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Demon’s Souls sarebbe potuto essere l’unico capitolo della serie

Da meno di una settimana è sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo Bloodborne, nuovo entusiasmante titolo di From Software, di cui vi offriamo in anteprima, e in esclusiva per i prossimi 3 anni la guida completa ai trofei, seguito spirituale dei titoli della serie Souls, usciti su PlayStation 3 ed acclamati fortemente sia dalla critica che da tutti quei giocatori stufi di videogames fin troppo semplificati.
Hidetaka Miyazaki ha però fatto, in una recente intervista, una scottante rivelazione in merito a questa serie di successo, ossia che la stessa sarebbe potuta terminare con il solo Demon’s Souls, primo capitolo che ha visto la luce nel lontano 2009.
“Inizialmente Demon’s Souls non era un progetto promettente ha rivelato infatti Miyazaki “Il gioco aveva dei problemi e il team di sviluppo non era in grado di creare un prototipo interessante. Quando ho sentito che era un fantasy-action role-playing game, però, mi sono entusiasmato e ho cominciato a pensare di prendere il controllo del progetto: avrei potuto fare praticamente qualsiasi cosa creando il gioco che volevo. Se avessi fallito nessuno ci avrebbe fatto caso: il gioco era già un fallimento.”
Insomma, che ci crediate o no il titolo che avete tanto amato è partito come un progetto da bocciare in partenza, che solo il grande Miyazaki è riuscito a far emergere dalla cenere, anche grazie all’aiuto del suo team che con il tempo è divenuto sempre più esperto. E’ proprio il caso di dire che questa volta gli utenti di tutto il mondo sono stati fortunati, ma ci domandiamo cosa sarebbe successo se il primo capitolo fosse stato un flop. From Software avrebbe veramente abbandonato il progetto? Fortunatamente non lo sapremo mai.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.