I giovani cresciuti a pane e videogiochi incontrano spesso difficoltà a condividere la propria passione con i genitori e vengono a crearsi inconsapevolmente delle barriere invisibili – anche a livello di linguaggio – che non consentono punti di aggancio tra le due generazioni. La colpa, in genere, è degli uni e degli altri: i figli si barricano nel loro universo di creatività tecnologicamente avanzata, mentre i genitori non fanno alcun passo avanti per comprenderla. “Il joypad”, quindi, diventa “il telecomando”, “il disco” diventa “la cartuccia” (o “la cassetta”, se vado a scavare nei miei ricordi di infanzia), come se i genitori provenissero da un universo parallelo in cui tecnologia e videogiochi non fossero mai esistiti.
Sony PlayStation ha così deciso di supportare dicelamamma.it, un progetto che mira a trovare un punto di incontro tra genitori e figli: un’impresa non da poco! “Mamma in 3D”, “Mammachetesta” e “Bismama” saranno i tre autori che aggiorneranno continuamente il blog, tenendo aggiornata ogni famiglia riguardo l’evoluzione del mondo dei videogiochi, in modo da offrire un certo livello di educazione ai genitori “analogici” che di videogiochi sanno poco o niente. Sebbene il progetto non preveda come pubblico principale i videogiocatori, potrebbe essere interessante dare una lettura ai diversi articoli, in modo da capire quali sono gli elementi che tengono disgiunti i genitori dai figli.
Se siete quindi interessati ad avvicinare la vostra famiglia ai videogiochi e la tecnologia, consigliate a papà, mamma, nonna, zio e bisnonno di dare un’occhiata a dicelamamma.it. Non si sa mai, un giorno potrebbero arrivare a casa muniti di DualShock 3, occhiali 3D e disco Blu-Ray per sfidarvi al vostro videogioco preferito!
Pensate sia impossibile? Tentar non nuoce! Intanto perché non ci raccontate qualche aneddoto che vi riguarda? Che so, “tentativi di comunicazione digitale” con i vostri genitori e fraintendimenti imbarazzanti. Siamo curiosi!!
Si vede che la Sony ha davvero soldi da BUTTARE… per sponsorizzare ste cazzate. Progetto a dir poco inutile. (Parere personale).