanza invariato rispetto ai suoi predecessori, ma sono state apportate diverse modifiche che ne hanno migliorato alcuni caratteri: la mappatura dei comandi – ancora abbastanza complessa – si affida ad un sistema di controllo leggermente più preciso, in modo da offrire sempre ottimi risultati al giocatore. Solo raramente vi capiterà di sbagliare qualche salto, e le uniche imprecisioni si potrebbero riscontrare nella discesa dalle sporgenze tramite la pressione del tasto Cerchio. Anche le parti al galoppo sono ben realizzate: il vostro cavallo riconoscerà subito le barriere, saltandole automaticamente e rimuovendo quindi momenti di stop ed imprecisione.
Per lo spostamento in verticale, Ubisoft ha inserito nella mappa alcuni arcaici montacarichi che Ezio potrà sfruttare per effettuare rapide scalate dei tetti: utilissime nelle fasi di corsa, ci permetteranno anche di elaborare rapidamente piani di fuga più complessi.

Anche i combattimenti rimangono ben fatti, ma presentano ancora qualche problemino. Miglior controllo si ha contro i nemici ‘classici’, contro i quali basterà sfruttare le violente contromosse a tempo con R1+Quadrato; difficoltà invece si incontreranno con gli avversari più resistenti: spesso sarete costretti ad effettuare lunghe e banali serie di calci per provare a rompere la loro guardia, e i risultati non saranno dei migliori. Nel complesso però i combattimenti funzionano molto bene – siamo però ancora lontani dalla perfezione di quelli visti in Batman Arkham Asylum, anch’essi basati sul tempismo delle mosse – ed Ezio, anche in questo capitolo, potrà far affidamento su un vasto arsenale: la lama celata, la balestra, le spade, i coltelli da lancio e tutte le armi che troverete per strada – scope comprese – potranno essere usate contro gli avversari, sebbene la scelta migliore sarà sempre quella di muoversi silenziosamente ed evitare inutili scontri.Alcune missioni, per spingere alla sincronizzazione completa, faranno da leva proprio sulla tattica stealth, e in diverse occasioni vi sentirete degni antenati di Sam Fisher: fastidiosa l’impossibilità di chinarsi per rendersi meno visibili ai soldati, ma in nostro aiuto verranno tutti i diversi di nascondigli disposti per le strade di Roma.

Basta un fischio

Se vogliamo sottolineare la vera novità di questo terzo capitolo, dobbiamo soffermarci sulla Confraternita: dopo alcune ore di gioco, Ezio avreà la possibilità di allestire una vera e propria gilda, arruolando normali cittadini e trasformandoli in letali assassini. Girovagando per le strade romane potrà capitare di incontrare dei civili inquietati dagli uomini dei Borgia. Una volta uccisi questi ultimi, i cittadini da voi salvati si metteranno al servizio degli Assassini. Ai fini del gameplay, questa nuova caratteristica introduce un’interessante profondità di approccio alle varie situazioni di gioco: premendo il tasto L2 dopo aver agganciato un nemico, i vostri compagni accorreranno rapidamente sul posto e si scontreranno con gli avversari. Se però volete la certezza di poter contare su alleati davvero abili, dovrete addestrarli: tramite il menu della confraternita potrete spedire i vostri assassini in giro per l’Europa a svolgere – in automatico – alcune missioni. Guadagnando punti esperienza, questi saliranno di livello e vi potranno garantire un maggiore tasso di affidabilità. Se quindi non avrete voglia di ‘sporcarvi le mani’ in determinate situazioni, vi basterà chiamare i vostri seguaci, che faranno il lavoro sporco per voi.

Avere al seguito i propri adepti fà molto 'Gangster'

Gli assassini si incontrano in rete

Con Assassin’s Creed Brotherhood, Ubisoft si è decisa ad inserire la modalità di gioco online nella saga: i risultati sono abbastanza soddisfacenti. Non troverete la banale ammucchiata di modalità riciclate per anni ed anni, ma qualcosa di abbastanza particolare: i giocatori verranno proiettate in mappe abitate da tantissimi personaggi gestiti dall’IA, con l’obiettivo di riconoscere tra questi personaggi quelli realmente manovrati dagli altri giocatori e farli fuori: avviata la partita vi ritroverete quindi ad essere allo stesso tempo predatore e preda! Un radar posto sulla parte inferiore dello schermo vi indicherà la distanza tra voi ed il vostro target.

Dimenticate combattimenti prolungati: il primo colpo sarà già fatale. Il giocatore potrà quindi sfruttare tutte le tecniche integrate nel single-player (confusione nella massa, nascondigli, panchine, carrucole, ecc.) per riuscire ad evitare i propri inseguitori o altresì per aggredirli nella più estrema silenziosità.

La formula di gioco è nuova e funziona molto bene, non fosse per alcune scelte che rovinano un po’ l’esperienza: ci riferiamo soprattutto al ‘momento morto’ che intercorre tra l’uccisione dell’avversario e il ritorno ai comandi di gioco: troppo spesso capita di uccidere un nemico e di venire assassinati da un altro nostro avversario durante l’animazione.

L’esperimento però risulta assolutamente promosso poiché introduce qualcosa di mai prima d’ora sperimentato, e la globale esperienza in rete viene condita da altre modalità sbloccabili con l’avanzamento di livello, e tante particolari abilità legate alle vostro comportamento durante le partite.

Commento finale

Assassin’s Creed Brotherhood è davvero un ottimo gioco sotto tutti gli aspetti: Roma è piena zeppa di segreti e missioni da affrontare, la personalizzazione è massima, ed il multiplayer rende l’esperienza di gioco praticamente infinita. Anche nel caso in cui vi siate persi i due precedenti capitoli della saga, dovrete seriamente considerare di dare una rapida lettura alla trama di Assassin’s Creed nel web ed acquistare questo nuovo capitolo.

8/10

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Alex Camilleri
Fondatore e admin. Nel lontano 2008 apre UPSBlogIt, un blog personale dedicato al mondo PlayStation. Il progetto cresce rapidamente ed evolve dopo tanti anni in PlayStationBit. Adesso sviluppa videogiochi.