Q.U.B.E: Director’s Cut – Recensione

Sviluppatore: Toxic Games Publisher: Toxic Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Da molti anni, dopo aver finito con entusiasmo Portal 2, ho cercato titoli che me lo ricordassero o che in ogni caso mi stimolassero in modo creativo alla risoluzione di un problema… poi è arrivato Q.U.B.E: Director’s Cut. Non sappiamo chi siamo, non sappiamo dove siamo, non sappiamo come ci siamo finiti, non sappiamo perché le pareti si muovono, non abbiamo possibilità di comunicare con l’esterno e… non sappiamo neanche se siamo sulla Terra. Con queste poche premesse comincia il nostro viaggio in Q.U.B.E: Director’s Cut.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità

Una volta iniziato il titolo ci ritroveremo in una stanza vuota, bianca, composta da cubi; il nostro alter ego in tuta spaziale verrà immediatamente contattato da una voce femminile che ci spiegherà cosa stia succedendo, avvertendoci però dell’impossibilità di comunicare. In sintesi, potremo solo ricevere comunicazioni e non mandarne. Fortunatamente non saremo soli in questa avventura, infatti avremo speciali guanti che possono interagire con vari elementi dell’ambientazione; questa interazione varia in base alle stanze: potrebbe trattarsi di un cubo che può essere allungato o ridotto, di ruotare parte della stanza o di attivare un cubo elastico per rimbalzarci.

Tutti i nostri sforzi saranno indirizzati a raggiungere l’uscita della stanza; inizieremo con livelli abbastanza semplici fino a raggiungerne di ben più complessi, dove ci ritroveremo completamente al buio. La curva di difficoltà è molto apprezzabile in questo titolo e non offre mai livelli troppo semplici neanche all’inizio, permettendo di avanzare per conto proprio senza essere condotti per mano.

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Premi, sposta, alza, spingi, riavvia, alza, premi, spingi, gira, riavvia…

Come detto poco fa, per avanzare bisogna completare i puzzle all’interno della stanza; il titolo di per sé ricorda molto Portal e, per questo, ci troveremo spesso a dover riflettere sulla giusta sequenza di cubi da utilizzare per completare la stanza e terminare il capitolo. I cubi manipolabili o i bottoni utilizzabili saranno riconoscibili grazie ai colori accesi, passando per esempio da un rosso acceso a un verde shock, lasciando tutto il resto colorato da un candido e sterile bianco.

Il titolo riesce però a rinnovarsi e a non annoiare nelle ambientazioni; ogni stanza avrà sempre delle novità o dei cambiamenti rispetto alle stanze che avremo superato nei capitoli precedenti, richiedendo al giocatore qualche momento per elaborare una strategia vincente per la fuga.

Dal punto di vista tecnico…

Tecnicamente Q.U.B.E: Director’s Cut è realizzato bene; pur non essendo un titolo tripla A si difende su tutti i fronti. Dotato del motore Unreal Engine 4, il gioco riesce a ricreare e gestire ottimamente le situazioni in cui ci ritroveremo, il movimento delle pareti che scompaiono e si muovono è fluido e senza scatti, lasciando al giocatore un ottimo effetto visivo. Anche il comparto audio è ben curato e risponde sempre al momento giusto durante le nostre interazioni con i vari elementi dell’ambiente.

La trama, anche se non troppo coinvolgente (non doppiata in italiano e senza sottotitoli), fornisce comunque al giocatore un motivo per spremere le meningi e arrivare alla sudata uscita. Se vogliamo trovare un neo a questo titolo nomineremmo i controlli; infatti, stando troppo distanti dai cubi con cui possiamo interagire, è capitato di non attivarli se non centrando perfettamente la visuale su questi ultimi o di non avere un feedback immediato; ma si tratta, veramente, di un piccolo problema.

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Un titolo dedicato a…

Q.U.B.E: Director’s Cut è un titolo dedicato a quei giocatori che amano mettersi alla prova o che hanno voglia di prendersi una pausa dai grandi titoli; purtroppo la durata del gioco è direttamente proporzionale al costo, e parliamo di circa cinque ore per terminare l’avventura. Il titolo è appagante, risolvere gli enigmi e continuare l’avventura è soddisfacente e comporta il lanciare un grido di soddisfazione alla “Sì! Ma vaffanQUBE!” dopo aver superato una stanza che ci ha bloccato per troppo tempo. E’ un titolo che consigliamo sopratutto ai fan del capolavoro Portal; non troverete una trama avvincente e comica come quella dello studio Valve, ma è uno di quei pochi titoli che si avvicinano al genere.

Trofeisticamente parlando: tra un cubo e l’altro

Q.U.B.E ha un totale di diciannove trofei: diciassette di bronzo e due d’argento, quindi, come avrete già capito, nessun Platino da cacciare. La maggior parte dei trofei è legata alla storia, ovvero al completamento dei vari capitoli avanzando tra le numerose stanze, altri invece, come Complete My Secret, Complete My Secret 2 e Complete My Secret 3, potranno essere guadagnati completando enigmi segreti all’interno del settori 4, 5 e 6. Stessa cosa per i trofei Find The Developers e Whatever Floats Your Boat, che non sono legati alla storia e consistono nel trovare un’immagine degli sviluppatori e di non toccare il terreno in un livello.

VERDETTO

Q.U.B.E: Director's Cut è un gioco realizzato bene e si vede; pur non essendo un titolo tripla A, riesce a difendersi su tutti i fronti, è appagante e sprona il giocatore a dare il meglio per completare i vari capitoli. E' un titolo consigliato a tutti i fan di Portal in quanto richiama certi schemi di gioco già utilizzati nel titolo Valve. Purtroppo la durata del gioco è direttamente proporzionale al costo e parliamo di circa cinque ore per terminare l'avventura.

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