Atmosfera sì, grafica… ni?
Malgrado il gioco fosse ancora in fase non ultimata, non ci sentiamo di potere essere particolarmente ottimisti per quello che riguarda l’aspetto tecnico generale di Blades Of Time. L’impatto visivo, così come le animazioni, non sono delle migliori e di sicuro non stupiranno chi è abituato ai vari Uncharted, anche se due fattori giocano a favore di Gaijin Entertaiment: uno è che sono pochi i videogiocatori a cui interessa, veramente, la componente grafica (speriamo), l’altro è che un ritocco qua e ancora possibile.
Buoni si sono invece rivelati essere gli effetti speciali che accompagnano le fasi più concitate dell’avventura e le musiche di accompagnamento, sulle quali però è preferibile approfondire in sede di recensione per valutare nel modo più oggettivo possibile, cosa che non è stata possibile nel singolo capitolo da me provato.
Il level design mi è sembrato ispirato, e a tratti mi è sembrata palese una certa somiglianza con quanto visto in Darksiders (anche se il CEO di Gaijin Entertainment a domanda specifica ha prontamente ribadito che i legami con il titolo di Vigil Games sono del tutto assenti, per quanto il team di sviluppo abbia molto apprezzato il gioco): niente da dire nemmeno sul character design, e chiunque la pensasse diversamente dovrebbe dare un paio di sguardi alle illustrazioni dedicate alla splendida Ayumi, per rimangiarsi quanto detto. Molti troveranno i nemici quasi un surplus, dal momento che la biondina basta e avanza, ma d’altra parte uno scopo nel gioco ci doveva essere, sapete com’è.
Da segnalare rimangono gli elementi RPG presenti: abbiamo un menù in cui potremo scegliere diversi tipi di armi per cambiare nei limiti del consentito, combo e mosse varie, oltre alla possibilità di cambiare il vestiario (nella versione da me testata Ayumi poteva indossare un completo che la trasformava in una piccante versione femminile dell’uomo di rosso vestito che porta i doni a Natale). Non manca anche una certa componente tattica, specie negli scontri con i nemici più coriacei, dove sarà importante gestire i nostri poteri speciali.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=8lvWR_ulUZY
Concludendo…
Blades Of Time, così come il Birds Of Steel di cui potete trovare l’anteprima sempre su PlayStation Bit, presenta una buona atmosfera minata però da un aspetto grafico che sarebbe potuto essere molto migliore: resta da vedere quanto bene sarà utilizzato il “Time Rewind”, nel gioco così come (magari) nella trama. Nessuna sentenza è però definitiva (nel bene e nel male), dal momento che si tratta pur sempre di un’anteprima: soltanto a breve potremo darvi il nostro giudizio su questo titolo che, vi ricordiamo, è previsto ancora per un generico primo trimestre del 2012.
tette, spade e una donna come protagonista. Già solo questo fa il titolo per me ottimo. <.<
Come faccio a non quotarti!
Ahahahahah siamo sulla stessa lunghezza d’onda, amico mio. 🙂