Helldivers – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Sony Computer Entertainment Developer: Arrowhead Game Studios
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3 e PS Vita) Genere: Twin Stick Shooter Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 16 Prezzo: 20,99 euro

Dopo il successo di Magicka, i ragazzi di Arrowhead Game Studios tornano con un titolo tutto nuovo: Helldivers. Uscito da non molto su tutte e tre le piattaforme Sony, questo twin stick shooter ci catapulterà nel futuro, a combattere contro tre terribili razze aliene all’interno di una “Campagna Galattica” senza fine. Iniziamo, senza indugio alcuno, a parlarne nel dettaglio di questo gioco, in quanto le cose da dire sono molteplici.

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Diversi inferni, un’unica armata

Come anticipato in precedenza l’ambientazione nella quale ci muoveremo, è rappresentata da un futuro distopico, precisamente in un periodo in cui l’umanità è governata da una democrazia gestita e unita sotto i vessilli della Super Terra. Purtroppo la situazione in cui verte l’umanità non è sicuramente delle migliori; tre temibili razze aliene minacciano la libertà e l’esistenza della nostra specie e toccherà, ovviamente, a noi vestire i panni del valoroso soldato di turno che, insieme alla squadra Helldivers (dov’è che ho sentito questo nome…), sarà chiamato a combattere gli alieni invasori, al fine di salvarci dall’estinzione e, già che c’è, conquistare parte della galassia.

Dopo una breve missione introduttiva, che come spesso accade ci farà da tutorial, ci ritroveremo all’interno di una nave spaziale appartenente alla flotta terrestre che, concretamente, rappresenterà l’Hub principale. Da questo luogo, oltre a decidere i nostri spostamenti fra le varie galassie e pianeti, per sostenere la “Campagna Galattica”, potremo accedere all’armeria, per modificare l’equipaggiamento e spendere i punti esperienza accumulati, e inoltre usufruire dell’enciclopedia che racchiude al suo interno diverse informazioni su nemici e ambientazioni.

Helldivers è stato pensato e programmato principalmente per la cooperativa, e proprio per tale motivo il gioco supporta Cross Play, Cross Save, Cross Chat e Cross Buy fra PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation Vita. I server di gioco sono condivisi con le tre console e noi potremo scegliere se affrontare le missioni in single player (altamente sconsigliato), o con altri giocatori, siano loro nostri amici o sconosciuti scelti a caso dal sistema di matchmaking; è oltremodo importate sottolineare che sia l’esito positivo, che quello negativo, delle battaglie, andranno a influenzare la “Campagna Galattica”. I risultati di ogni singolo giocatore saranno registrati e di conseguenza, in caso di successo della missione e/o conquista del pianeta, avvicineremo tutta la community alla vittoria finale, che consiste nell’eliminazione delle tre razze aliene già citate. Abbastanza gravi anche le conseguenze della sconfitta, che faranno avanzare i nostri nemici, dando inizio a degli eventi speciali nei quali sarà richiesto il supporto di tutta la flotta virtuale.

Frenesia e strategia, due facce della stessa medaglia

Ogni “Campagna Galattica” avrà una durata media fra le 4 e le 6 settimane e la difficoltà cambierà in base ai risultati che l’intera community è riuscita a raggiungere nella precedente. Ciò ovviamente significa che il gioco non avrà una vera e propria conclusione, ma si ripeterà periodicamente. Al termine di ogni campagna, comunque, un breve intermezzo animato ci mostrerà il finale; infatti, eliminando prima dello scadere del tempo le tre razze aliene vinceremo, ottenendo così il resoconto delle nostre battaglie. Al contrario, In caso di sconfitta un altro breve filmato ci permetterà di osservare la partenza dei pochi superstiti e la conseguente vittoria aliena.

