Non lo stesso giorno, ma nello stesso posto in cui avevamo avuto modo di mettere mano in anteprima a Injustice 2, ossia il Videogames Party di Milano, abbiamo testato anche Cars 3: In gara per la vittoria, tie-in ludico rispetto alla – probabilmente più attesa – controparte cinematografica, con data di uscita fissata al 14 settembre.
Il compito di “tradurre” da film a videogioco è stato assegnato ad Avalanche Software, studio da poco riaperto sotto Warner Bros. Interactive Entertainment dopo le triste vicissitudini targate Disney Infinity. Il gioco è in tutto e per tutto legato alla pellicola, tanto è vero che Cars 3: In gara per la vittoria amplia le vicissitudini della stessa, per la gioia dei fan più giovani (e non). In realtà il gioco non solo prende spunto dalla grande gara ma la prosegue, dunque è estremamente consigliabile vedersi prima il film e poi darsi alla pazza gioia con il gioco, anche se speriamo che gli sviluppatori possano prendere i giusti provvedimenti del caso per evitare spoiler troppo evidenti.
Ci uniremo, comunque sia, alla premiata ditta Saetta McQueen e Cruz Ramirez (ma i personaggi utilizzabili saranno più di venti, tra vecchie conoscenze e new entry) per affrontare il rivale Jackson Storm; non dovrebbe mancare una certa varietà per ciò che riguarda le location, come Radiator Springs e la Florida International Speedway, per un totale di venti tracciati in tredici luoghi diversi.
Pad alla mano, Cars 3: In gara per la vittoria dimostra di avere un classico ma solido sistema di guida dalla matrice chiaramente arcade, e non poteva essere altrimenti. Al di là degli immancabili sterzo, accelerata e frenata, il gameplay offre la possibilità di derapare in curva per riempire la barra del turbo, che ci offrirà uno spunto in più rispetto agli avversari; in specifiche sezioni, tramite stick analogico, dovremo metterci a due ruote, sempre per guadagnare altro turbo; saremo capaci di eseguire spettacolari acrobazie, se in volo, e guidare in retromarcia, sempre per la gioia della barra di riempimento del turbo; infine, ma si è rivelata estremamente poco efficace come soluzione, Cars 3 consente anche di tirare forti sportellate agli avversari.
Nel complesso ci è sembrato che tutti questi accorgimenti rischino, a sviluppo terminato, di rendere il gioco né carne né pesce se non bilanciati a dovere, bilanciamento che ancora non ci è sembrato avvenuto nella giusta misura, specie nel momento in cui i concorrenti erano umani in carne e ossa, grazie alla modalità cooperativa (ma per carità, all’uscita del gioco mancano ancora mesi interi).
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