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D.I.C.E. Awards: Kojima ha rifiutato di ritirare il premio per MGSV

“Mia moglie si è presa la casa, la macchina, il conto in banca,

e se mi sposerò di nuovo e avrò dei figli si prenderà anche loro.”

Così parlava Woody Allen in merito al divorzio, ma evidentemente non aveva conosciuto Hideo Kojima, il geniale produttore autore (a metà) di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, titolo che nonostante il clima di conflitto in cui è nato è riuscito ad ottenere una vasta serie di premi, ultimo dei quali quello di Miglior Gioco d’avventura 2015 ai D.I.C.E. Awards. Dietro la vittoria infatti si cela l’ennesima lite tra due che sembrano davvero non aver più nulla da dirsi, visto che dopo che Konami stessa ha proibito a Kojima di recarsi ai The Game Awards, è stata la volta del produttore di vendicarsi dello sgarbo.
A causa dell’assenza di membri dello staff Konami infatti, proprio la mente che ha sfornato la saga di Metal Gear è stata invitata sul palco a ritirare il premio vinto, ma la richiesta è stata declinata, tanto che un portavoce dell’Academy of Interactive Arts and Sciences ha dovuto argomentare, in un comunicato ufficiale, come segue:

“Konami non ha potuto inviare nessuno agli awards, e Kojima-san ha preferito non accettare il premio. L’Academy ha quindi pensato che far accettare il premio ai presentatori al loro posto fosse la soluzione migliore per tutte le parti coinvolte”

Insomma, a differenza del più classico dei divorzi, qui sembra che i due litiganti facciano a gara per non prendere le cose degli altri, situazione che speriamo non si ripeta ora che Kojima è ufficialmente indipendente ed al lavoro su un progetto in esclusiva per PlayStation.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.