Ogni pianeta su cui potremo spostarci, sarà caratterizzato da una serie di missioni, generate proceduralmente, suddivise a loro volta in incarichi, tra cui oggetti da trovare, zone da conquistare e luoghi da difendere. Al termine delle suddette missioni e conquistando pianeti, oltre a sbloccare delle nuove skin per il nostro personaggio, guadagneremo punti esperienza, utili per salire di livello e consentirci l’accesso a vari potenziamenti per il nostro arsenale. Il tutto viene impreziosito dagli “Stratagemmi”, oggetti richiamabili tramite una sequenza di tasti abbastanza complessa, da eseguire sul dpad. Questi ultimi saranno di diversa natura: a livello più basso potrebbero consistere in munizioni aggiuntive o armi secondarie, mentre, nei livelli più avanzati si potranno richiamare mezzi, torrette automatizzate, esoscheletri et similia.

Il gameplay sarà sempre caratterizzato da un’azione assolutamente frenetica, tuttavia è indispensabile una buona strategia di base per non ritrovarsi presto sconfitti. Un elemento da tenere sempre a mente sarà il fuoco amico non disattivatile, che renderà tattica e riflessi pronti indispensabili; le truppe aliene, presenti nella galassia, saranno numerose e sempre agguerrite, mentre i nostri soldati avranno una barra vitale contenuta, di conseguenza sparare a caso, a tutto ciò che si muove, senza un buon lavoro di squadra e senza la strategia, già menzionata, ci condurrà verso la disfatta e nella maggior parte dei casi, saremo noi a uccidere i nostri commilitoni. Persino gli “Stratagemmi” possono diventare un’arma a doppio taglio, richiamare gli oggetti senza fare attenzione potrebbe voler dire farli atterrare sui nostri alleati, schiacciandoli, come pure gli stessi mezzi potranno investire nemici e amici. Nulla da ridire sul sistema di controllo, nella norma con i classici del genere, di conseguenza semplice: con la levetta analogica sinistra ci muoveremo, mentre con l’altra potremo mirare.

Tecnicamente siamo di fronte a un buon lavoro, ogni arma, stratagemma, soldato e razza aliena è riprodotta con dovizia di particolari. Di contro gli scenari, nonostante siano graficamente ben strutturati, peccano di varietà, con una resa fin troppo simile e ripetitiva (come del resto lo sono gli incarichi) che, a lungo andare saranno sempre uguali. Nessun calo nel framerate e ottimo il comparto audio, sia per la colonna sonora che per gli effetti, il tutto impreziosito da una buona stabilità dei server, che risultano veloci anche nel matching.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=dNe3su_ZyCw

VERDETTO

Nonostante Helldivers possa essere affrontato in solitaria, è palese che sia un titolo progettato per la cooperativa, e infatti darà il meglio di se proprio nella componente online; avere inoltre un gruppo di amici, con cui affrontare la campagna, aggiungerà ulteriore divertimento e gratificazione, specie se faremo del lavoro di squadra il perno principe dell'avventura (innegabile che qualche risata la strapperà anche il fuoco amico, "involontario", fra compagni). Aggiungiamoci un sistema di controllo semplice e immediato, con una longevità idealmente infinita, ma ovviamente ripetitiva nel lungo termine, e avremo per le mani un prodotto che fa il suo dovere in maniera schietta e sincera. Eventuale supporto successivo da parte di Arrowhead Game Studios, magari con nuovi e variegati incarichi, potrà solo migliorare quello che, vorrei definire, un ottimo punto di partenza, perché si sa, la perfezione (per quanto utopica) non è un traguardo ma un percorso. Buon gioco a tutti!

Guida ai Voti

Pietro Cardaci
Appassionato di videogiochi e tecnologia da tanti anni, si dedica, da autodidatta, a studio, analisi e utilizzo di software e hardware. Scevro da pregiudizi, si accosta a ogni genere di titolo. Non disdegna, circostanze favorevoli permettendo, una piacevole lettura o la visione di un buon film, specie quelli che riescono a saziare il suo famelico spirito d'osservazione. Conosce un paio di barzellette niente male che sfodera nei momenti migliori...