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LEGO Il Signore Degli Anelli – Recensione

Publisher: Warner Bros. Developer: TT Games
Piattaforma: PS3 (disponibile anche per PSVita) Genere: Platform/Adventure Giocatori: 1-2 PEGI: 7

Tra pochi giorni, i “tolkieniani” tra voi che stanno leggendo questo articolo lo sapranno, uscirà nelle sale cinematografiche “Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato”, che farà da prequel alla trilogia uscita ormai qualche annetto fa de “Il Signore Degli Anelli”. Cosa fare nel frattempo per ammazzare il tempo e magari dare una rinfrescata alla memoria? Beh, che domande, giocarsi LEGO Il Signore Degli Anelli!

Non è una grafica pulitissima?

Un LEGO per domarli, Un LEGO per trovarli …

LEGO Il Signore Degli Anelli è il nuovo episodio con protagonisti i mattoncini danesi sviluppato dai ragazzi di TT Games e pubblicato da Warner Bros. Batman, Indiana Jones, Skywalker, Harry Potter… Ci sono passati un po’ tutti, da queste parti. Questa è però la volta, come già detto, di Frodo e relativa Compagnia – con la C maiuscola -, ossia Gandalf, Aragorn, Legolas e quant’altri.
Il viaggio che rivivremo parte dal momento in cui Bilbo Baggins decide di lasciare l’Anello a Frodo e finisce con il faticoso e straziante raggiungimento di Monte Fato, in cui il già citato Anello verrà – presumibilmente – distrutto. Un titolo che dunque a livello narrativo copre l’intera trilogia, e che non lascia spazio a relativi sequel né a DLC concepiti con il solo fine di strappare denaro dalle mani dei videogiocatori. Ottimo.
La struttura è almeno in linea di massima quella vista negli ultimi episodi della serie: ci troviamo di fronte ad una serie di livelli con relative cut-scenes – piene di humor, al solito, ma non solo, come nell’occasione della “morte” di Gandalf – per avanzare nella storia, e una manciata di subquest, perlopiù necessarie a raggiungere nuovi “collectibles” e sbloccare così nuovi oggetti e personaggi, il tutto in un mondo free roaming. Saggia la scelta di proseguire con la linea adottata per quanto riguarda Gotham City, dove era a totale piacimento del videogiocatore scegliere cosa fare e quando farlo: la Terra di Mezzo è stata ricreata con molta cura e di una vastità sensata, senza volere esagerare e costringere il giocatore a movimenti troppo dispendiosi in termini di tempo.
Nessun grande stravolgimento è stato effettuato anche per quanto riguarda il gameplay: LEGO Il Signore Degli Anelli è un titolo in gran parte platform, con diverse sezioni in cui usare la materia grigia per superare semplici ma piacevoli enigmi e in cui sconfiggere gli avversari che si metteranno tra voi e la vostra meta (dato il tenore del titolo, sto parlando quasi esclusivamente di orchi e qualche troll un po’ troppo cresciuto).

Foto di gruppo per i cattivoni: fate ciiiiiiiiiis...!

Come ovvio, sono stati portati cambiamenti alle abilità a disposizione dei diversi personaggi: niente più costumi da supereroi, da queste parti. Gimli ha in dotazione la sua mastodontica ascia con cui aprirsi il cammino, Legolas invece può scagliare frecce per raggiungere piani altrimenti inaccessibili, e gli Hobbit possono intrufolarsi negli anfratti più stretti per sbloccare magari il passaggio alla Compagnia bloccata in qualche punto critico.
In sostanza, è un discorso che abbiamo fatto altre volte per questa serie: stiamo parlando di meccaniche che funzionano e oltre a risultare accessibili spesso sono anche divertenti, specie se magari state giocando in co-op con l’amico/a, il parente o il cane, ma che potrebbero dare un senso di spiacevole deja-vu a chi ha da poco giocato un altro episodio di questa serie e magari non è un fan estremo delle gesta narrate da Tolkien nella Terra di Mezzo.

…Un LEGO per ghermirli e nel buio incatenarli!

Passando ad un’analisi più specificatamente tecnica, il lavoro svolto dagli sviluppatori non può che essere da applausi, prolungati e convinti.

Che stia per arrivare un LEGO Spider-Man?

Partiamo, una volta tanto, con il comparto sonoro, piuttosto che quello visivo. La colonna sonora del film la conoscete tutti, sapete com’è, maestosa, piacevole, epica, potente. Bene, quella di LEGO Il Signore Degli Anelli è in tutto e per tutto identica, e anche se il sottoscritto è un amante dell’originalità, non posso fare altro che dirvi che la scelta si è rivelata azzeccatissima. Lo stesso valga per il doppiaggio, interamente in inglese ma sottotitolato in italiano, di recente acquisizione da parte degli omini LEGO: il dono della parola è infatti stato concesso dagli sviluppatori solo dallo scorso episodio, LEGO Batman 2 DC Superheroes. La conferma si è rivelata una scelta vincente, anche in funzione di quello che Il Signore Degli Anelli è: una trilogia di film. Un “remake” di un film di questo livello, per quanto in salsa parodica, non sarebbe stato la stessa cosa con dei mugolii alla base.
Solo parole positive anche sulla grafica del titolo: i cali di frame rate sono assenti, la visione d’insieme suscita la curiosità del videogiocatore e non sono presenti grandi sbavature. Anzi, TT Games, anche dalla base da cui è partita, ha potuto impostare diverse sequenze in una maniera assolutamente cinematografica e ben riuscita. Come se non bastasse, il tempo dei caricamenti è stato ridotto rispetto a prima.
Non mi rimane che concludere con quel poco che rimane da dire senza scadere nelle solite banalità: a puro onore di cronaca, vi informo che non sono presenti modalità online e che la modalità in co-op prevede un numero massimo di giocatori pari a due. Cooperativa che vi consiglio fortemente di provare, e che renderà quella decina di ore circa necessaria per completare la storia di una piacevolezza notevole, senza contare tutte le varie missioni secondarie sparse per la Terra di Mezzo.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=LZYfe95m63k

Commento finale

LEGO Il Signore Degli Anelli, dato anche il Natale incombente, potrebbe rivelarsi un regalo graditissimo sia per i fan dei LEGO, sia per quelli de Il Signore Degli Anelli. Tutti e tre i film condensati in un unico gioco, tra l’altro ben fatto, curato e completo, senza DLC frega-soldi disponibili il giorno del lancio. Il gioco è adatto anche per tutta la famiglia, privo di quella violenza gratuita di cui il mondo intero è saturo. Ma cosa volete di più?

8/10

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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